Ciao a tutti

Stasera, nonostante il freddo alpino ed un pò di vento a raffiche, il cielo si è aperto, ed ho potuto finalmente provare il SIMAK

Posto qui di seguito qualche prima impressione generale. Premetto che, per ora, ho potuto provarlo solo in visuale, non certo il suo forte, trattandosi di uno strumento a vocazione prevalentemente (o addirittura prettamente) fotografica. Appena avrò l'opportunità provvederò ad aggiornare la discussione con le prove fotografiche.
Qualche dato sullo strumento: E' un Simmons-Maksutov prodotto da ZEN, con un diametro di 190mm per una lunghezza focale di 1000mm, quindi con un rapporto focale di poco inferiore a 5,3. Il secondario con relativo supporto ha un diametro di 75mm, quindi l'ostruzione lineare è indicativamente del 40%. La messa a fuoco è sul primario, come i classici Schmidt-Cassegrain o Maksutov. Si può collimare sia il secondario, sia il supporto del primario rispetto alla culatta. C'è da dire che mi è arrivato perfettamente collimato, nonostante sia uno strumento usato di qualche anno (a dire il vero non ho idea di quanti, ma penso almeno 3-4, se non di più) e per arrivarmi, fra pioggia, maltempo e festività è rimasto nelle mani del corriere quasi 1 settimana. Posso serenamente presumere, quindi, che regge la collimazione molto, molto bene

Lo strumento in se è bello grosso: ha lo stesso diametro esterno del C8 (circa 230mm), ma è lungo ben 48 cm senza considerare fuocheggiatore e porta oculari. Sembra più un C9,25, per le sue dimensioni.
Pesa parecchio: il tubo "nudo" (senza neanche anelli e barra) pesa 8,5 kg, mentre il set-up fotografico completo (tubo con anelli e barra losmandy, reflex, tubo guida 70/500 con relativi anelli e barra vixen lunga, magzero di guida) arriva a 13 kg.
Appena preso il tubo e montato la prima volta in "assetto fotografico", mi sono reso conto di aver assolutamente sottovalutato i pesi totali: pensavo di essere sui 10-11 kg totali (quando ho comprato il simak) e mi sono ritrovato con tre chili in più: ero praticamente certo che la mia HEQ5 non l'avrebbe retto

Devo dire che mi sbagliavo: la montatura, grazie (mi piace pensare

) a tutte le modifiche ed ottimizzazioni che le ho fatto, e grazie anche ad una sua buona qualità costruttiva generale, ha retto il tutto senza problemi: mi ha maledetto parecchio, si intende, ma ha funzionato egregiamente. almeno in visuale è all'altezza del compito, vedremo come va in fotografia, ma sono molto ottimista.
Ho effettuato il test, come dicevo, in visuale. Ho montato tutto il set-up completo di tubo guida, che ovviamente non ho usato, ma volevo vedere come si comportava la montatura col carico totale.
Ho usato un diagonale da 2" della William Optics, un modello precedente all'attuale dielettrico (non è dielettrico, ma ha lo specchio alluminato con riflettività del 95% circa), e l'oculare zoom Baader-Planetarium Hyperion Mark-III 8-24mm, che è, ormai, in pratica il mio unico oculare

Il tutto montato sulla mia HEQ5 con un pò di modifiche (barra contrappesi maggiorata da 30mm, slitta doppia vixen-Losmandy, treppiede in legno Astromeccanica, che è sostanzialmente identico al Baader AHT).
Ecco una foto del set-up:
http://www.foto-astronomia.it/applicazi ... GP1453.JPGHo montato tutto alle 20:00 circa. Ho iniziato ad osservare intorno alle 21:00.
Primo soggetto, M15 con l'oculare a 24mm: una delusione totale

Le stelle sembravano dei fiocchetti di neve, la messa a fuoco era difficoltosa e poco netta.
Prima di buttare tutto

ho deciso che, certamente, era un problema di acclimatamento.
Ho aspettato una mezz'ora, ed ho riprovato: la situazione era un pò migliorata, ma ancora intollerabile: le stelle erano ancora dei fiocchetti di neve, ma almeno si vedeva con più nettezza l'alone dell'ammasso.
Ho spinto un pò gli ingrandimenti, scendendo ad 8mm (circa 125X) e la situazione era analoga, ma grazie al fondo cielo più scuro ed al fatto che M15 non ha praticamente quasi perso luminosità, sono riuscito a vederlo con una certa chiarezza.
Ho lasciato acclimatare un altro pò il telescopio, e verso le 22 ho provato a dare un'occhiata a Giove. Anche in questo caso non era ancora in temperatura, e l'immagine ribolliva, complice anche il vento, a raffiche abbastanza sostenute.
Un pò affranto sono tornato in casa, lasciando il telescopio fuori per un'altra oretta, aspettando che entrasse finalmente in temperatura.
Verso le 23:15 sono tornato, e devo dire che la situazione era molto, molto migliorata: le stelle erano finalmente quasi puntiformi, ed il punto di fuoco era piuttosto netto.
Ho quindo spostato lo strumento sulla luna.
Il SIMAK era finalmente in temperatura, e devo dire che, appena l'ho guardata, tutti i miei dubbi sono svaniti: ho capito di avere fra le mani uno strumento di razza.
L'immagine era incisa, praticamente scolpita, e con lo zoom ad 8mm (sempre circa 125X) l'immagine era talmente luminosa da abbagliarmi.
Non c'era ovviamente il minimo cromatismo nè alcuna immagine fantasma o riflesso. Sembrava una foto da manuale.
A quel punto, ho montato la barlow (una apocromatica Baader VIP), ottenendo un ingrandimento di 250x. Incredibilmente la luminosità è calata pochissimo, e l'immagine, anche se ingrandita il doppio, è rimasta SCOLPITA nell'oculare. Ho visto dettagli che non avevo mai percepito col C8: craterini minuscoli, rime, crepacci: una visione davvero incredibile. Fra l'altro il colore è rimasto assolutamente neutro, talmente contrastato che riuscivo a percepire le diverse tonalità del grigio del suolo lunare che, nel C8, mi era sempre sembrato semplicemente... grigio uniforme

L'impressione di qualità e definizione che ho avuto non è facile da spiegare. Posso solo dire che la visione della luna che mi ha regalato questo strumento è molto più simile a quella che ottengo dall'apocromatico (tripletto in S-FPL53 90/600mm) ma con ingrandimenti molto superiori, rispetto a ciò che vedevo nel C8.
La cosa che mi ha fatto riflettere è che il SIMAK, in teoria, NON è uno strumento particolarmente adatto al visuale... non vedo l'ora di provarlo con la reflex

Per concludere, credo sia giusto dar merito a ZEN di aver realizzato uno strumento davvero meraviglioso... io generalmente non parlo facilmente con entusiasmo degli strumenti che mi capita di provare, in particolar modo se sono miei

Ma di questo non posso che dire: per ora mi sembra ECCEZIONALE.
Trovo, però, altrettanto giusto sottolineare i due difetti che ho riscontrato: il tempo assolutamente LUNGHISSIMO necessario all'acclimatamento (oltre 3 ore), dovuto certamente alla lastra frontale spessissima, al Delta termico notevole fra dentro e fuori (oltre 20 gradi), ed allo spessore considerevole dell'intubazione.
Inoltre, devo riportare un focus shift piuttosto pronunciato, sicuramente maggiore di quello che aveva il mio C8, nel quale lo si notava davvero solo usando la Webcam con la barlow, o in visuale con ingrandimenti abbastanza spinti.
Nel simak invece il focus shift si nota anche a ingrandimenti medio-bassi, ed è sempre presente, anche se mai talmente forte da far uscire il soggetto (centrato) dal campo dell'oculare, neanche a 250x. In ogni caso è presente, e va detto.
Non sembra, per contro, soffrire di mirror flop (una volta trovato il fuoco, in pratica lo ha perfettamente mantenuto dalle 21 alle 23, quando ho montato la barlow ed ho dovuto rifuocheggiare), ma questo mi riservo di verificarlo più in là, quando lo proverò in fotografia.
Urgono 2 modifiche: fuocheggiatore elettrico (devo adattare quello che usavo sul C8 ) e accrocchio di ventilazione per l'acclimatamento, che penso mi costruirò quanto prima

Ecco un altro paio di foto del set-up in corso d'opera:
http://www.foto-astronomia.it/applicazi ... GP1450.JPGhttp://www.foto-astronomia.it/applicazi ... GP1451.JPGAppena ho l'occasione, aggiungo un bel report sulle prestazioni fotografiche del SIMAK.
[EDIT del 26/12/2010]Ieri sera si è aperto il cielo e sono riuscito a riprendere le Pleiadi ed M42.
Le pleiadi (fatte solo per testare il campo spianato del tele, non ho integrato o ripreso abbastanza da tirar fuori la nebulosità) sono state riprese con una 500D al fuoco diretto del SIMAK, 800iso, singolo scatto da 90 secondi. Il frame è così come è uscito dalla fotocamera, solo esportato in JPG e ridimensionato a 1024x1500equalcosa.
M42, invece, è un singolo scatto da 2 minuti, stesso set-up di prima. La guida in entrambi i casi è stata effettuata con magzero mono su SW 70/500. Anche in questo caso il frame è così come è uscito dalla fotocamera, solo esportato in JPG e ridimensionato a 1024x1500equalcosa.
In entrambi i casi ho riportato un riquadro in cui ingrandisco delle stelle sul bordo del campo ripreso, ovviamente senza alcuna elaborazione a parte il ridimensionamento.
Direi che il campo è corretto almeno fino al formato APS-C (le stelle sono davvero tonde e/o puntiformi, non trovo traccia di coma, astigmatismo o aberrazione sferica), e questo mi rende molto, molto felice C'è un pò di vignettatura (si evince effettuando uno stretching delle immagini, ma sui frame grezzi praticamente non si nota), ma tutto sommato direi che è ok (a livello del mio rifrattore, ed infinitamente meno del C-8 con riduttore), probabilmente con un pò di Flat si riesce a ridurre parecchio.
Le stelle sono da "strumento a specchi", un pò a palloncino, ma nel complesso sono belle tonde e di diametro tutto sommato accettabile.
La resa cromatica mi piace tantissimo: so che è una cosa "atipica" da dire per uno strumento a specchi, ma io ero abituato al C-8 che, sulle riprese delle nebulose, mi restituiva una dominante rossa che non mi piaceva assolutamente, soprattutto su M42. Non so se dipendesse da me, dallo strumento, dal riduttore di focale, o da qualcos'altro, ma col SIMAK non ho riscontrato lo stesso problema, probabilmente perchè la resa dello strumento si adatta meglio ai miei (scadenti) metodi di elaborazione.
Confermo la presenza del focus shift, anche se ora che ho montato la motorizzazione al fuocheggiatore, è molo meno fastidioso.
Confermo anche l'assenza di mirror flop: ho effettuato la messa a fuoco alle 23:00 e l'ha mantenuta praticamente inalterata fino alle 4 del mattino.
Insomma, lascio a tutti voi le valutazioni del caso, ma per ora io mi ritengo assolutamente soddisfatto
