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 Oggetto del messaggio: C9 vs Mewlon 210 "shootout" visuale
MessaggioInviato: martedì 18 ottobre 2011, 18:23 
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Il 4/10/2011 ho potuto effettuare un confronto esclusivamente visuale tra Celestron C9,25 e Takahashi Mewlon 210. Premetto che la mia non è una "prova" o un "test", e nemmeno una vera comparazione, mi limito a riportare le mie PERSONALI sensazioni, dal basso della mia inesperienza.

Mi riaggancio idealmente al post:
viewtopic.php?f=3&t=30224
sperando eventualmente di offrire qualche spunto.

L'osservazione ha avuto luogo con le seguenti caratteristiche:
- temperatura 18-15 gradi, a calare nel corso della serata;
- entrambi gli OTA erano montati sulla stessa montatura (William Optics EZTouch), uno per lato (quindi direi con le stesse condizioni di seeing locale);
- entrambi gli OTA montavano gli stessi oculari (SMC Pentax XW da 20mm e da 10mm). Considerando che le due focali in gioco sono di 2350mm (per il C9) e 2415mm (per il Mewlon 210) ho ritenuto che il differente ingrandimento potesse essere trascurabile;
- seeing buono, uno dei migliori qui in città, non sono bravo a stimarlo ma direi oscillante tra circa 6-7/10 Pickering.

- Acclimatamento:
Il Mewlon è stato portato fuori da una stanza dell'abitazione, non ho misurato la temperatura ma non c'erano molti gradi di differenza. Leggerissima piuma di calore iniziale, sparita sicuramente in meno di mezz'ora (non so quanto meno, non ho monitorato la cosa. Ho solo controllato dopo un po' e non c'era più).

Il C9 è stato tirato fuori da un baule in legno, riposto in un armadio riparato da un sottotetto esposto all'aperto, quindi semi-acclimatato. Ha comqunue avuto bisogno di più di mezz'ora per togliere la piuma di calore (non so quanto esattamente, ho interrotto dopo mezz'ora ed ho potuto riprendere dopo un paio d'ore. Quando sono andato via non era in temperatura, quando sono tornato si).

Entrambi i tubi sono stati usati subito per osservare il terminatore lunare, poi chiusi con i loro "tappi" e riaperti dopo un paio d'ore. Il C9 quando non tappato con il suo coperchio ha sempre avuto "indosso" il suo paraluce, tranne quei 2-4 minuti necessari alla collimazione fine.

- Condensa:
Il Mewlon è veramente notevole: non ha mai fatto condensa, pur avendo il tubo letteralmente bagnato, quasi gocciolante. Bagnato anche il copri-secondario che nasconde le viti di collimazione, ma nessun segno di condensa nemmeno sul secondario.

Il C9 ha in questo aspetto forse il punto più critico, anche con apposito paraluce (ma senza fasce anticondensa) ha retto per un po', ma dopo una mezz'ora ha iniziato ad appannarsi la lastra, impedendo un prolungato utilizzo proficuo. Questo ritengo sia il maggior problema del C9: inizialmente si deve attendere l'acclimatamento ma poi, una volta raggiunto, il rischio che entro un'ora si appanni è frequente, in base alla mia piccola esperienza.

- Collimazione:
Mewlon collimato fin dall'inizio. Non oserei dire collimazione maniacale, ma mi sembra buona (non l'ho fatta io e per ora non l'ho ancora ritoccata...).

C9 leggermente scollimato, un primo ritocco (con le bob's knobs) dopo 15 minuti di osservazione ed un secondo ritocco dopo che è andato in temperatura, nella seconda parte della serata.

Entrambi ottimo star test, con immagini intra ed extra estremamente simili (volevo scrivere quasi identiche ma avevo paura di esagerare), anelli perfettamente concentrici con il "puntino" in centro, nettamente separati gli uni dagli altri.

I miei esperimenti sono stati "visuali", e non particolarmente centrati sullo star test, quindi non mi dilungo ulteriormente su questo punto.

- Messa a fuoco e mirror shift:
Manopola di messa a fuoco dolce e morbidissima per il C9, più "dura" sul Mewlon.
Il C9 è "facile", il punto di fuoco ha poco margine e si nota subito il fuori fuoco. Il Mewlon ha uno snap test di una precisione incredibile: il punto di fuoco è quello e basta, senza altre possibilità! Fuoco perfetto in un punto, e solo quello. Ancora più facile ed evidente che nel C9.
Il C9 che ho usato ha un mirror shift estremamente ridotto, secondo me un eccellente risultato. Ad alti ingrandimenti lo spostamento non da alcun fastidio. Il Mewlon qui mi ha sorpreso, non sono riuscito ad identificare mirror shift, l'immagine sta lì, ferma, da qualsiasi parte si ruoti la manopola di messa a fuoco. (addendum: tuttavia in serate successive, osservando con temperature più basse, sui 6/7 gradi, ha mostrato anche lui un po' di shift. Poco in ogni caso, a memoria direi equiparabile al C9, ma in questo caso non erano più in "comparativa contemporanea". Che sia dovuto alla temperatura? Forse dovrei approfondire).

Considerazioni personali: penso di avere avuto per le mani un buon esemplare di C9, ho preso il Mewlon un po' per sfizio (e, non nascondo, anche perché attirato dal blasone), un po' (soprattutto...) perché mi è capitata un'occasione veramente favorevole nell'usato. Il seriale del Mewlon mi dice che è del 97, quindi è un "vecchietto". Il C9 (preso usato anche quello) credo sia dei primi anni 2000, è un modello ancora "americano" (quelli con la culatta piatta).

Il mio utilizzo di questo tipo di tubo è l'astronomia "da giardino", esclusivamente visuale, ho bisogno di un tubo veloce da portar fuori e leggero, per fare "alta risoluzione" su luna e pianeti in relax, senza troppo impegno (so che l'alta risoluzione si fa cercando il seeing e aumentando il diametro, ma qui ho un setup operativo in 5 minuti. Non 5 minuti "per dire", 5 minuti di orologio: treppiede altazimutale manuale -EZTouch-, tubo leggero, valigetta oculari. Finito. Ci metto più a preparare gli oculari che il setup!!!).

Prima di osservare la mia aspettativa era che il mewlon non sfigurasse con il C9 (visto il diametro maggiore di quest'ultimo), ma che mi offrisse due grossi vantaggi: acclimatamento più rapido e assenza di condensa. Su questi ultimi due punti il Mewlon mi ha pienamente soddisfatto, sulla resa ottica... proseguo con la descrizione.

Per considerazioni esaustive su ciascun singolo tubo rimando alle considerazioni di Blackmore, indirizzando verso la discussione linkata in apertura, ed al suo sito, che ho letto molto prima di prendere il Mewlon, e con il quale mi trovo totalmente d'accordo. E' da tener presente che il mio confronto è esclusivamente visuale e non fotografico.

Primo bersaglio: luna al 54%. Ho osservato il terminatore, senza concentrarmi sull'individuazione della morfologia ma esclusivamente sui particolari visibili, sia nell'uno che nell'altro tubo. Dico subito che i dettagli visibili erano gli stessi in entrambi i tubi.

Dico anche subito però che l'immagine nel Mewlon era percipilmente più piacevole. Minor turbolenza (mi aspettavo il contrario, in verità, a causa del tubo aperto) e colori decisamente più vivi. Tra i due il Mewlon ha un contrasto decisamente più marcato, il cielo è (molto) più nero, il bianco della luna è molto più bianco. L'immagine ricorda veramente da vicino quella di un rifrattore apo, i dettagli sono immediatamente leggibili e molto precisi, "facili" da individuare. Anche il C9 lavora bene, ripeto che i dettagli erano gli stessi, tuttavia meno "immediati", direi un pochino meno netti. Nei particolari minuti, più di una volta individuavo il dettaglio nel Mewlon (craterino, rima, etc..) e poi lo trovavo anche nel C9, ma mai viceversa. La sensazione che avevo passando dal C9 al Mewlon era quasi di "togliere una pellicola trasparente tendente al giallino", vedendo la stessa immagine ma più chiaramente.

Gli oculari usati erano SMC Pentax XW da 20 e da 10 su entrambi i telescopi (contemporaneamente), considerando le due focali quindi circa 120 e 240 ingrandimenti per il Taka, circa 117 e 234 per il C9. Avevo la stessa percezione di ingrandimento, non so se quei pochi x in più possano aver in qualche modo avvantaggiato il Taka.

Quest'osservazione si è svolta, come accennavo sopra, a strumenti inizialmente "da acclimatare", poi sospesa dopo poco più di mezz'ora per "motivi familiari". Ho ripreso dopo un paio d'ore l'osservazione, ormai la luna era molto più bassa (e vicina ad un fastidioso lampione...), ricontrollando collimazione e acclimatamento di entrambi i tubi.

Si vedeva inizialmente più o meno allo stesso modo di prima, ma dopo un po' l'approssimarsi della luna all'orizzonte ha peggiorato le osservazioni. Validi e confermati comunque i commenti riportati sopra.

Il Mewlon mi ha sorpreso, non poco, positivamente. Una cosa non evidente guardando col C9 da solo è il colore della luna (ed i colori in generale, confermati poi sugli altri oggetti), che sembra "bianco naturale", ma che a confronto col Mewlon vira verso il "giallino pallido". Nel Mewlon la luna aveva il "suo" colore (quello che si vede ad occhio nudo), nel C9 passando da un oculare all'altro (da un tele all'altro, intendo) sembrava avesse una leggera itterizia.
Queste osservazioni sono state effettuate con un buon seeing (non certo perfetto, ma dalla città direi senz'altro buono), col treppiede appoggiato sull'erba in centro di un ampio giardino (con vari alberi a limitare le fasce di cielo visibili). Dato il posto, le condizioni "meno peggio".

Ho poi fatto un rapidissimo (davvero) salto sulla doppia doppia epsilon lyrae, sdoppiata con facilità da entrambi. Sul Mewlon un poco più netta, le stelline facevano intravedere a 240x il primo anellino del disco di Airy, pur se irregolare (seeing, direi). Non mi aspettavo di vederlo a questi ingrandimenti ma di dover spingere di più. Boh! Test non significativo per i due tubi, comunque.

Visto che avevo "uno squarcio" di cielo ho puntato (ma anche qui rapidamente) il doppio ammasso in Perseo, con troppi ingrandimenti per poterlo apprezzare nella sua interezza. E' un soggetto che apprezzo con focali più corte o con un buon binocolo. Ad ogni modo, concentrandomi sui dettagli, stesse stelle su entrambi i telescopi. Ottima puntiformità stellare del C9 (acclimatato e collimato, chi dice che fa pallini di polistirolo secondo me o non lo ha in temperatura, o non lo ha ben collimato), tuttavia battuta dal Mewlon (anche se la differenza non è certo "abissale", comunque si nota, in modo particolare al centro del campo inquadrato... ed anche abbastanza verso il bordo). A parità di area inquadrata, contavo le stesse stelle. Una stellina in particolare, in h Persei, facente parte dell'asterismo che pare uno "scudo", era visibile al limite, in distolta, sia nell'uno che nell'altro OTA. Anche qui pareggio, ma con il Mewlon vincente sul contrasto: fondo cielo "grigio molto, molto scuro" invece che "grigio appena scuro", e colori delle stelle più vivi, il che restituisce in'immagine globalmente un po' più appagante.

I puntamenti "veloci" che ho citato sono stati tali in quanto mi interessava di più "sparare qualche colpo" su Giove, ormai ad una discreta altezza sull'orizzonte (oltre i 45°, in salita durante la sessione osservativa), quindi ho spostato tutto il setup in un angolo da dove riuscivo a vedere il gigante gassoso. Postazione stavolta non buona, a 2 metri dal muro di casa, con qualche tetto ad una ventina di metri abbondanti di distanza in direzione di Giove, ma non potevo fare altrimenti. I due tubi sempre affiancati, comunque.

Anche su giove (XW10) si è ripetuto lo stesso feeling avuto sulla luna: stessi particolari, ma più facili sul Mewlon, decisamente più contrastato. Giove sospeso su un fondo nero, con colori più vivaci che consentono di individuare meglio i dettagli. Passare al C9 non riduce i dettagli, ma li "impasta" un poco. Sembra anche qui di mettere una "pellicola giallina", e il dettaglio rischia di sfuggire, ma cercandolo attentamente si ritrova. Su giove erano ben visibili ovviamente la NEB e la SEB, due strutture ovali scure più marcate sulla NEB, evidentemente frastagliata ed irregolare. Irregolare anche la SEB, con una zona più chiara sottostante e una miriade di "striature" verso i due poli.
I 4 satelliti galileiani erano chiaramente "sferici" e non puntiformi come le stelle, su entrambi i tubi. Ovviamente impossibile percepire qualsiasi struttura su di essi, sono solo "pallini" invece che stelle.

Una curiosità: all'inizio riuscivo a percepire col Mewlon un po' di aberrazione cromatica dovuta alla relativamente bassa altezza sull'orizzonte di Giove, ma non riuscivo a vederla sul C9, anche alternando più volte. Col passare del tempo, alzandosi il gigante gassoso, quest'effetto è totalmente sparito. Considerando che i Pentax non presentano particolari aberrazioni cromatiche, e che un riflettore puro non ne può avere, ed avendo già letto una simile nota in altri messaggi mi son chiesto se il Mewlon non facesse vedere una cosa "in più" (in successive osservazioni, altre serate non più in comparativa, confermo rigorosamente che il mewlon NON presenta aberrazioni cromatiche di sorta).

Un punto potenzialmente a sfavore del Mewlon sono gli spikes della crociera a sostegno del secondario, evidenti su stelle luminose e anche su Giove, che proietta 4 ampi "raggi". Io ho iniziato con un Newton, quindi agli spikes sono abituato, e non mi danno alcun fastidio, ma sul DK ci sono mentre sullo SC no. C'è anche da dire che gli spikes possono essere comodi per la messa a fuoco precisa, su una stella luminosa. Quando sono 4 e non 8 il fuoco è ottimo -per il visuale-.

Un ulteriore punto che inserisco tra i "difetti" del Mewlon è il basso tiraggio del punto di fuoco, soprattutto per l'uso con la torretta binoculare. Le prime prove che ho fatto mi hanno portato a concludere che senza correttori mediamente non va a fuoco. Questo obbliga quindi ad aumentare la focale, cosa che non ho ancora potuto approfondire in quanto sto aspettando un pezzo di ricambio senza il quale non riesco ad "accoppiare" i pezzi. Sono tuttavia riuscito ad andare a fuoco (non la sera dello "shootout", ma successivamente) con una torretta William Optics (una di quelle con percorso ottico minore, 10cm) ed oculari Extra Flat Field (da 19 e 16mm), con un diagonale Skywatcher da 31.8 inserito nel riduttore direttamente sulla culatta in modo non proprio ortodosso al LIMITE della corsa dello specchio (basta cambiare il diagonale con uno di qualità, sempre da 31.8, della William Optics, che già non si va più a fuoco). Anche con la barlow risolvo il problema, ma con la torretta mi sa che moltiplica almeno 3 volte o più, e gli ingrandimenti diventano insostenibili.
Il C9 non ha problemi con la torretta, anche se ne ha con il "riduttore" della Denk, che mediamente non va a fuoco a focale ridotta, ma questa è altra questione.

Una piccola nota finale sulle aberrazioni a bordo campo del Mewlon: è dichiarata la presenza di coma simile a quella di un newton f/5, io è un po' che non guardo in un f/5 ma direi che la coma c'è, l'ho trovata visibile nell'ultimo 10-15% del bordo esterno del campo di vista (con gli oculari indicati stiamo parlando di campi reali fino a 0,58 gradi), ma tutt'altro che fastidiosa, nel senso che guardando i soggetti in centro campo non riesco a percepirla se non andandola a cercare spostando l'occhio. Questo con l'XW20, che quindi non è il massimo campo inquadrabile, dunque mi aspetto che con oculari wide a focale lunga si possa palesare maggiormente.

In sintesi, non mi aspettavo una tale resa dal Takahashi, in visuale ha come principali vantaggi un fondo cielo molto scuro, ed una notevole brillantezza dei colori, il che significa ottimo contrasto, oltre ad una piacevolissima puntiformità stellare.
A ciò va aggiunta l'assenza di condensa e la rapidità ad andare in temperatura (il mio tubo ha anche una ventolina sulla culatta, "custom", che però non ritengo di certo fondamentale, e che non ho ancora nemmeno mai provato). Tra l'altro è anche ben equilibrato il peso, con la torretta sono appena a metà della slitta, e con oculari più leggeri il tubo va spostato verso la parte anteriore. Comodo.

L'ho preso come ottima occasione da persona fidata, pensando che il prezzo del nuovo fosse eccessivo rispetto ad altre soluzioni. Forse lo penso ancora, ma dopo averlo provato confesso di dover giustificare in buona parte il maggior costo (che io però non ho sostenuto :) ).

Come ho detto in apertura, questa non va considerata come una prova ma semplicemente un appunto sulle mie personali sensazioni visive sull'uso contemporaneo dei due tubi, probabilmente con errori e limiti. Alla fine della serata, direi che il C9 non sfigura affatto con il Mewlon, anche se ho preferito nettamente quest'ultimo.

In ogni caso ringrazio chi ha avuto la pazienza di leggere fino in fondo questa "pappardella"...

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MessaggioInviato: martedì 18 ottobre 2011, 21:12 
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Bel report. Mi è piaciuto molto anche se non sono un visualista. :)

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Se fossi venuto alle Tre Cime, invece che a prendere solo l'oculare a Longarone, avresti potuto osservare nel Mewlon di Michele B. Come ho scritto altrove, una delle migliori immagini di Giove (se non la migliore) nella sua classe di apertura. Colorato e contrastato. Lo abbiamo osservato a circa 250x. Vabbé... ormai te lo sei comprato. A questo punto il 9,25 è un doppione...


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MessaggioInviato: martedì 18 ottobre 2011, 21:23 
Non conosco direttamente il Mewlon, se non per averne letto diverse recensioni che coincidono con quanto riferisci. Mi sembra dunque un giudizio attendibile, così come quello che hai dato sul C9. Non concordo però sul fatto che il c9 restituisca un cielo "più grigio". Io nel mio vedo sempre un cielo nero che più nero non si può, ritengo quindi che questo chiarore sia dovuto più a condizioni locali.


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MessaggioInviato: martedì 18 ottobre 2011, 23:34 
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Letto tutto d'un fiato :)
Ti aspettavi più turbolenza da un tubo aperto che da uno chiuso non pensando che nel secondo l'aria "calda" rimane "intrappolata" mentre nel primo no :)

Bello il Mewlon eh? ;)

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Grazie a tutti per il feedback.

@xenomorfo: hai ragione, su tutta la linea, punto. Un giorno (forse) ti spiegherò con calma perché ho difficoltà a venire alle tre cime (oltre ad essere notoriamente un astrofilo pigro ;) ). Ad ogni modo il C9 era diventato effettivamente un doppione, ed infatti non lo ho più (curiosamente ora lo ha l'ex proprietario del Mewlon. Lui ha fatto un buon affare, io ottimo).

@Renato C: capisco il commento, fin quando non ho avuto i tubi affiancati avevo la tua stessa sensazione (sul diametro in parola). Ho gran stima del C9 e considero che restituisca ottimi colori. Ma su questo il Mewlon mi è piaciuto di più, e proprio sul fondo cielo e contrasto mi ha colpito. Magari sotto un cielo più buio la differenza si riduce...?

@davidem27: si, bello bello! :). Usato poi nel "suo campo" (ci ho guardato luna e Giove) mi ha proprio esaltato... ad ogni modo nel tubo chiuso dello SC ormai mi ero abituato alla piuma di calore, ma visto che nei newton (e dobson) senza accorgimenti "attivi" la turbolenza incide (mi ha colpito vedere la turbolenza locale la prima volta che, sfocando in intrafocale, ho messo la mano davanti l'obiettivo...) mi aspettavo anche qui un certo fastidio. Probabilmente c'è comunque, anche se quella sera mi ha comunque dato più fastidio nell'OTA chiuso.

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Secondo me per via dei moti convettivi interni maggiore ;)
Prima o poi me lo faccio anche io un melone da balcone :mrgreen:

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molto interessante :D

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Un confronto interessante. Emerge che uno strumento che costa meno della metà ha "quasi" le stesse prestazioni di uno che costa il doppio. Sarebbe interessante fare un confronto tra il Mewlon ed un EdgeHD che costa quasi lo stesso prezzo. Il paragone con un C11 ancora non sarebbe equo, il C11 costa molto meno.

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MessaggioInviato: mercoledì 19 ottobre 2011, 8:33 
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fabio_bocci ha scritto:
Un confronto interessante. Emerge che uno strumento che costa meno della metà ha "quasi" le stesse prestazioni di uno che costa il doppio. Sarebbe interessante fare un confronto tra il Mewlon ed un EdgeHD che costa quasi lo stesso prezzo. Il paragone con un C11 ancora non sarebbe equo, il C11 costa molto meno.



punti di vista :D
io, invece, in quel confronto ci ho letto una netta differenza tra i due strumenti.
è chiaro che il c9 sia un buono strumento se pero' le differenze sono sempre e comunque evidentemente a favore del melone allora non direi che sono "quasi" uguali.
è del resto noto che l'incemento della qualità e delle prestazioni, superato un certo livello, diventa enormemente meno che proporzionale all'incremento di costi!

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