Supponiamo di avere un rifrattore D=mm. 200 (solo per comodità di calcolo, non che sia facile ed economico procurarsene uno!), focale mm=2000, insomma un f 10. Con due calcoli, si ricava che il cono di luce è di poco meno di 6°.
Ora consideriamo uno Schmidt-Cassegrain di pari apertura e distanza focale (f10). Qui abbiamo una doppia riflessione della luce: la prima sullo specchio primario che ha, se non erro una focale molto corta (mm.400 essendo, a quanto si legge, un f2). E' corretto dire che la focale del secondario dovrà essere f5 , in modo che lo strumento sia f2xf5=f10? Se fosse così, nello SC gli angoli dei due fasci di luce, quello riflesso dal primario e quello dal secondario avrebbero angoli fortemente diversi.
In altre parole, gli angoli del fascio di luce che arriva sul fuoco del rifrattore e dello SC dell'esempio sono identici, oppure sono fortemente diversi a causa della loro differente configurazione ottica?
O forse sbaglio nell'impostazione del problema?
_________________ Antonio Zanardo
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