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Autore Messaggio
 Oggetto del messaggio: Consiglio oculare per deep su TEC140
MessaggioInviato: lunedì 25 novembre 2013, 19:12 
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Iscritto il: martedì 3 gennaio 2012, 5:56
Messaggi: 721
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Tipo di Astrofilo: Visualista
Carissimi amici, vorrei un consiglio tra due oculari per completare al momento il mio corredo. In particolare ho qualche dubbio riguardo la pupilla d'uscita, anche se preferirei, in linea di massima, un ingrandimento maggiore a parità di campo inquadrato.

Dunque, i due oculari in questione sarebbero i seguenti, con i dati riferiti appunto al TEC140:

1) Explore Scientific 9mm 100gradi 109x PU1.3 FOV 0.92
2) Explore Scientific 11mm 82gradi 89x PU1.6 FOV 0.92

Credo che in effetti 1.3 di uscita sia un pò pochina....che dite?

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ES 18mm 82°, Baader GO 5mm, Ortho UO 4mm, Ethos SX 4,7mm 110°, Swarovski zoom 7.7-23.1mm, Vixen LVW 3,5, Meade #140 barlow lens


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MessaggioInviato: lunedì 25 novembre 2013, 19:26 
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Iscritto il: mercoledì 15 ottobre 2008, 17:01
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Perchè pochina? Non hai un oculare vicino a quella focale anche se con meno campo? La pupilla d'uscita tanto è la stessa, almeno ti fai un'idea se quello che vuoi osservare è ben visibile.

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MessaggioInviato: lunedì 25 novembre 2013, 19:29 
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Ce l'ho..ma con MOLTO meno campo..pensavo ad M33 ad esempio. Con 60 gradi di campo apparente dell'oculare mi è impossibile capire se è accettabile o meno una PU di 1,3 mm a 109 ingrandimenti semplicemente perchè non ho fondo cielo per contrastare l'oggetto.

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MessaggioInviato: lunedì 25 novembre 2013, 20:18 
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dedo ha scritto:
Ce l'ho..ma con MOLTO meno campo..pensavo ad M33 ad esempio. Con 60 gradi di campo apparente dell'oculare mi è impossibile capire se è accettabile o meno una PU di 1,3 mm a 109 ingrandimenti semplicemente perchè non ho fondo cielo per contrastare l'oggetto.

Uhm, discorso complicato.
Io ho osservato le braccia di M33 sul mio dob 12" con un ES 6.7mm 82°, in condizioni in cui con focali più lunghe appariva solo una nebulosità diffusa (SQM ~21.0-21.1).
Il tutto è avvenuto casualmente, dato che andavo cercando dettagli in NGC 604, e mi ha stupito il fatto che l'ingrandimento maggiore (220x) sebbene non mi consentisse di avere nell'oculare l'intera galassia (non parliamo del fondo cielo!) ugualmente mi consentiva di scorgere la forma dei bracci principali.
Stiamo parlando di un diametro diverso e di un ingrandimento doppio, anche se a parità di oggetto e PU, e francamente non saprei quale dei due termini pesi di più. Di sicuro non era un problema di contrasto oggetto-sfondo, dato che nel campo dell'oculare mi entrava a malapena un braccio per volta.
Detto questo, credo che una discriminate netta sia la qualità del cielo. Con SQM 21.4 le braccia le distinguo bene anche col 24mm a 60x, a valori più bassi emergono solo pompando gli ingrandimenti.

Credo si tratti di portare la luminosità delle parti tenui della galassia al di sotto della soglia di percettibilità della retina, lasciando le braccia appena al di sopra. Questo comporta un ingrandimento diverso a seconda della luminosità di fondo cielo, e non può essere considerato un valore assoluto.

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Marco Pierfranceschi,
autore dei libri:
- Il cielo ritrovato - guida pratica all'astronomia visuale (manuale)
- Breve guida all'astronomia amatoriale (vademecum)
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MessaggioInviato: lunedì 25 novembre 2013, 20:58 
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Grazie Marco, la tua esperienza è importante. Proprio a questo pensavo infatti, ed avere un campo che mi consenta di inquadrare anche una porzione di cielo intorno dovrebbe essere un vantaggio ulteriore. Naturalmente, poichè parliamo appunto di due diametri molto differenti non posso certo pensare ai tuoi ingrandimenti...
Considera però che ad una simulazione avrei una buona porzione di cielo tutto attorno ad M33.
In fondo 109 ingrandimenti non sono pochi sul deep e certo sono quasi il massimo raggiungibile su oggetti del genere con 1,3 di PU

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MessaggioInviato: lunedì 25 novembre 2013, 22:37 
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La Pu non è un concetto assoluto, non c'è una Pu migliore di un'altra. La Pu va vista in relazione ad un'altra Pu: quella nostra in quel preciso momento. Mi spiego: chiamiamo pu quella del telescopio e PU la nostra (che non è sempre 4 o 5 o 6mm, l'unica cosa sicura è che non è mai oltre 6mm). Devo sempre fare in modo che pu=PU. Se ho una pu di 8mm perdo qualcosa, ma perdo qualcosa anche se ho una pu di 4mm e in quel momento ho una PU di 2mm, per esempio se sto guardando la Luna. Quando guardo M33 la mia PU è 6mm, a meno che qualcuno non mi spara un faro di fronte. Se la osservo con una pu di 1,2mm riesco a vedere tutto quello che di puntiforme contiene (le stelle più deboli che sono sovrapposte a lei) ma non la luce diffusa dei suoi bracci. Per quelli ci vuole pu=PU=5-6mm, dunque buio totale, cielo nero totale e 25x di ingrandimento al tuo telescopio. E naturalmente un buon oculare, con meno di 5-6 lenti possibilmente.

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MessaggioInviato: lunedì 25 novembre 2013, 23:37 
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escocat ha scritto:
l'unica cosa sicura è che non è mai oltre 6mm

:lol:
Io ce l'ho da 8mm quando, per l'età, dovrei averla da 6mm o ancora meno -e non sono l'unico-
(un anno fa dopo avermi messo le gocce di atropina l'oculista è rimasto un po' sorpreso dalla dilatazione; proprio per la grande dilatazione mi ha sconsigliato qualsiasi intervento laser agli occhi).
Invece di far conto su tabelle (che sono delle medie sulla popolazione) vi invito a misurarvela come ho fatto io.
Più di qualcuno potrebbe avere qualche sorpresa.

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MessaggioInviato: martedì 26 novembre 2013, 8:46 
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Io resterei sul concetto che va ricercato il massimo contrasto lavorando sulla soglia di sensibilità della retina.
Andatevi a leggere questo articolo di Clark (2002): http://clarkvision.com/visastro/m51-mag/index.html
Lui ha effettuato tre disegni di M51, ad ingrandimenti diversi.
Ai bassi ingrandimenti si evidenziano le parti esterne più tenui, per contrasto col fondo cielo.
Ai medi ed alti ingrandimenti Le parti tenui perdono di luminosità, consentendo di evidenziare la struttura delle braccia a spirale.

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MessaggioInviato: martedì 26 novembre 2013, 14:28 
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Il discorso di fondo è questo: a 110 ingrandimenti col Tec 140mm riuscirò a vedere gli oggetti deep o non ci riuscirò perchè il telescopio è troppo poco luminoso a questo ingrandimento? Quindi vale la pena di spendere un sacco di soldi in un oculare super grandangolare se poi non riuscirò a sfruttarlo?
Da questo veniva il discorso di fare una prova. Però sai cosa farei io? Mi prenderei un ottimo oculare con 82° di campo ad es. un Nagler 9 mm, tanto ci sarà sempre l'opportunità di sfruttarlo su qualche soggetto. Anzi, ti dirò di più alla fine sarà l'oculare che userai di più come oculare "di partenza" perchè ti dà un buon campo ed un buon ingrandimento, col quale gli oggetti si osservano e non si capisce soltanto che ci sono.

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MessaggioInviato: martedì 26 novembre 2013, 14:36 
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Si Fabio, ma si parlava sempre di 9mm anche per l'ES da 100 gradi.

L'alternativa era appunto un 82 gradi ma da 11mm che mi avrebbe dato lo stesso campo reale con 20 ingrandimenti in meno ed una pupilla più grande di 0.3mm vale a dire 1.3 contro 1.6.

Il campo reale tra i due è esattamente lo stesso, e se è vero che a parità di campo reale è preferibile il maggior ingrandimento, volevo sentire la vostra esperienza con pupille d'uscita da 1.3mm sul deep.

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