La serie 5000 è quella che installa il tripletto di fabbricazione orientale in cella sempre di fabbricazione orientale. Quella cui si riferisce giuki84 è la vecchia serie ED aperta a f9 composta da un doppietto. Sonos trumenti molto diversi.
io ho posseduto il vecchio 102ED, 152ED e 178ED e adesso, per l'esigenza di completare una montatura che richiedeva un tubo bianco rifrattore da 13 cm. circa non troppo lungo, ho acquistato anche un nuovo 127 ED f7,5 (da circa 3 mesi) L'ho testato ampiamente e ne sono rimasto più che soddisfatto. Lo star test non è assolutamente brillante. Si denota un residuo di aberrazione sferica (non ricordo se è sovra o sottocorretto perché sono in ufficio - pausa ceffé lungo - adesso e non ho sotto mano gli appunti), una certa luce diffusa dovuta a rugosità delle ottiche, e un certo residuo di aberrazione cromatica (molto simile a quello mostrato dai vecchi ED f9 come i meade o i vixen). Tutti difetti comunque limitati e modesti che non penalizzano l'immagine a fuoco. Questa è davvero MOLTO MOLTO buona. Ti lascio solo intendere che ho allungato (di poco) ma inequivocabilmente la Zeta Bootis che oggi ha separazione di circa 0,54". Lo strumento regge molto bene in osservazione planetaria i 300/350x e, in caso di seeing ottimo (come la sera di Zeta bootis) può lavorare su doppie accettabilmente luminose con poteri prossimi ai 600x senza decadimento di immagine. Il focheggiatore, contrariamente a quello che equipaggiava i vecchi meade F9, è di fattura buona e preciso, con pochissimo gioco (comunque irrilevante quello presente) e una discreta morbidezza di utilizzo. Il tubo ottico è molto sbilanciato verso l'obiettivo e richiede, a mio modo di vedere, contrappesi o flange di equilibratura verso il focheggiatore.
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