Prima di tutto eliminiamo la sigla XLT, poiché si riferisce ad un trattamento antiriflesso presente sulla lastra degli SCT Celestron.
La sigla HD si riferisce agli SCT aplanatici Celestron edgeHD (nati come risposta agli SCT Meade ACF), visto che i normali Schmidt-Cassegrain (primario e secondario sferici e lastra correttrice con una curva del 4° ordine) soffrono di una discreta curvatura di campo (in pratica quando il centro è a fuoco i bordi sono via via sempre piu sfocati), negli HD anno aggiunto un doppietto spianatore fisso appositamente calcolato e posto dentro il paraluce interno, poco prima del foro della culatta posteriore, questo appunto spiana il campo, quindi possono essere usati con profitto in fotografia, con sensori di discrete dimensioni.
Il Ritchey-Chrétien è uno schema ottico derivato dal Cassegrain puro (primario parabolico e senza lastra correttrice), ed ha primario e secondario iperbolici, è specifico per la fotografia poiché ha un campo molto corretto dalle aberrazioni ma al prezzo di una elevata ostruzione (superiore a quella già discreta di un normale SCT).
Su chi è meglio tra i due per la fotografia, lascio la parola agli astroimager, in quanto sul tema sono un ignorante da competizione.
Fonte:
http://www.telescope-optics.net/ (Divertiti, ne hai da leggere per settimane

)
Celestro ha scritto:
Domanda OT: Leggo anche che i famosi 115/120 apocromatici possono dare filo da torcere ai C8 : Vero?
La risposta è dipende cosa intendi con filo da torcere, se ti riferisci alla classica risoluzione ed alla magnitudine raggiungibile, la risposta è falso, il C8 (e qualsiasi SCT da 20 cm) stronca qualsiasi apo da 115/120 mm, poi ci sono quelle altre 1500 considerazioni su cui si può discutere, come la capacità di contrasto, l'acclimatamento, la collimazione, l'usabilità generale, la logistica relativamente all'uso fotografico o visuale, le preferenze personali, ecc, ecc, ecc, ecc, ecc, ecc, ecc, ecc, ecc, ecc...