weega ha scritto:
matteo.dibella ha scritto:
C'è da dire che dipingere di nero una semisfera o cercare di ridurre la sua emissione verso l'alto "forzandone" i raggi dal punto di vista energetico è uno scempio.
beh, non esiste solo il nero

basta della vernice argento o semplicemente bianco e si ottiene una buona diffusione verso il basso, non ha il rendimento di una calotta riflettente, ma sempre meglio che nera.
Se poi la nostra vernice non è perfettamente opaca allora sopra si aggiunge una mano di nero per annullare la trasmissione verso l'alto.
Ok Dan, mi sono espresso in soldoni, per verniciare di nero intendevo le verniciature bicolori, quelle color antracite esternamente e metallizzate internamente.

Bisogna anche stare attenti a scegliere la vernice metallizzata; ce ne sono alcune in commercio che vanno incontro ad un rapido deterioramento che vanifica gli effetti dell'intervento già dopo pochi mesi. (a questo proposito in zona Bovisa a Milano ci sono diversi casi).
Il punto è che quand'anche si esegue questo lavoro bisogna avere l'accortezza di di far rimanere tutta la lampada all'interno dell'emisfero schermante, per cui spesso si corre il rischio di spendere soldi per comprare le vernici e non ottenere quel vantaggio perchè la vernice è di pessima qualità o la lampada rimane troppo in basso.
A questo punto correggo il tiro e parlo di spreco economico.
weega ha scritto:
Se i raggi fossero "forzati bene" non sarebbe per nulla uno scempio energetico: qualsiasi lampione degno di questo nome monta al suo interno un riflettore, dagli anabbaglianti delle automobili ai lampioni con lmapada a scarica o incandescenza o alogeni
Sono a conoscenza della presenza dei riflettori all'interno dei lampioni e in generale dei fari.
Il punto è proprio il "forzare bene" che difficilmente riesce e che a volte causa lo spreco.
Posso anche forzare bene il raggio in uscita dalla lampada interna, ma quando in uscita trovo un vetro curvo o mal lavorato come quello dei lampioni a sfera una parte del flusso luminoso viene riflessa in tutte le direzioni, anche in alto al di fuori della zona d'azione. Per cui anche il frangiluce deve essere appositamente progettato (o spesso regolato) in base al tipo di lampione, del bulbo e della sua posizione. E spesso la cosa viene sottovalutata.
Una buona combinazione di accorgimenti (verniciatura + frangiluce ad hoc) riesce invece a limitare gli effetti dell'IL.
Un lampione a norma (es. vetro piano, montato parallelamente al terreno e con lampada completamente inserita nel corpo schermante) non richiederebbe nessuno di questi artifici.
Ciao,
Mat