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Autore Messaggio
 Oggetto del messaggio: Narrow Band: Perché SIIHaOIII?
MessaggioInviato: sabato 31 maggio 2014, 10:53 
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Iscritto il: mercoledì 11 gennaio 2012, 16:26
Messaggi: 335
Località: Busto Arsizio
Tipo di Astrofilo: Fotografo
Buongiorno a tutti.
Vorrei chiedervi lumi sul senso della Hubble Palette. Mi spiego meglio: so che la Hubble Palette è una modalità di rappresentare le zone ad alta concentrazione di 3 elementi "scientificamente interessanti" per indagarne la diffusione.
Perché Idrogeno e ossigeno ci posso anche arrivare (componenti principali dell'acqua, idrogeno come elemento più diffuso nell'universo...) ma non capisco perché indagare solo su alcune bande di emissione (perché proprio l'OIII e non l'O2?) e soprattutto perché lo ZOLFO???

Fin da quando mi sono avvicinato all'astrofotografia e ho iniziato a vedere le foto in SIIHaOIII mi è sembrato di giocare a trova l'intruso, e immancabilmente mi cade l'occhio sullo zolfo. Lo zolfo puzza! :D è come cercare di fare foto a delle mega scoregge stellari, e pure ionizzate!

A parte gli scherzi, io da ignorante mi sarei messo a cercare l'elio che come diffusione è il secondo in classifica, o il carbonio, o il ferro.

E comunque non capisco perché lo zolfo si siano messi a cercarlo come SII nel rosso, quando le principali bande di emissione sono nel verde (vedi foto: la banda del SII è quella più a destra nel rosso scuro)
Immagine

Qualcuno di voi mi sa togliere il dubbio?

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Alessio Pariani

Montature: iOptron CEM25P; Triton FGX1; Tecnosky eLLe; iOptron SkyTracker Pro
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 Oggetto del messaggio: Re: Narrow Band: Perché SIIHaOIII?
MessaggioInviato: sabato 31 maggio 2014, 12:37 
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Iscritto il: domenica 9 febbraio 2014, 16:59
Messaggi: 89
Località: Mozzate (CO)
Non sono un fisico, ma credo che la risposta sia in "linea proibita", prova a guardare su internet... Potrei dire una cavolata. Adesso col cellulare a banda stretta non trovo un riferimento...


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 Oggetto del messaggio: Re: Narrow Band: Perché SIIHaOIII?
MessaggioInviato: sabato 31 maggio 2014, 21:02 
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Iscritto il: domenica 21 giugno 2009, 14:33
Messaggi: 1921
Località: Termoli (CB) Italy
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Probabilmente perchè idrogeno (H alfa), ossigeno (0lll) e zolfo (Sll) sono gli elementi più abbondanti nella composizione chimica delle nebulose.
Inoltre non risentono dell'inquinamento luminoso anche della luce lunare.


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 Oggetto del messaggio: Re: Narrow Band: Perché SIIHaOIII?
MessaggioInviato: sabato 31 maggio 2014, 22:56 
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Iscritto il: mercoledì 11 gennaio 2012, 16:26
Messaggi: 335
Località: Busto Arsizio
Tipo di Astrofilo: Fotografo
giacampo ha scritto:
Probabilmente perchè idrogeno (H alfa), ossigeno (0lll) e zolfo (Sll) sono gli elementi più abbondanti nella composizione chimica delle nebulose.


Su questo posso dissentire con una tabella degli elementi più diffusi nella Via Lattea
Allegato:
mxrsy xs.png
mxrsy xs.png [ 36.61 KiB | Osservato 2636 volte ]

Togli gli elementi che sono allo stato solido (e quindi polveri, meteoriti ecc) e ti restano Elio (545x Zolfo), Neon (3x Zolfo) e Azoto (2,2x Zolfo). Forse perché lo zolfo ha una più bassa energia di ionizzazione?

giacampo ha scritto:
Inoltre non risentono dell'inquinamento luminoso anche della luce lunare.

Ho fatto un confronto delle linee di emissione dei vari gas messi a confronto con quelli di Sodio e Mercurio (i principali componenti dell'inquinamento luminoso). Ho anche identificato le principali linee
Allegato:
Senza titolo.001.png
Senza titolo.001.png [ 109.82 KiB | Osservato 2636 volte ]

Nella seconda immagine ho coperto di nero tutte le bande di emissione di Na e Hg per coprire le bande inutilizzabili degli altri elementi.
Allegato:
Senza titolo.002.png
Senza titolo.002.png [ 108.11 KiB | Osservato 2636 volte ]


Se vogliamo considerare anche il Neon come fonte di IL siamo spacciati

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 Oggetto del messaggio: Re: Narrow Band: Perché SIIHaOIII?
MessaggioInviato: domenica 1 giugno 2014, 6:50 
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Iscritto il: domenica 9 febbraio 2014, 16:59
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Località: Mozzate (CO)
Credo che ad Hubble dell'IL non gliene possa... 

http://gawws.u-strasbg.fr/Stuff/Acker.pdf

http://stars.astro.illinois.edu/sow/star_intro.html e da qui per http://stars.astro.illinois.edu/sow/spectra.html#nebulae

Che alla fine giustificano perché quei elementi e perché quelle righe. In particolare il sito ha una sintesi della nascita vita morte & miracoli di stelle e annessi.

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 Oggetto del messaggio: Re: Narrow Band: Perché SIIHaOIII?
MessaggioInviato: domenica 1 giugno 2014, 10:03 
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La Hubble palette è una cosa, e corrisponde all'assegnazione a colori diversi dall'originali per le bande di emissione. Questo viene fatto perchè alcune bande, ad es. l'H-alfa e l'SII sono nel rosso e se si riportassero entrambe di colore rosso si avrebbe una perdita di informazione. Naturalmente si può usare un'altra "palette" attribuendo altri colori a quelle bande (o righe). Sono sempre colori falsati (volutamente). Altro discorso è il perchè osservare quelle righe e non altre. Nessuno impedisce di osservare altre righe di emissione di altri elementi, infatti la cosa viene fatta normalmente. La scelta di H-alfa, OIII ed SII viene fatta anche dagli astrofili perchè quelle sono le righe di emissione più intense. Anche se il Ferro (per citare un elemento a caso) fosse l'elemento più abbondante, non ha righe di emissione particolarmente intense, quindi è difficile da rilevare. Lo stesso dicasi oer l'OII, ossia l'ossigeno una volta ionizzato (l'OIII è l'ossigeno due volte ionizzato, questa nomenclatura appare assurda per i chimici). Naturalmente nessuno vieta di fare misure o fotografie alla lunghezza d'onda di altre righe, è solo una opportunità. Poi risulta magari difficile amatorialmente fare foto o misure su righe che sono nell'ultravioletto oppure nell'infrarosso, anche se professionalmente si fanno.

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 Oggetto del messaggio: Re: Narrow Band: Perché SIIHaOIII?
MessaggioInviato: domenica 1 giugno 2014, 10:31 
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Fantastico! :surprise:
Ho letto un po' alla svelta arrivando al punto che mi interessava ma è scritto veramente bene, senza troppi tecnicismi e di semplice comprensione.

Di fatto, più che l'interesse per le linee proibite, sembra che siano semplicemente le linee che hanno maggiore forza di emissione (almeno nelle nebulose planetarie): Ha, OIII, SII e NII. L'azoto però, emette in una banda talmente vicina all'Ha che con i normali filtri si prende anche quello.
Per chi volesse esagerare, ho scoperto che la Astrodon produce, tra i suoi filtri a banda strettissima, anche quello per l'NII da 3nm da abbinare all'Ha da 3nm
http://www.astrodon.com/products/filters/narrowband/

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 Oggetto del messaggio: Re: Narrow Band: Perché SIIHaOIII?
MessaggioInviato: domenica 1 giugno 2014, 11:34 
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fabio_bocci ha scritto:
La Hubble palette è una cosa, e corrisponde all'assegnazione a colori diversi dall'originali per le bande di emissione. Questo viene fatto perchè alcune bande, ad es. l'H-alfa e l'SII sono nel rosso e se si riportassero entrambe di colore rosso si avrebbe una perdita di informazione. Naturalmente si può usare un'altra "palette" attribuendo altri colori a quelle bande (o righe). Sono sempre colori falsati (volutamente).


Fin qui ok. Leggevo ieri di una "Canadian Palette" o qualcosa del genere che usa Ha per il rosso, OIII per il verde e SII per il blu. I colori vengono attribuiti arbitrariamente per poter riconoscere quali zone hanno un elemento e quali un altro.

fabio_bocci ha scritto:
Altro discorso è il perchè osservare quelle righe e non altre. Nessuno impedisce di osservare altre righe di emissione di altri elementi, infatti la cosa viene fatta normalmente. La scelta di H-alfa, OIII ed SII viene fatta anche dagli astrofili perchè quelle sono le righe di emissione più intense. Anche se il Ferro (per citare un elemento a caso) fosse l'elemento più abbondante, non ha righe di emissione particolarmente intense, quindi è difficile da rilevare. Lo stesso dicasi oer l'OII, ossia l'ossigeno una volta ionizzato (l'OIII è l'ossigeno due volte ionizzato, questa nomenclatura appare assurda per i chimici). Naturalmente nessuno vieta di fare misure o fotografie alla lunghezza d'onda di altre righe, è solo una opportunità. Poi risulta magari difficile amatorialmente fare foto o misure su righe che sono nell'ultravioletto oppure nell'infrarosso, anche se professionalmente si fanno.


in effetti la mia domanda era più "ma perché quel povero cristo dell'elio non se lo fila nessuno? ce ne deve essere anche tanto!" ma di fronte ai grafici contenuti negli articoli gentilmente linkati da davider e ai dati sull'energia di ionizzazione, mi rendo facilmente conto che l'elio, seppur tanto, è quello più difficile da ionizzare.

Riprendendo la classifica di ieri e riordinandola per energia di ionizzazione abbiamo sul podio
S: 999,6 kJ/mol
H: 1312,0
O: 1313,9
...
He: 2372,3

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 Oggetto del messaggio: Re: Narrow Band: Perché SIIHaOIII?
MessaggioInviato: domenica 1 giugno 2014, 12:29 
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È stato un momento Eureka anche per me!
Mi ricordavo qualcosa, sicuramente avrei dovuto ricordarmi di più, visto che leggendo mi si sono ri-accese diverse lampadine... È il problema di non essere "esperti di" una cosa, ma solo "interessati alla", si spizzica a destra e a manca ma poi ci si dimentica... E dire che sono "molto interessato alla"...

Comunque grazie per la domanda, adesso forse so qualcosa di più!

(Fino a quando non mi sarà sfuggita)

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 Oggetto del messaggio: Re: Narrow Band: Perché SIIHaOIII?
MessaggioInviato: domenica 1 giugno 2014, 17:59 
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Si, l'Elio, da buon gas nobile, è poco ionizzabile e non ha bande di emissione intense.
Nelle poche foto che ho fatto, se il segnale dell'SII era troppo poco intenso e non aggiungeva nulla, usando solo l'H-alfa e l'OIII tanto valeva attribuire il rosso all'H-alfa ed il verde all'OIII, in questo modo i colori risultanti risultavano simili a quelli dell'"originale". Tanto le immagini ottenute coi filtri sono comunque monocromatiche ed il colore si sceglie solo dopo quando si vanno a sovrapporre le diverse immagini ottenute. Quindi volendo si può usare la "palette" che più ci piace, anche perchè non si tratta di foto fatte con finalità scientifica ma solo estetica. Se si specifica poi quale colore si è attrribuito a ciascuna riga di emissione alla fine l'informazione è comunque preservata.

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