sway ha scritto:
Ho avuto lo stesso problema con il pentacon 135 2.8 m 42.
Anch'io Alberto ho pensato all'anello m 42 eos, ed ho preso il più sottile possibile (1 mm), ma non c'è stato nulla da fare, all'infinito non va a fuoco (per pochissimo...

).
Con altri tele m 42 invece nessun problema nemmeno con anelli più spessi.
Mistero...
non è che si è persa la registrazione?
in genere gli obiettivi hanno il corpo vero e proprio (con un'escursione di fuoco molto elevata) e attorno una sorta di fasciatura, a volte gommata fissata al corpo con dei grani microscopici.
Tale fasciatura ha il bordo inferiore nascosto e dotato di tacche di inizio corsa (messa a fuoco a distanza minima) che impedisce di svitare l'obiettivo.
C'è anche il fine corsa, corrispondente alla messa fuoco all'infinito, o poco oltre (come nel caso del classico MTO 500mm f/8).
Smollando i grani sulla fascia si può ripristinare la corrispondenza fuoco effettivo <=> fuoco indicato nella ghiera distanziometrica.
La prova da fare al riguardo è mettere a fuoco all'infinito con l'obiettivo nelle condizioni in cui si trova e cercare un oggetto a distanza finita nota (potrebbe essere a decine di metri) che risulti a fuoco con la messa a fuoco all'infinito. Così facendo si ha una stima di quanto "è fuori" l'obiettivo.
A questo punto basta:
1) smollare i grani che tengono la fascia con le indicazioni distanziometriche
2) mettere a fuoco all'infinito (sulla Luna ad esempio, o su stelle luminose) ruotando l'obiettivo a mano
3) impostare la fascia affinchè indichi "infinito" senza però toccare il fuoco (in pratica si deve sentire la fascia ruotare a vuoto)
4) serrare di nuovo i grani
è più facile a farsi che a dirsi...
ciao
dan
PS: gli anelli M42 => eos fatti a regola d'arte hanno tutti la stessa distanza, per recuperare gli 1.46mm di differenza tra il tiraggio dell'M42 e dell'EOS.
Anelli con correzione di tiraggio maggiore non possono permettere la messa a fuoco all'infinito, a meno che l'obiettivo con cui si usano non permetta di suo di andare a fuoco oltre.