Lorenzo Comolli ha scritto:
Domanda per tutti i visualisti e ocularofili (ho recentemente visto certi arsenali postati....

).
Sul sito della
TV mi è caduto l'occhio su un termine, "pupil sensitivity", che mi fa ricordare che non ho le idee ben chiare del perchè alcuno oculari sembrano "comodi" e altri no. Intendo a parità di estrazione pupillare, che siccome uso gli occhiali è importante.
Ad esempio il radian 12, nonostante l'estrazione di 20 mm, mi sta antipatico, difficilissimo trovare il centramento, basta poco e il campo scompare. Altri con focale ed estr.pup. simile non hanno questo problema. Cos'è che lo rende così scomodo?
Sinceramente non so cosa si intenda in Tele Vue con quell'espressione ma l'effetto che descrivi tu circa il Radian12 si chiama parallasse o - per utilizzare un termine più astrofilesco - "effetto blackout", vale a dire che basta che disassi l'occhio dall'asse ottico dell'oculare e vedi tutto nero. Purtroppo si tratta di un inconveniente abbastanza diffuso anche a pezzi particolarmente prestigiosi, specie con AFOV generosi. I primi oculari che ho notato avere questa particolarità sono stati i Pentax XL, che anch'io ho trovato fastidiosissima al punto di preferirgli i Vixen LVW (che ho ancora e che tu hai provato)
Cita:
Oltre alle richieste di spiegazioni "teoriche", alle quali sono estremamente interessato, esiste un parametro quantitativo in grado di quantificare questa comodità e magari è possibile sapere il suo valore per gli oculari in commercio
Se c'è una risposta tecnica generica non la conosco. Posso solo dire che fino a una 20ina di anni fa' gli schemi ottici tipici usati per gli oculari stavano comodamente sulle dita di 2 mani e non concedevano particolari spazi all'interpretazione da parte dei costruttori, di conseguenza le differenze in bene e in male erano contenute ed i comportamenti prevedibili. Oggi accade l'esatto contrario perchè gli oculari si presentano con più schemi di quanti si riesca a contarne, pertanto l'unica soluzione possibile per evitare spiacevoli sorprese è la prova diretta. Se osservi con gli occhiali, il parametro più significativo che lasci intendere una certa comodità d'uso è per forza di cose l'estrazione pupillare.