Tempo fa ho scritto un articolino nel mio blog.
Voglio condividerlo con voi

In un tempo non specificato si leggeva in giro che “
un Nagler è per sempre”.
Più che cercare di capire se ‘sto motto l’avesse inventato prima la Televue che De Beers (quello dei diamanti) ho cercato di capire perchè questi benedetti ocularozzi fossero così ricercati da essere considerati gli oculari della vita.
“Costa molto? Oh si, però spendi bene una volta e non lo cambi più”
“I Nagler sono gli oculari perfetti”
“L’effetto oblò che hai quando avvicini l’occhio all’oculare è inimitabile”
“Mi sembra di camminarci sulla Luna!”Tutte frasi di un certo peso. Spendere 1.450.000 lire per un solo pezzo voleva significare non mangiare per un mese. Come fai tu, povero cretino, a spiattellare queste considerazioni sulla faccia del primo che ti capita sotto tiro e dire che non c’è di meglio che un Nagler?
Perchè quando un Nagler costava la sonora cifra di unmilionequattrocentocinquantamila, i telescopi che compravano i comuni mortali (ma anche quelli un po’ più costosi) potevano essere equipaggiati di ocularetti mal riusciti o semplicemente che non davano quell’appagamento e comodità che un Televue era in grado di dare. Oltre all’incisione e al dettaglio. Che, se un oculare di quella cifra non ti avrebbe dato, glie l’avresti infilato su per il Sig. Nagler in persona.
Invece ora le cose sono un poco cambiate, per fortuna. Di oculari cessi ce ne sono a bizzeffe, specialmente quelli che ricevi assieme al telescopio. Ma non tutti sono così poco rispettabili come quelli di un tempo. Le cose sono migliorate, è vero.
Qualcuno si è accorto che non basta dire che un oculare
è bellissimo, funziona splendidamente, corregge tutti i difetti del mondo (manco fosse una fatina di una fiaba) ma che bisogna anche guardare su che telescopio dobbiamo usarlo ‘sto benedetto oculare.
Però una cosa è vera:
se non l’hai mai fatto, mettere un oculare TeleVue in un qualsiasi focheggiatore di qualsiasi telescopio ti fa sgranare gli occhi.
Vuoi per il campo apparente (se parliamo di Nagler), vuoi per la comodità (se parliamo dei Panoptic), vuoi per l’incisione (in generale) ci si rimane spesso meravigliati da ‘sti pezzi di ottica che non costano mica due soldi e una forma di cacio.
Le cose sono cambiate, migliorate. E vale anche per TeleVue stessa.
Ci sono loro: gli Ethos. Che fanno apparire le frasi in italico citate sopra tutte delle autentiche balle. Tutto quello in cui credevi qualche anno fa va a farsi friggere.
Grandissimi oculari dalle dimensioni di macchinette del caffè che offrono allo spettatore incredulo la superbia dei 100° di campo apparente.
Cento gradi, capite? Avvicini l’occhio all’oculare del telescopio che è puntato sulla galassia e……vedi taaaanto spazio attorno. Sulla Luna lo spettacolo diventa imbarazzante: ti sembra veramente di volare sopra! Non come quelle cacchine dei Nagler…
Se fossimo all’
età della Lira questi Ethos costerebbero ben oltre il milione e mezzo…
Ovviamente anch’io ho ceduto a queste caffettiere e dopo un bel po’ che le hanno messe in produzione.
Ero particolarmente scettico: come può un sano di mente, purificato dalla strumentite, che ama guardare l’oggetto (e vuol dire guardarlo al centro del campo) essere ammaliato, attirato, tradito dalla stessa strumentite che si nasconde dietro la scritta 100° ?
Nonostante tutto quello che possa sembrare preferisco di gran lunga osservare il cielo e gli oggetti che popolano il Cosmo, piuttosto che sbavare sugli strumenti…
Ma dopo
questa prova ho capito: diamine se sono belli!
Incisione seria, stelle come puntini, correzione geometrica notevole anche per i telescopi veloci (f/4.5), correzione cromatica impensabile guardando i vecchi Nagler e ….. un botto di peso in più per il mio focheggiatore!
L’ethos da 13 è veramente improponibile! E nonostante questo è nella valigetta.
Allegato:
Caffethos.jpg [ 151.13 KiB | Osservato 2379 volte ]
Se siete malati di oculari e di perfezione d’immagine al telescopio, la prossima volta che qualcuno vi dirà
“Costa molto? Oh si, però spendi bene una volta e non lo cambi più”…voi…mandatelo a quel paese!