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Autore Messaggio
 Oggetto del messaggio: Ingrandimenti massimi e ostruzioni
MessaggioInviato: lunedì 28 agosto 2006, 12:22 
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Iscritto il: martedì 15 agosto 2006, 20:13
Messaggi: 79
Località: Bergamo
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Ciao a tutti. Mi è sorto un dubbio relativo agli ingrandimenti massimi teorici. Dato per scontato che, leggendo qua e la, mi sembra di aver capito che questo valore è da prendere molto con le pinze per diversi fattori, la mia domanda è: è corretto stabilire l'ingrandimento massimo raddoppiando il valore del diametro dello strumento in millimetri? In tal caso, per quanto rigarda i riflettori, perchè non si tiene conto dell'ostruzione (mi sembra di aver letto da qualche parte che l'apertura utile risulti essere D/1.4 o D/1.5... E' corretto?). Ad esempio, perchè per un riflettore da 203mm si fornisce nelle specifiche un ingrandimeto massimo di 400X mentre per un rifrattore da 150mm (che, se la formula di prima non è errata, equivale a un riflettore da 225mm) solo di 300X? Scusate l'ignoranza, ma sono agli inizi...

PS. I due strumenti ai quali mi sono "ispirato" sono:
http://www.otticasanmarco.it/MessierN203.htm
http://www.otticasanmarco.it/MessierR152S.htm


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MessaggioInviato: lunedì 28 agosto 2006, 12:24 
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Iscritto il: giovedì 9 febbraio 2006, 8:10
Messaggi: 2712
Località: Arquata Scrivia (AL)
Tipo di Astrofilo: Visualista
Infatti si dice che nei rifrattori (se di buona qualità) l'ingrandimento fruibile sia oltre 2x...certi riescono a spingere un ottantino oltre i 200x...

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Malve osserva con:
RP Astro S-Star 16" con Sky Commander
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MessaggioInviato: lunedì 28 agosto 2006, 12:29 
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Iscritto il: mercoledì 8 febbraio 2006, 15:25
Messaggi: 7923
Località: Roma
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
malve ha scritto:
Infatti si dice che nei rifrattori (se di buona qualità) l'ingrandimento fruibile sia oltre 2x...certi riescono a spingere un ottantino oltre i 200x...


Dipende che ottantino...

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"A Los Angeles hai perso i tuoi privilegi..."


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MessaggioInviato: lunedì 28 agosto 2006, 12:32 
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Iscritto il: giovedì 9 febbraio 2006, 8:10
Messaggi: 2712
Località: Arquata Scrivia (AL)
Tipo di Astrofilo: Visualista
come ho scritto sopra "di qualità"...(quindi come minimo semi apo...come minimo)

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MessaggioInviato: lunedì 28 agosto 2006, 12:51 
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Iscritto il: martedì 15 agosto 2006, 20:13
Messaggi: 79
Località: Bergamo
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Capito! Però la perplessità mi è rimasta :) . Intendo dire che capisco la possibilità di oltrepassare il massimo ingrandimento teorico con buoni strumenti, ma quando questi ultimi sono ostruiti perchè nel calcolo di questo valore non si tiene conto della "diminuzione" di apertura?. Per ricavarlo c'è una formula matematica che e non tiene conto di questa "variabile" ma solo dell'apertura totale?


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MessaggioInviato: lunedì 28 agosto 2006, 12:56 
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Iscritto il: giovedì 9 febbraio 2006, 18:08
Messaggi: 1383
perchè una ostruzione lineare del 30% incide per un 10% circa sull'area , comunque se vuoi fare calcoli esatti dovresti depurare tali valori considerando l'ostruzione dello strumento

:wink:


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MessaggioInviato: lunedì 28 agosto 2006, 13:08 
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Iscritto il: giovedì 9 febbraio 2006, 23:39
Messaggi: 1070
Località: Roma
E' la differenza tra "T stop" e "F stop" come lo chiamano gli americani. Per sapere la vera apertura relativa basta sottrarre l'area della ostruzione all'area del primario, dell'area che rimane ne ricavi il diametro come fosse il vero primario e ci dividi la focale. La differenza, per alcuni strumenti, è notevole e spiega perché alcune configurazioni ottiche, tipo le Baker Schmidt, non sono così luminose come sembrerebbe sulla carta.

Massimo


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MessaggioInviato: lunedì 28 agosto 2006, 15:28 
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Iscritto il: martedì 15 agosto 2006, 20:13
Messaggi: 79
Località: Bergamo
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Ora mi è più chiaro. Mille grazie!


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