Premetto che trovo il "rich field" una delle tipologie di osservazione più rilassanti ed appaganti.
Vorrei, se possibile, sentire delle opinioni su "quanto" esteso dovrebbe secondo voi essere il campo nelle osservazioni di tal genere, considerando ovviamente un equilibrio tra apertura/ingrandimento/campo inquadrato.
Pensavo, infatti, che il rich field per eccellenza dovrebbe essere... la visione ad occhio nudo! Binoculare, con il massimo campo possibile. Unici difetti, basso ingrandimento (1x) e poca raccolta di luce...

Quindi si cerca di raccogliere più luce e ingrandire più possibile, mantenendo il campo ampio. Beh, che "equilibrio" ritenete più consono?
Ad esempio, i binocoli giganti, sui 20/25x o poco più arrivano attorno ai 2,5° (tutto all'incirca, ovviamente!).
Alcuni rifrattori possono arrivare, con oculari adatti, a combinaizoni ancora maggiori sui medesimi ingrandimenti, come 3,5° a 20x (esempio un TSA102 con XW40), ma si potrebbe "osare" oltre come campo, rinunciando agli ingrandimenti. Penso ad un NP101, sempre oculare XW40 (prendo questo a riferimento in quanto consente di ottenere il maggior CR possibile su oculari da 2") che su 13,5x arriverebbe a oltre 5°. Notevolissimo, ma con ingrandimento più basso...
Oppure a rifrattori più piccoli dei canonici 4", ma con focali cortissime, che magari pagano oltre al minor ingranimento anche la minore raccolta di luce.
Ecco, da queste considerazioni nasceva il mio interrogativo... quale potrebbe essere il migliore compromesso tra ingrandimenti e campo inquadrato, nelle vostre opinioni ed esperienze?
Grazie...