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 Oggetto del messaggio: Giove e C9 dal blog di Pier
MessaggioInviato: martedì 4 gennaio 2011, 10:54 
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Iscritto il: mercoledì 18 marzo 2009, 13:26
Messaggi: 2226
Tipo di Astrofilo: Visualista
http://blog.binomania.it/

Vi consiglio caldamente la lettura di questo suo intervento: "GIove stupendo con C 9.25- breve report" nel suo blog.

Notare i passi più importanti:
- Ho ambientato il C 9.25 con l'astrocooler Geoptik

- i dettagli nel catadriottico sono solo "affogati" dalla luce. A volte basta usare un semplice filtro ND per far risaltare dettagli altrimenti invisibili.

- Il C9.25 è un po' difficile da "domare" ed anche da capire e spesso chi li usa, fa molte riprese e pochi osservazioni visuali. Direi che molte dicerie sugli SC, sono nate in Italia da alcuni tester del web che non avendo una lunga esperienza visuale con questi strumenti, spesso li hanno liquidati dopo un mese di utilizzo senza saperne sfruttare le potenzialità.

-Spesso quando si osserva con un rifrattore da 10cm si usano i 150X, a tale ingrandimenti nel C9.25 Giove è luminosissimo, l'osservatore distratto o poco esperto, scambia la luminosità per assenza di dettagli. Solitamente molti consigliano di alzare gli ingrandimenti ma in questo caso il seeing peggiora l'immagine. Se volete fare un paragone fra un SC ed un rifrattore dal diametro più piccolo, dovete usare i medesimi ingrandimenti e scurire l'immagine del SC con i Filtri ND.

OVVIAMENTE VALE ANCHE PER I NEWTON DI GENEROSA APERTURA :mrgreen: (questo lo aggiungo io)

ciao

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Dobson RP Astro Phoenix 16" equipaggiato con TS SWA 38mm 70°, ES 24mm 82°, ES 14mm 82°, Televue Ethos 8mm 100°, Astronomik 2" UHC, torretta Baader Maxbright con correttore di coma+tiraggio da 1.7x e coppia di Vixen NPL 30mm.

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 Oggetto del messaggio: Re: Giove e C9 dal blog di Pier
MessaggioInviato: martedì 4 gennaio 2011, 11:31 
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Iscritto il: martedì 15 dicembre 2009, 18:32
Messaggi: 463
Località: Belluno
Tipo di Astrofilo: Visualista
Ciao ivan86,
fai bene a riportare questi passaggi!

Io (ma devo averlo già scritto) sono uno di quelli che agli "albori" ebbe una "cocente delusione" con uno SC, all'epoca uno dei primi LX90 Meade. Avevo (sigh, primi germi di strumentite) da poco preso un newton 8" su eq5 (ah, io da allora sono un "newton addicted", che si sappia... ;) ) ed avevo avuto sognanti visioni "da giardino", oltre ad un saturno davvero memorabile (con un newton... pensa un po'... ;) ). Il veditore mi fece un'offerta per passare all'LX90, che secondo lui sarebbe stato davvero un altro mondo, ma per me fu un altro mondo, in peggio!
All'epoca conoscevo la questione della collimazione (sia per il newton che per l'SC) ma la "praticavo poco", tuttavia ignoravo completamente la problematica termica. Se il newton aperto dopo un po' si salvava, l'SC ne risultava penalizzato drammaticamente.
L'SC fu il mio telescopio all'epoca della grande opposizione di marte, vedevo un blob rosso e ballerino, con "forse" un'intuizione di calotta polare. Beata ignoranza, ma peccato. All'epoca non mi resi conto che non sapevo usarlo, e lo bollai come strumento "non buono" (sostituito con una apo di qualità da 4", che mi ha dato e mi da varie notevoli soddisfazioni, ma questa è un'altra storia).

Ritornai appena possibile sul newton, migliorai la tecnica della collimazione, ma con più diametro a disposizione (e più vetro da raffreddare) cominciai a capire che era necessario acclimatare per bene.

Per far la storia breve e meno noiosa, pochi mesi fa ho colto l'occasione di un C9 usato, eccellente equilibrio tra apertura, peso e ingombro. Se lo usassi come usavo il vecchio LX90, sarebbe un pessimo strumento. Ora sono più fortunato, e sto attento alla collimazione ed a lasciargli il tempo che chiede per andare in temperatura (il bestio "vive fuori", e chiede ugualmente almeno un paio d'ore per rudurre -non eliminare- la piuma di calore senza interventi esterni in queste fredde giornate invernali!!!). Il C9 mi ripaga di queste attenzioni con ottime prestazioni.

So che ancora non riesco a tirar fuori il 100% dai miei strumenti (tranne l'apo, ovviamente :) ) ma la % si è alzata drasticamente, ed i risultati si vedono, nel vero senso della parola.

Se posso permettermi un'aggiunta personale, estemporanea rispetto ai precedenti commenti, suggerirei -a chi lo usa- per un setup veloce veloce, di mettere il C9 su una altazimutale manuale (io uso la EZTouch). In questo modo si può essere pronti in meno di 2 minuti... :) (alzando gli ingrandimenti con calma...).

my 2 cents.

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 Oggetto del messaggio: Re: Giove e C9 dal blog di Pier
MessaggioInviato: martedì 4 gennaio 2011, 13:08 
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Iscritto il: sabato 3 marzo 2007, 13:35
Messaggi: 543
Località: Roma
Daisuke ha scritto:
Ciao ivan86,

Se posso permettermi un'aggiunta personale, estemporanea rispetto ai precedenti commenti, suggerirei -a chi lo usa- per un setup veloce veloce, di mettere il C9 su una altazimutale manuale (io uso la EZTouch). In questo modo si può essere pronti in meno di 2 minuti... :) (alzando gli ingrandimenti con calma...).

my 2 cents.


Ciao stavo pensando anche io di prendere una altazimutale per il c9,

mi potresti dire come si comporta per il planetario, soprattutto quanto diventa difficile inseguire alzando gli ingrandimenti, (uso uno zoom baader 8-24 mm).

Grazie :D

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 Oggetto del messaggio: Re: Giove e C9 dal blog di Pier
MessaggioInviato: martedì 4 gennaio 2011, 14:08 
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Iscritto il: sabato 8 marzo 2008, 11:53
Messaggi: 387
Località: Racalmuto (AG)
Tipo di Astrofilo: Fotografo
C9 appena venduto. Strumento eccellente se paragonato ad altri SC simili ma per me abbastanza insipido. Fa tutto abbastanza bene ma niente al top.

Per quello che costa (specie usato) è un ottimo primo strumento serio ma per un appassionato che ha ormai 20 anni di passione alle spalle non è soddisfacente.

Su molte cose lo ritenevo inferiore anche in visuale al mio vecchio apo da 132mm, in fotografia non c'era confronto.

Adesso vivo felicemente con il mio bestio e nessun rimpianto! :mrgreen:

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 Oggetto del messaggio: Re: Giove e C9 dal blog di Pier
MessaggioInviato: martedì 4 gennaio 2011, 17:28 
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Iscritto il: martedì 15 dicembre 2009, 18:32
Messaggi: 463
Località: Belluno
Tipo di Astrofilo: Visualista
@Resonance: io sono un animale "altazimutale manuale" (ovvero dobsonaro che usa con il medesimo criterio anche tubi diversi dai newton ;) ), quindi mi ci trovo bene. Sono ovviamente attrezzato con oculari di qualità a campo ampio, necessari per sfruttarlo in tal modo. Con un ortoscopico, sinceramente si fa fatica ad inseguire, ma con abbastanza gradi di CA si supera il problema (hemm... dico una banalità... a 100° si sta comodi...).

In verità, in tale tipo di osservazione non fai un inseguimento continuo, cercando di tenere il pianeta sempre a centro campo, quanto piuttosto una sorta di ri-posizionamento semi-continuo, e lasci che l'oggetto attraversi il campo inquadrato. Personalmente, ho imparato a guardare in questo modo: finite le vibrazioni iniziali (variabili da caso a caso) per me inseguire con lo sguardo un oggetto che si muove rivela a volte più particolari che tenendolo fermo (leggevo tempo fa, ad esempio, di una tecnica consistente nel dare una "bottarella" al tubo per far muovere gli oggetti nel campo, e scorgere più particolari. Qui la bottarella non serve).

Di certo è fondamentale e necessario un buon bilanciamento per avere movimenti fluidi, perché altrimenti si comincia a stringere le frizioni e il gioco si complica non di poco. Tieni presente che quasi tutto il peso dello SC è vicino alla culatta, quindi basta poco per sbilanciare.
Non ho mai provato lo zoom baader, ho sentore che 60°CA siano tuttavia in queste situazioni il "minimo sindacale", o forse anche un po' meno del minimo...

p.s. vedo anche che citiamo brani dal medesimo testo... :)

@kikinit: il senso del mio intervento era confermare che lo SC non ha nulla di intrinsecamente non valido, ma diventa un brutto strumento non riuscendo a sfruttarlo (come capiterebbe a qualsiasi altro tipo di strumento, come è capitato a me anni fa). Per quel poco che ho visto fino a qui, in verità il C9 m'è parso ottimo - in relazione al diametro. Rispetto all'apo, con la regola D-d dovremmo stare sui 150mm, quindi la partita in visuale con l'apo potrebbe/dovrebbe essere giocabile.

Per quanto riguarda la foto, non me ne intendo, quindi non scendo nel dettaglio, ma mi verrebbe da osservare che dipende da che tipo di foto intendi: se si parla di deep/rich field ho pochi dubbi sulla "vittoria" dell'apo (immagino abbia una focale corta, vero?), ma se si parlasse di hires planetario avrei pochi dubbi sulla vittoria del C9. O sbaglio?

Ad ogni modo, non dubito che con lo strumento che hai in firma i giochi si siano fatti seri, ma non è giusto far giocare i bambini grandi con quelli piccoli! ;)

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 Oggetto del messaggio: Re: Giove e C9 dal blog di Pier
MessaggioInviato: martedì 4 gennaio 2011, 17:55 
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Iscritto il: venerdì 27 luglio 2007, 23:20
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io posso accettare l'altazimutale solo per newton di grande diametro - che oggettivamente sono poco gestibili in equatoriale...

per il resto, a mano, a motore, con goto, senza goto ... continuo a preferire l'equatoriale ... lo so sono OT :), ma faccio un po' di propaganda a favore delle specie in via d'estinzione :lol:

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dovrete espellere anche me


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 Oggetto del messaggio: Re: Giove e C9 dal blog di Pier
MessaggioInviato: martedì 4 gennaio 2011, 18:04 
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Iscritto il: mercoledì 15 ottobre 2008, 17:01
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Località: Firenze
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Come dice giustamente Ivan86 spesso nelle osservazioni di Giove con strumenti di un certo diametro si viene abbagliati dalla eccessiva luminosità del pianeta e diventa difficile scorgerne i dettagli. Anche la cosiddetta macchia rossa, che ora è meno contrastata che in passato, a volte può sfuggire completamente. Io infatti per evitare questo fatto uso spesso il filtro grigio neutro, quello lunare, proprio per osservare Giove. Se si aumentano molto gli ingrandimenti si diminuisce la luminosità, però ingrandendo troppo si ha una pedita piuttosto che una esaltazione dei dettagli.
Le stelle osservate con un buon rifrattore sono spesso più gradevoli che con uno S.C., però col mio Meade 10" ACF arrivo a separare coppie che distano 0,5", cosa che è impossibile da fare col mio rifrattore che è solo 120mm di diametro. Non credo di potermi permettere un rifrattore di 10" di diametro, tra l'altro avrebbe un peso ed un ingombro per me insostenibili.

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 Oggetto del messaggio: Re: Giove e C9 dal blog di Pier
MessaggioInviato: martedì 4 gennaio 2011, 18:14 
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Iscritto il: sabato 8 marzo 2008, 11:53
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Tipo di Astrofilo: Fotografo
Daisuke ha scritto:

@kikinit: il senso del mio intervento era confermare che lo SC non ha nulla di intrinsecamente non valido, ma diventa un brutto strumento non riuscendo a sfruttarlo (come capiterebbe a qualsiasi altro tipo di strumento, come è capitato a me anni fa). Per quel poco che ho visto fino a qui, in verità il C9 m'è parso ottimo - in relazione al diametro. Rispetto all'apo, con la regola D-d dovremmo stare sui 150mm, quindi la partita in visuale con l'apo potrebbe/dovrebbe essere giocabile.

Per quanto riguarda la foto, non me ne intendo, quindi non scendo nel dettaglio, ma mi verrebbe da osservare che dipende da che tipo di foto intendi: se si parla di deep/rich field ho pochi dubbi sulla "vittoria" dell'apo (immagino abbia una focale corta, vero?), ma se si parlasse di hires planetario avrei pochi dubbi sulla vittoria del C9. O sbaglio?

Ad ogni modo, non dubito che con lo strumento che hai in firma i giochi si siano fatti seri, ma non è giusto far giocare i bambini grandi con quelli piccoli! ;)



Ciao Daisuke! Hai come nick il nome di mio cognato. :mrgreen:

Ehm, tornando seri che dire... io il C9 l'avevo preso per fare un po' di hi-res senza spendere una fortuna e per carità strumento degnissimo ma che tuttavia non mi ha fatto mai scoccare la scintilla. Probabilmente un limite mio sicuramente. Personalmente a quei costi preferirei un newton ad esempio...

Riguardo al confronto con l'apo anche lì è forse una questione mia personale: l'apo non aveva problemi di acclimatarsi come il C9 che spesso mi faceva annoiare (spesso decidevo di uscire il tele per sfruttare l'attimo o perché mi si era di colpo liberata la serata. L'apo pronti via, il C9 bestemmioni). L'apo aveva pochi problemi anche con seeing povero, il C9 soffriva di più e così molto spesso pur essendo di diametro inferiore l'apo dava immagini più scolpite e nette. A onor del vero in qualche serata molto buona il C9 riusciva a dare qualche dettaglio in più sul planetario ma a sensazione l'immagine era sempre più burrosa.
In foto sul deep lasciamo stare, sull'hi-res il C9 aveva la morte sua con prestazioni degne ma a patto di montare un fuocheggiatore tipo rifrattore buono.

Come dicevo prima uno strumento che fa tutto ma che non eccelle in nulla tranne un po' sul planetario sapendolo sistemare bene. Ma ripeto se dovessi consigliare uno strumento di quella classe di aperture consiglierei un buon newton da 25 anche se a volte può essere più scomodo di un C9 (che tuttavia ha i suoi pregi pure).

Attenzione è solo un mio sentimento... tanto ormai il mio RC rimarrà insostituibile (perfino in visuale è stato una vera sorpresa :shock: ). :mrgreen:

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 Oggetto del messaggio: Re: Giove e C9 dal blog di Pier
MessaggioInviato: martedì 4 gennaio 2011, 18:22 
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Il Newton da 25 cm! Alla larga! Un errore già commesso, sorry. Certo intresecamente come strumento è valido ma ha tempi biblici di acclimatamento perchè lo specchio è spesso il doppio di quello di un S.C. di pari diametro, poi come Dobson va benissimo, ma se si mette su una equatoriale è tutta una risata, a volte non riuscivo nemmeno ad allineare la montatura perchè il cercatore andava a finire in posizioni da kamasutra... No, sullo stesso diametro con lo S.C. osservo sempre da seduto... mal di schiena addio...

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MessaggioInviato: martedì 4 gennaio 2011, 20:38 
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Messaggi: 2226
Tipo di Astrofilo: Visualista
Se ricevo il permesso posto il link ad una discussione interessante avvenuta su un altro forum, non il solito che conoscete...

Il regolamento non dice nulla a riguardo ma ho preferito chiedere.

Secondo me chi utilizza un SC oggi non può non usare un astrocooler o soluzioni simili. Con questi aggeggi è molto più semplice far rendere lo strumento come si deve e non dovrebbero quindi mancare fra gli accessori dell'astrofilo.

Chi pensa di poter raggiungere un adeguato acclimatamento del proprio C9 portandolo fuori verso fine pomeriggio o comunque un ora/due prima di osservare si sbaglia.. non è così ! o meglio potrebbe funzionare come non potrebbe, quindi DIPENDE !

Il gradiente termico gioca un ruolo fondamentale, alle 19:00 di sera non si ha la stessa temperatura delle 22:00. In genere si assiste ad un calo di temperatura, calo che l'ottica deve seguire e non può farlo se non sotto corretta ventilazione.

Mi è capitato di leggere persone che assicuravano l'acclimatamento del proprio SC poichè portato all'aria aperta due ore prima, come se questa fosse condizione necessaria e sufficiente....

Prima di dare via il proprio SC provate ad acquistare uno di questi aggeggi e se avete un newton, prima di liberarvene per acquistare un piccolo rifrattore provare a costruire un semplice sistema di estrazione dello strato limite. Richiede una minima spesa e del semplice bricolage, se fino a quel momento le prestazioni erano deludenti a causa del non adattamento termico questa soluzione farà meraviglie.
Magari anche un paio di filtri neutri, che se non è possibile salire troppo con gli ingrandimenti su quel pianeta aiuta a mostrare i dettagli attraverso tutta quella luce così concentrata.

Qualcuno si chiederà perchè farsi tutto questo sbattimento quando esistono dei rifrattori... CERTAMENTE ! peccato che un buon rifrattore costa e difficilmente supererà i 15cm. Un newton da 30cm oltre a costare molto meno di un buon rifrattore può dare a livello di performance visuali molto ma molto di più, dal planetario a, ovviamente, il cielo profondo.

Se qualcuno continua a preferire per le sue esigenze un rifrattore non c'è problema, l'importante è non giustificare la propria scelta con concetti completamente sbagliati poichè si danneggia chi invece la sua scelta (rifrattore o newton) deve ANCORA farla ! Insomma l'onestà dovrebbe far mettere da parte l'amore per un dato strumento da elementi oggettivi.

Sono state fatte discussioni sul seeing a volontà, cercando di andare oltre alle conoscenze sbagliate che hanno regnato l'astrofilia amatoriale degli ultimi decenni. Importanti riviste del settore come Sky and Telescope hanno PUBBLICATO altrettanto, con articoli quali beeting the seeing o miti e leggende.
Sono stati pubblicati articoli quali i lavori di Fried, riconosciuti dalla comunità scientifica essendo PUBBLICAZIONI.
Sono state fatte citazioni ai libri più famosi del settore, fra cui il Suiter...

Ma nonostante tutto c'è ancora chi non ne vuole sapere, è convinto di aver trovato le anomalie a quella scienza che poi così perfetta perfetta non è.. E pensare che basta un astrofilo con il suo telescopio nel giardino per scoprire quelle anomalie, stupidi gli scienziati a non usare l'altrettanto telescopio nel proprio giardino, limitandosi invece ad usare la descrizione matematica del seeing per costruire ottiche adattive da milioni di euro ! che pirla gli scienziati...

ciao

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