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Autore Messaggio
 Oggetto del messaggio: vorrei parlare del C14
MessaggioInviato: venerdì 26 agosto 2011, 1:55 
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Iscritto il: domenica 1 giugno 2008, 19:38
Messaggi: 1928
Località: milano
Scusatemi,

ho infraletto un bel post su come ottimizzare i set-up di ripresa fotografica per alta risoluzione.
Il post è purtroppo diventato piuttosto noioso non appena si è cominciato a parlare di uno o dell'altro strumento.
Leggo inoltre, ultimamente, una certa insofferenza nei confronti di quelli che vengono definiti "strumenti commerciali", soprattutto quando si parla dei vari GSO, SW, ma anche e soprattutto degli Schmidt cassegrain che, in tanti anni, hanno fatto la felicità di migliaia di astrofili e fotografi astronomici.
Io ho avuto molti strumenti e non credo di essere riuscito a sfruttarli tutti al loro meglio. Tra questi, sicuramente, proprio gli Schmidt cassegrain sono quelli che mi hanno sempre indispettito maggiormente.
Dovrei contare quanti ne ho avuti, dai piccoli 10 cm. fino ai "grandi" 356mm (un C14 per la precisione, era uno dei primi con il trattamento Star Bright: che rivoluzione più o meno reale per l'epoca!).
Proprio del C14 vorrei parlare un attimino e non in modo tecnico ma più che altro ricordando le mie esperienze con questo strumento (quello che era mio e altri che ho avuto modo di usare).
L'ho sempre reputato uno strumento schifoso...
Nel senso che, in campo visuale, è inutilizzabile a mio modo di vedere.
Mi spiego: io sono un visualista, non faccio fotografie. Il mio utilizzo dello strumento è quindi (soprattutto quando non avevo una postazione fissa) quello di chi ha lo strumento in casa e se lo porta in giro per osservare le meraviglie del cielo stellato.
Da questo punto di vista, il C14 è uno strumento immondo (e non per il suo peso o dimensione).
- Impiega una vita ad andare in temperatura
- deve essere collimato ogni volta che si osserva
- deve essere collimato ogni volta che ci si sposta di 30° da una parte all'altra del cielo...
- fa delle stelle (quelle luminose) che sono degli ammassi informi di luce.

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 Oggetto del messaggio: Re: vorrei parlare del C14
MessaggioInviato: venerdì 26 agosto 2011, 2:04 
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Iscritto il: domenica 1 giugno 2008, 19:38
Messaggi: 1928
Località: milano
Accade poi che alcuni amici o conoscenti ne abbiano un esemplare e sfornino immagini planetarie da mozzare il fiato (!)
Cito Marco Guidi, Angelo Gentile, Raf, Phoenix e altri (mi scusino quelli che non riporto, non vuole essere la mia una "scelta").
A questo punto mi sorgono dei dubbi (più che legittimi, obiettivamente).
Penso, ripenso... poi trovo quella che mi sembra una spiegazione plausibile.

Gli strumenti come il C14 sono fatti (forse i primi no, chissà) in modo economico e costano anche molto per quello che sono. Basta aprirne uno per capire che, a parte uno specchio e una lastra correttrice, di roba di qualità non c'è quasi nulla...
Eppure questi amici "estraggono da questi bidoni mal fatti" immagini superlative.
Quando usavo il C14, dopo averlo collimato e lasciato raffreddare, questi mi dava una immagine di Giove o saturno bellissima. poi mi spostavo per vedere una doppia qualsiasi e lo strumento ricominciava a fare schifio... Torna indietro a ricollimare, etc,..
Probabilmente, se il fine è quello di fotografare un pianeta (Giove o Saturno o Marte che sia), e si ha la possibilità di occuparsi SOLO di quel soggetto durante la nostra sessione osservativa, preparando adeguatamente il "fustino da Dixan" questi sfoggia tutto ciò che le sue buone ottiche sanno fare.
Non si spiegherebbero, alytrimenti, i risultati che girano su questo e altri forum.

Ora leggo (torno al principio) che il C14 non sia il massimo per fare imaging planetario e che ci sono altri strumenti molto più costosi e anche molto meglio fatti che saprebbero fare di meglio.
Su questo, a questo punto, non sono più convinto.
Probabilmente questi strumenti molto più costosi sono effettivamente fatti meglio ma non performano meglio su questo o quel soggetto. Semplicemente mantengono più facilmente inalterate le loro prestazioni (livellate verso l'alto) mentre i "poveri" C14 richiedono mille attenzioni.

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Ultima modifica di cherubino il venerdì 26 agosto 2011, 2:20, modificato 1 volta in totale.

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 Oggetto del messaggio: Re: vorrei parlare del C14
MessaggioInviato: venerdì 26 agosto 2011, 2:16 
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Iscritto il: domenica 1 giugno 2008, 19:38
Messaggi: 1928
Località: milano
Alcuni utenti si sono letteralmente "scannati", oltre ad accusarsi reciprocamente di sotterfugi e manovre commerciali poco eleganti, accuse che solo in pochi hanno voglia di avanzare (fortunatamente) per dimostrare qualcosa che è implicito nella logica costruttiva di questi strumenti.

Sono convinto che il mio amico Marco Guidi (che è bravissimo a fare foto planetarie) non riuscirebbe a fare meglio di quanto ottiene con il suo C14 se avesse per le mani un Mitaka da 35 cm.
Sono però altrettanto certo che, se dovessimo costruire un osservatorio e affittare on-line le sue ottiche per fare foto planetarie, faremmo meglio a spendere 10 volte tanto e acquistare un Mitaka.

Questa mia lunga digressione, assolutamente non ragionata e scritta "come viene", ha il principale fine di ricordare a tutti gli utenti che fanno bello questo forum, che la "verità" non esiste in assoluto.
In ogni campo, per qualsiasi applicazione, è importante tenere ben presente il fine che ci si prefigge.

Se i nostri imager sono amanti di Giove e Saturno e Marte, e a meno che non siano ricchi o abbiano il pallino della meccanica, non hanno alcun bisogno di acquistare un Mitaka perché non otterrebbero di più di ciò che offre loro il popolare C14.

Non pretendo di essere profetico ma spero di essere compreso perché è piuttosto noioso leggere sempre le solite banalità che contrappongono i disegnini copiati da altri alle parole o alle fotografie.
Spero che qualcuno voglia replicare, anche magari smentendomi, e lo faccia sulla base di una propria esigenza, anche morale.


Non so se "astrofili" sia la sezione più adatta ma ritengo sia quella più letta (o quasi) e avrei piacere che ci si redimesse dal comportamento degli ultimi mesi.

Paolo

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 Oggetto del messaggio: Re: vorrei parlare del C14
MessaggioInviato: venerdì 26 agosto 2011, 7:30 
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Iscritto il: giovedì 9 febbraio 2006, 14:35
Messaggi: 4615
Località: Padova
Se il C14 si comporta come uno strumento che costa un ordine di grandezza di più a patto di farlo andare per bene in temperatura e ricollimarlo per ogni oggetto puntato, allora penso che sia un'ottima scelta per chi lo utilizza solo sull'hi-res planetario! :wink:

Sentiamo cosa hanno da dire i vari Guidi, Medugno, Gasparri, Masi ecc. ...

Donato.


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 Oggetto del messaggio: Re: vorrei parlare del C14
MessaggioInviato: venerdì 26 agosto 2011, 12:25 
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Iscritto il: lunedì 19 gennaio 2009, 21:32
Messaggi: 2906
Località: LV426/Acheron
cherubino ha scritto:
(..) ricordare a tutti gli utenti che fanno bello questo forum, che la "verità" non esiste in assoluto.


Premessa. Su questo sono perfettamente d'accordo, ma si applica anche a ciò che dici tu. Le mie esperienze sono state spesso (quasi sempre) in contrasto con le tue a cominciare dal fatto che le migliori immagini planetarie io le ho con 60 cm di apertura (l'altra sera per farti solo un esempio, con seeing così così Giove era perfettamente nitido a 265x e nettamente migliore di quanto apparisse in 40 cm - contrariamente alla idea che il seeing dovrebbe danneggiare le aperure maggiori e che più di 15 cm non servono - per non dire poi di quando lo abbiamo osservato (plurale) a ingrandimenti inavvicinabili con aperture di 10-15). Sarà che tu osservi stelle doppie, sarà che io non so nemmeno che cosa siano; sarà che osservi dalla città, sarà che io osservo da siti particolari, ma è evidente che le nostre esperienze sono opposte.

cherubino ha scritto:
spero che qualcuno voglia replicare, anche magari smentendomi, e lo faccia sulla base di una propria esigenza..


Dopo la premessa sopra, eccomi qua a smentirti. La tua tesi sarebbe che il semplice fatto di cambiare direzione di puntamento fa perdere la collimazione (questo è l'unico elemento di novità, sugli altri abbiamo già discusso). Manco a dirlo la mia esperienza è opposta!
Beh.. io ho l'abitudine di fare lo star test a tutti i telescopi che mi capitano a tiro (per mia curiosità) e di controllare anche se perdono la collimazione cambiando direzione o forzando il tubo (alcuni telescopi dobson con errori concettuali possono davvero perdere la collimazione). E vengo al punto: ho potuto usare il C14 di un amico in occasione di molte uscite fino a circa il 2004 e mai, dico mai, ripetendo lo star test in diverse direzioni ha evidenziato cambiamenti di collimazione. Ho usato un ottimo SC da 10" di un altro amico e anche questo restava collimato.
Ho avuto due SC da 8" (tutte e due le marche per non far torto a nessuno) e mai, una volta collimati, perdevano la collimazione cambiando direzione. Uno dei due è rimasto collimato anche dopo il trasporto a siti bui per centinaia di km e anche su strade non proprio lisce.
Non sta a me dire perchè nel tuo caso perdesse la collimazione, ma evidentemente non è sempre così.


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 Oggetto del messaggio: Re: vorrei parlare del C14
MessaggioInviato: venerdì 26 agosto 2011, 12:59 
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Iscritto il: mercoledì 8 febbraio 2006, 16:41
Messaggi: 23732
conosco bene l'esperienza di cherubino e so benissimo che non è certo un pivellino che non ha mai messo l'occhio su un telescopio, mi meraviglio percio' che, sulla base di quanto visto su un unico esemplare, arrivi alla conclusione che "i c14 non tengono la collimazione se spostati in una direzione diversa".
io, piu' modestamente, avevo uno schmidt cassegrain meade da 8" che ero costretto a collimare (per usarlo in visuale) tutte le sere che lo montavo sulla eq6.
oggi ho uno schimdt cassegrain meade da 8" (il mio LX200) che non mi ricordo nemmeno piu' l'ultima volta che lho collimato ;)

non mi esprimo sul c14 che non conosco se non per le stupende immagini che vedo in giro, ne', tantomeno, su un mitaka da 350mm :D ma voglio incorniciare la frase di cherubino

Cita:
la "verità" non esiste in assoluto

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 Oggetto del messaggio: Re: vorrei parlare del C14
MessaggioInviato: venerdì 26 agosto 2011, 13:43 
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Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Se il C14 non è una perla di realizzazione meccanica ed ottica non riesco a capire perchè si spendano oltre 7000 euro per comprarlo quando il Meade 14" ACF costa "solo" 5200 euro. Che il Meade sia una porcheria non lo credo, forse è solo una questione di moda? Di S.C. ho solo l'esperienza dei miei Meade LX90 8" e LX200 10" ACF. Il secondo non l'ho mai collimato. E non è che non sono capace di fare uno star test, semplicemente mi è arrivato perfettamente collimato e lo è ancora. Devo dire che però non lo trasporto mai in auto. L'LX90 8" che presi usato era stato collimato perfettamente dal venditore che l'aveva usato ad uno star party, anche questo strumento è rimasto collimato. Non capisco quelli che ci mettono bob-knobs e roba simile, forse sono proprio loro che a furia di modificare, girare e ritoccare alla fine allentano il secondrio che poi non sta più fermo.
A Cherubino, che è un grande osservatore di stelle doppie ed amante dei rifrattori, voglio dire che il Meade LX200 10" ACF sui grandi campi ed a ingrandimenti medi non ha assolutamente la gradevolezza delle immagini che restituisce un buon rifrattore, però quando si va ad alti ingrandimenti, diciamo sui 400x e si osserva doppie molto strette restituisce delle immagini molto simili a quelle di un rifrattore, scompaiono gli spikes delle stelle brillanti e l'immagine diviene molto più gradevole. E' ovvio che ci vuole un buon seeing.

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 Oggetto del messaggio: Re: vorrei parlare del C14
MessaggioInviato: venerdì 26 agosto 2011, 13:52 
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Iscritto il: giovedì 9 febbraio 2006, 14:35
Messaggi: 4615
Località: Padova
fabio_bocci ha scritto:
il Meade 14" ACF costa "solo" 5200 euro

Attualmente il Celestron costa il 30% in più (C14 A XLT vs. LX200ACF UHTC).

Donato.


Ultima modifica di doduz il venerdì 26 agosto 2011, 13:53, modificato 1 volta in totale.

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 Oggetto del messaggio: Re: vorrei parlare del C14
MessaggioInviato: venerdì 26 agosto 2011, 13:52 
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Appunto!

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 Oggetto del messaggio: Re: vorrei parlare del C14
MessaggioInviato: venerdì 26 agosto 2011, 14:19 
Ci sono 2 possibilità:
1) il tuo c14 era una ciofeca (può capitare).
2) il tuo telescopio non era una ciofeca, ma facevi uso delle famigerate Bob Knobs che hanno la pessima abitudine di non tenere la collimazione.

P.s portare in giro un c14 e montarlo in postazione ogni volta non mi sembra una buona idea, e non credo che la trasportabilità rientri nemmeno nelle caratteristiche di progetto del telescopio, che è strumento da postazione fissa.


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