Parlo del fuocheggiatore micrometrico digitale DDG della William Optics.
Quello montato sui rifrattori FLT DDG oppure anche la versione singola da avvitare su altri tubi ottici.
Volevo sapere le vostre esperienze sull'efficienza di questo dispositivo, per chi ce l'ha, per chi lo usa; in particolare vorrei sapere se ci trovate dei difetti e se alla fine lo trovate veramente utile oppure se per voi si tratta solamente di un "
gadget".
Io vi dico la mia esperienza
Io ce l'ho (perché era semplicemente compreso sul tubo che ho preso un paio di anni fa) e a parte un paio di occasioni non l'ho trovato così essenziale. Se devo ritrovare il fuoco, anche mantenendo la configurazione del treno ottico posteriore, tornando al valore di riferimento esso non è andato quasi mai a fuoco, a parte appunto quel paio di occasioni che dicevo.
Il valore non si mantiene assoluto.
Il principale difetto però è che quando si accende la retroilluminazione questa è di un fastidiosissimo colore blu chiaro, almeno il mio, splendente e luminosissimo (mi illumina tutto il balcone).

E ovviamente non si può affievolire la luminosità. Tutto il contrario di come doveva essere progettato.
Inoltre la batteria, non so perché, dopo due mesi mi si scarica... devo continuamente cambiarla. Per l'utilizzo medio che si ha occasione di fare dei propri tubi ottci, questo vuol dire che dopo 2 occasioni in cui si utilizza il DDG si deve cambiare la batteria... (anche dopo averlo spento e depositato il tubo ottico). Dopo 4 o 5 cambi ho iniziato a non sopportarlo più. Tra l'altro questa pila, anche se rintracciabile, è una di quelle meno diffuse: di tipo fotografico (non so quali altre applicazioni è progettata) e a 12V . A volte non è così immediato trovarla. Non potevano prevedere una ministilo, molto più comune?
Sto pensando, nonostante tutto, di farmi un impiantino con un paio di filetti elettrici innestati ai poli e presetta esterna da alimentare alla bisogna con la batteria esterna....
Qual'è il vostro parere a riguardo?
