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Autore Messaggio
 Oggetto del messaggio: KAF8300 e filtri Astronomik type 2c
MessaggioInviato: giovedì 22 dicembre 2011, 20:46 
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Iscritto il: lunedì 1 giugno 2009, 12:55
Messaggi: 531
Località: Reggio Emilia
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Ciao a tutti.
Finalmente mi è arrivato il CCD che avevo ordinato qualche tempo fa.

Non ho avuto molto tempo per provarlo, ma sono riuscito a fare una immagine in LRGB per provare il comportamento del sensore e iniziare a capire come usarlo.

Mi ha stupito molto il comportamento del sensore ai colori, il rosso è ovviamente dominante, il verde gli è vicino, mentre la raccolta di luce nel blu è veramente molto bassa.
Da una calibrazione fatta un pò ad occhio ed un pò sui valori di fondo cielo confrontati con la reflex (su cui ho una buona calibrazione) ho stimato dei coefficienti di pesatura 1.8:1:0.8 rispettivamente per B G R per avere un buon bilanciamento del bianco.
Il coefficiente molto alto nel blu mi ha stupito parecchio, pensavo di trovare un pò meno differenza con gli altri

Il test non è di certo esaustivo, a breve cercherò una calibrazione su una stella di spettro G2V per avere un metodo più oggettivo
Il CCD è un G2-8300 Moravian con ruota porta filtri interna a 5 posizioni munita di filtri astronomik type 2c.

Qualcuno ha qualche esperienza con tale accoppiata KAF8300 - LRGB astronomik?
Che coefficienti di pesatura utilizzate nel vostro sistema di misura?


Ciao

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Stefano
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MessaggioInviato: giovedì 22 dicembre 2011, 20:59 
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Iscritto il: domenica 24 febbraio 2008, 12:23
Messaggi: 2224
Località: Caselle Torinese (TO), Aversa(ogni tanto)
Tipo di Astrofilo: Fotografo
li uso io con la moravian g2-8300 fw......ma non ho capito cosa intendi forse perchè non capisco dove sia il problema
faccio lo stretch dei singoli canali colore in ccdstack con un bel ddp
Apro i canali in maxim e fondo i colori con la funzioncina del programma.
do una mia interpretazione ai colori in PS......


comunque guardando la curva dell' EQ del kaf8300 non ci dovrebbe essere il "problema" da te riscontrato
comunque se mi spieghi cosa ti serve sapere posso fare un test alla mia

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MessaggioInviato: venerdì 23 dicembre 2011, 14:54 
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Iscritto il: mercoledì 22 aprile 2009, 16:21
Messaggi: 1914
Località: Moncalieri
Ciao Stefano,

quel tipo di sensore si comporta cosi anche con i Baader ... anche se il blu si attesta a 1.6 . Ci vorrebbero dei filtri dedicati come quelli dell'Astrodon.

Agostino, i colori prima si fondono previa normalizzazione e poi si modifica la fusione in modo non lineare(stretch o altro) altrimenti generi dominanti e rendi i colori non più gestibili. Anzi ti dirò di fare il punto di nero prima di ogni intervento non lineare e CCDStack è un portento in questo (e altro) ...

Ancor prima di tutto dovresti rimuovere i gradienti sui singoli canali.

Saluti,
Leo

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Astrofotografo per Passione ...


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MessaggioInviato: venerdì 23 dicembre 2011, 15:03 
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Iscritto il: domenica 24 febbraio 2008, 12:23
Messaggi: 2224
Località: Caselle Torinese (TO), Aversa(ogni tanto)
Tipo di Astrofilo: Fotografo
interessante......grazie Leo

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MessaggioInviato: venerdì 23 dicembre 2011, 17:23 
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Iscritto il: mercoledì 15 ottobre 2008, 17:01
Messaggi: 20265
Località: Firenze
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Se non sbaglio il sensore 8300 è più sensibile di molti altri nella regione del rosso. Questo potrebbe essere la causa della diversità di risposta con filtri magari progettati per essere impiegati con sensori diversi.

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Ciò che non ha termine non ha figura alcunaLeonardo da Vinci


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MessaggioInviato: venerdì 23 dicembre 2011, 21:36 
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Iscritto il: lunedì 1 giugno 2009, 12:55
Messaggi: 531
Località: Reggio Emilia
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Grazie Leonardo per la risposta.
Mi sarebbe piaciuto provare gli Astrodon prima dell'acquisto proprio perchè sapevo che erano più adatti a questo tipo di sensore, ma ho anche sentito dire che con telescopi aperti soffrono molto di riflessi, e volendoli usare su un newton f/4 non me la sono sentita di prenderli senza provarli.
Non pensavo però che il blu fosse così "starato" per questo sensore.
Probabilmente su un KAI4000 vanno molto meglio.
Comunque mi pare di poter dire che il filtro blu ha una banda che lascia passare solo il blu profondo, tagliando i blu tendenti al ciano probabilmente

Il problema della dominante rossa dipende secondo me più che dal sensore dal fatto che il filtro rosso astronomik lascia passare parecchio arancione

Il fatto di combinare i colori prima di fare qualsiasi stretching è come detto giustamente da Leonardo obbligatorio per non sbilanciare i colori.


Visto questo notevole sbilanciamento pensate che sia meglio allungare un pò le pose del blu, o farne di più ma della stessa durata degli altri per ottenere un rapporto S/N similare?
Mi vien da pensare che con un rapporto così sbilanciato le riprese nel blu dovrebbero essere almeno triple rispetto a quelle verdi o rosse


Se avete altre informazioni fatemi sapere, sono molto curioso.



P.S. @agostino: per valutare i pesi corretti da affidare ai tre canali per avere un bilanciamento del bianco "neutro" il metodo migliore sarebbe riprendere una stella con spettro G2V con i tre filtri in modo che non sia satura nei tre filtri pur usando lo stesso tempo di esposizione.
Poi si deve misurare l'intensità della stella e trovare i coeff. tali per cui le tre intensità si bilanciano (dopo aver ovviamente calibrato le immagini)

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Stefano
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Ultima modifica di Stefano Campani il venerdì 23 dicembre 2011, 21:58, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: venerdì 23 dicembre 2011, 21:56 
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Iscritto il: mercoledì 8 febbraio 2006, 19:37
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Scusate ma non credo di seguire il discorso. I filtri sono progettati per lasciar passare quanta più luce possibile nella finestra per cui sono progettati. In che senso ci sono filtri tarati per altri sensori? Più che far passare il massimo della luce che dovrebbero fare?

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MessaggioInviato: sabato 24 dicembre 2011, 9:04 
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Iscritto il: lunedì 1 giugno 2009, 12:55
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Località: Reggio Emilia
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Il discorso di adattamento dei filtri è in effetti un pò complicato.
Diciamo che in generale non è tanto la risposta del filtro in banda passante che come dici tu è bene che sia massima (tranne per alcune applicazioni.. ma non stiamo parlando di imaging estetico)

L'elemento di "controversia" è dove mettere i limiti di banda passante per i vari colori.
Ad esempio gli Astrodon (a mio parere giustamente) non includono le lunghezze d'onda "arancioni" dentro al filtro rosso, mentre dovrebbero garantire una ottima sovrapposizione tra il filtro blu e quello verde all'intorndo della lunghezza d'onda di OIII in modo da ottenere buon bilanciamento

Se il canale rosso però è molto selettivo il sensore deve avere una buona risposta al rosso, altrimenti si rischia di trovarsi nel caso contrario al mio (ossia con i KAI e i filtri pensati per i KAF si avrebbe poco segnale nella banda R)

Il discorso è molto più complicato di così direi, ma forse questo è sufficiente a dare una idea del problema

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MessaggioInviato: sabato 24 dicembre 2011, 9:14 
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Stefano Campani ha scritto:
Da una calibrazione fatta un pò ad occhio ed un pò sui valori di fondo cielo...

Io sospetto che sia necessario effettuare delle prove un pochino piu' "scientifiche". La calibrazione ad occhio significa poco o nulla, mentre il fondocielo e' pesantemente condizionato dalla situazione atmosferica e dall'inquinamento luminoso (e comunque non di rado tende al rosso). Se vuoi approfondire credo che, come tu stesso hai affermato, una serie di prove su stelle G2V sia la strada corretta.


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MessaggioInviato: sabato 24 dicembre 2011, 12:44 
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Pilolli dice: "I filtri sono progettati per lasciar passare quanta più luce possibile nella finestra per cui sono progettati". Infatti, ho idea che vengano progettati in modo da avere delle bande passanti che consentano di avere più o meno lo stesso tempo di esposizione per ciascun colore, prendendo in considerazione una curva di sensibilità standard del sensore. Però posso sbagliarmi. In questo caso se si usa un sensore che ha una sensibilità spettrale abbastanza diversa poi i tempi risultano differenti tra loro per ottenere il bianco.

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