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Autore Messaggio
 Oggetto del messaggio: stella naturale e stella artificiale
MessaggioInviato: giovedì 26 aprile 2012, 12:51 
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Iscritto il: mercoledì 13 febbraio 2008, 18:58
Messaggi: 210
Non so se sia consentito ripostare in questo settore un messaggio che avevo inviato alle "autocostruzioni" alcuni giorni orsono, ma che non aveva avuto alcuna risposta. Se non lo fosse, mi scuso e prometto che non lo farò più :oops: !

Segue il testo, parzialmente modificato per una migliore comprensione:

"Ho fatto lo star test del mio ultimo SC 11" (comperato usato) dopo averlo collimato al meglio.

Con la stella naturale, gli anelli di diffrazione della stella sfocata appaiono buoni, addirittura da manuale, sia in intra che in extra focale. Anche un oculare Ronchi fornisce ombre rettilinee, ben definite e parallele in ambedue le posizioni.

Poi ho provato con una stella artificiale da 5 (cinque) micron autocostruita piazzata a circa 25 metri, che è la distanza minima di messa a fuoco per il mio strumento.

In extrafocale, le centriche sembrano disegnate con il compasso, tanto sono nitide, sottili, contrastate e ben separate.
Al fuoco la "stella" appare puntiforme e senza sbavature.
In intrafocale invece, l'immagine rimane sempre sfocata e confusa e non si distinguono gli anelli di diffrazione. Si intravede appena l'ombra del secondario.
Le 4-5 ombre del Ronchi inoltre sono fortemente deformate a banana, avvicinandosi al centro del FOV ed allontanandosi all'estremità.
Sarà per il fatto che la distanza non è "infinita" come nel caso della stella naturale?

Ringrazio anticipatamente chi voglia darmi una spiegazione ragionata di queste rilevantissime differenze fra i due star test."

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Antonio Zanardo


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MessaggioInviato: giovedì 26 aprile 2012, 12:57 
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Iscritto il: mercoledì 8 febbraio 2006, 16:41
Messaggi: 23667
la discussione è piu' da "astrofili" che da autocostruzione, chiudo la discussione nell'altra sezione.
in ogni caso non è buona norma ripetere uno stesso messaggio in diverse sezioni, nel caso in cui il primo "tentativo" non abbia dato gli esiti sperati occorre avere un po' di pazienza.

edit: mi dimenticavo :D
la distanza a cui mettere la stella artificiale puo' essere calcolata come il rapporto tra il diametro della stella artificiale e la tangente della risoluzione dello strumento

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MessaggioInviato: giovedì 26 aprile 2012, 13:31 
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Iscritto il: lunedì 13 febbraio 2006, 9:53
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interessante discussione, cade a fagiolo proprio ora che ho appena terminato lo studio matematico del test di ronchi con stella all'infinito e scritto relativo software di simulazione.
Sicuramente la formula indicata da Antonio è valida quando si parla di dischi di airy, ma non altrettanto quando si parla di test di ronchi...
Quale sarà la minima distanza per avere un "infinito virtuale" sul ronchi? Ci ragionerò su!

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MessaggioInviato: giovedì 26 aprile 2012, 13:47 
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Iscritto il: venerdì 26 settembre 2008, 9:11
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andreaconsole ha scritto:
interessante discussione, cade a fagiolo proprio ora che ho appena terminato lo studio matematico del test di ronchi con stella all'infinito e scritto relativo software di simulazione.



..e il risultato è ?
Teoricamente dovresti, per quanto ne so, aver trovato che il Ronchi su una stella non ha la sensibilità sufficiente, se il rapporto focale dello strumento è medio/basso (tipo f/5), per discriminare un'ottica buona da una meno buona

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MessaggioInviato: giovedì 26 aprile 2012, 13:52 
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Iscritto il: lunedì 13 febbraio 2006, 9:53
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Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
il risultato è non lo so: ho studiato la teoria e realizzato un simulatore.
Next step mi stampo un ronchi su acetato e ci gioco con la mia stella artificiale.
Però, ora che mi è stata messa la pulce nell'orecchio circa la distanza della stella, aggiungo anche questa variabile nel simulatore :wink:

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Ultima modifica di andreaconsole il giovedì 26 aprile 2012, 13:53, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: giovedì 26 aprile 2012, 13:53 
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Lo star test su una stella artificiale va bene per collimare l'ottica, mentre se si va a vedere i cerchi di diffrazione si trova spessissimo che l'ottica è affetta da aberrazione sferica. Questo può essere vero, naturalmente, ma in genere è dovuto al fatto che la posizione di messa a fuoco sulla stella artificiale, per quanto lontana, è diversa da quella di una stella "vera" che è all'infinito.

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MessaggioInviato: giovedì 26 aprile 2012, 13:55 
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sacrosanto! per questo ho smesso di collimare con la stella artificiale: con il newton, per distanze umane, devo accroccare una prolunga per andare a fuoco, con buona pace della precisione :?

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MessaggioInviato: giovedì 26 aprile 2012, 13:56 
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Località: Veneto
Antonio Zanardo ha scritto:
Poi ho provato con una stella artificiale da 5 (cinque) micron autocostruita piazzata a circa 25 metri, che è la distanza minima di messa a fuoco per il mio strumento.

In extrafocale, le centriche sembrano disegnate con il compasso, tanto sono nitide, sottili, contrastate e ben separate.
Al fuoco la "stella" appare puntiforme e senza sbavature.
In intrafocale invece, l'immagine rimane sempre sfocata e confusa e non si distinguono gli anelli di diffrazione. Si intravede appena l'ombra del secondario.
Le 4-5 ombre del Ronchi inoltre sono fortemente deformate a banana, avvicinandosi al centro del FOV ed allontanandosi all'estremità.
Sarà per il fatto che la distanza non è "infinita" come nel caso della stella naturale?



E' proprio perchè la distanza non è sufficientemente "lunga".
I tipici SC f/10 dovrebbero essere analizzati ponendo la stella artificiale almeno a 40 volte la focale e quindi a circa 100 m nel tuo caso.
Avendo messo la stella artificiale a soli 25 m ossia meno di 10 volte la focale, il sistema, anche se perfetto, ti mostra aberrazione sferica per sovracorrezione.

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MessaggioInviato: giovedì 26 aprile 2012, 14:09 
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Messaggi: 23667
la conoscete già sicuramente questa pagine, ma a qualcuno potrebbe servire ;)

When star testing with an artificial star, two more requirements have to be met: (1) angular size of the light source needs to be less than 1/2 of the Airy disc size, and (2) distance between the source and the telescope needs to be large enough to keep spherical aberration induced by finite object distance negligible.

http://www.telescope-optics.net/star_te ... escope.htm

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MessaggioInviato: giovedì 26 aprile 2012, 14:34 
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E' un discorso un pò sibillino che dice in pratica quello che riportavo prima. Dal momento che non si sa quale è la distanza alla quale l'effeto di far apparire l'aberrazione sferica cessa, tanto vale lasciar perdere la valutazione degli anelli di diffrazione. Oppure si dovrebbe fare una serie di misure allontanando sempre di più la stella artificiale per vedere se l'aberrazione sferica diminuisce... ma alla fine diviene un lavoro da Sisifo... :wink:

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