Ciao a tutti, spinto da un thread che chiedeva informazioni sul telescopio in mio possesso, colgo l'occasione per “recensire” questo buon prodotto made in Italy, probabilmente non si puo definire recensione ma impressioni sull'oggetto per quanto riguarda la costruzione e le qualità meccaniche della struttura, le ottiche sono di terzi e possono essere richieste a scelta della GSO o piu pregiate Orion UK.
Sto parlando del NGC 12” della RP Astro di cui ho la fortuna di conoscere sia l'Ing.Roberto Peruzzi che il Dot. Marco Thomas entrambe squisite persone.
http://postimage.org/image/t6j9kp0fx/http://postimage.org/image/k4qhihhfh/Lo strumento come potete vedere si presenta molto ben fatto e ben curato nei minimi dettagli, viene fornito con coperchio per la cella del primario un cercatore di buona qualità 8x50 a 90° con immagine raddrizzata, fuocheggiatore con regolazione micrometrica 1:10 . Nella foto non è presente il cercatore che ho sostituito con il quick finder che preferisco , ma queste sono scelte personali .
Questa sera ho voluto cronometrare il montaggio , senza forzature o affanno , espongo le varie fasi cosi da potervi illustrare le caratteristiche e i dettagli salienti dell'oggetto in questione:
Di seguito le parti smontate che compongono il telescopio
http://postimage.org/image/r49leynp9/Si parte col posizionare la base + rocket box a terra la quale si avvale di meccanica molto semplice, base triangolare minimale. La rocket box e agganciata al centro con un perno in acciaio e dado autobloccante che regola la frizione di movimento che avviene su cuscinetti in teflon il tutto in soli 50 x 50 x 11 cm di ingombro massimo.
http://postimage.org/image/pqcwmji4d/http://postimage.org/image/5k9ennmgt/Si procede al montaggio del box del primario vi mostro le immagini che parlano da sole, la prima mezzaluna si assembla ai 3 estrusi in alluminio di circa 3 cm di diametro (non sono tubi).Il tutto avviene con pomelli che non si distaccano dalle mezzelune perché antiperdita quindi praticamente impossibile perdere la ferramenta anche se si è al buio. Nella foto dell'estruso si può notare il sistema di collimazione a cui si collegheranno le barre di estensione.
http://postimage.org/image/kkbemcz25/http://postimage.org/image/g789q70xp/http://postimage.org/image/5ffaouav1/Si assembla la seconda mezzaluna con estrema facilità
http://postimage.org/image/ebq2ss1h9/Si posiziona il tutto sulla rocket box
http://postimage.org/image/6x0r0eflp/Dopo di che si posiziona tra le mezze lune negli appositi alloggiamenti la cella del primario che con due comode maniglie facilita l'operazione esi stringono i pomelli che hanno la capacita di autocentratura come vedremo in seguito , lo stesso sistema e adottato per il traliccio.
http://postimage.org/image/x6ltj71j1/http://postimage.org/image/j1g0hdshp/http://postimage.org/image/t00z3v1x9/si procede al fissaggio del traliccio che e formato da 4 compassi identici e non numerati con lavorazioni di meccanica fine che consentono montaggi senza differenze tra un montaggio e l'altro, i pomelli femmina avvitati su perni in acciaio fissi permettono un efficace autocentratura senza errori ne giochi.
http://postimage.org/image/gl9lpsl19/http://postimage.org/image/7evwg956l/http://postimage.org/image/v79t5iwl9/Lo specchio non ha l'obbligo di essere posizionato prima dei tralicci, lo si puo inserire anche a strumento già completamente montato , molto utile questa caratteristica che permette di eliminare l'unico vero peso da tutta la struttura, io in particolare per praticità la sera che voglio osservare invece che mettere fuori tutto il telescopio metto solo lo specchio in modo che abbia la possibilità di acclimatare senza fretta. Infine si posiziona la gabbia del secondario.
http://postimage.org/image/508m9kebh/http://postimage.org/image/ux2am6hz1/http://postimage.org/image/t6j9kp0fx/Il telescopio e pronto ed in soli ...
http://postimage.org/image/9tsdefat9/nessun artefatto , ovviamente non è la prima volta che lo monto un po di pratica ci va.
La cosa incredibile e che con questa tipologia di assemblaggio si una precisione di montaggio veramente molto alta per cui la tenuta di collimazione è estremamente apprezzabile ,di seguito cerco di dimostrarvelo con uno scatto fatto attraverso al cheshire . Non e il massimo ma rende l'idea.
http://postimage.org/image/jn9kr8cxp/Altra particolarità e la collimazione direttamente all'oculare che se necessario rende questa operazione veramente comoda e semplice, si notino le aste di prolunga all'altezza della fine del traliccio. Le viti di regolazione sono due , perché il terzo e un punto fisso snodato.
http://postimage.org/image/5uv5vlm65/E per finire abbiamo la gabbia del secondario collassabile di 11,5 cm questo permette l'estrazione del fuoco e quindi la possibiltà di utilizzare torrette binoculari senza alcun problema , nel mio caso particolare utilizzo una maxbright senza OCS oppure con 1,7 o 1,25 . Nel caso si volesse maggiorare il secondario per essere sicuri di non perdere neanche un fotone vi ricordo che si puo richiedere alla Ditta RP ASTRO un secondo porta secondario per un diagonale maggiorato da intercambiare. Richiesta che appena sarà nelle mie possibilità economiche farò sicuramente.
A corredo vi sono inoltre quattro blocchetti che servono per “memorizzare” la posizione ottimale dell'extra focus cosi da poter passare da mono a binoculare in pochi secondi.
http://postimage.org/image/s2pyh9119/http://postimage.org/image/8ibfeh0fx/http://postimage.org/image/fzkmtopz1/Anche la base del fuocheggiatore si può far scorrere su e giu per essere allineato al secondario, oltre che poterlo smontare per esigenze di stoccaggio in auto particolarmente piccole o come me che alcune volte in camper lo tolgo per non far viaggiare le parti delicate nel gavone.
La parte più ingombrante di tutto lo strumento e la gabbia del secondario , però per la sua dote di collassabilità passa da un estensione di 47 cm per 37,5 di diametro ad un lunghezza di 36 cm . Io ho una Atos e sta tutto nel bagagliaio lasciando i sedili liberi di portare della buona compagnia o nel mio caso i miei due marmocchi.
Le movimentazioni in azimut e in altezza sono abbastanza fluide e comunque regolabili a piacere, la prima stringendo o allentando il dado autobloccante , mentre per l'altezza lo strumento è corredato di un piccolo freno a pinza su una mezzaluna da stringere o allentare a seconda delle necessità il movimento e fatto su ruote scanalate in nylon con cuscinetti a rulli e perno di rotazione per meccanica di precisione, nulla e stato lasciato al caso. Non possono essere assenti vibrazioni ma questo e dovuto all'estrema leggerezza della costruzione, vibrazioni che comunque si spengono in pochi secondi e permettono inseguimenti senza stress e arrabbiature.
Sono estremamente soddisfatto di questo acquisto spero di essere stato utile e di non aver annoiato nessuno con questo mio monologo interminabile .
Un saluto e a voi i commenti.
Amos
