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 Oggetto del messaggio: Quanto "ricco" il rich field?
MessaggioInviato: lunedì 22 marzo 2010, 12:24 
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Iscritto il: martedì 15 dicembre 2009, 18:32
Messaggi: 463
Località: Belluno
Tipo di Astrofilo: Visualista
Premetto che trovo il "rich field" una delle tipologie di osservazione più rilassanti ed appaganti.
Vorrei, se possibile, sentire delle opinioni su "quanto" esteso dovrebbe secondo voi essere il campo nelle osservazioni di tal genere, considerando ovviamente un equilibrio tra apertura/ingrandimento/campo inquadrato.

Pensavo, infatti, che il rich field per eccellenza dovrebbe essere... la visione ad occhio nudo! Binoculare, con il massimo campo possibile. Unici difetti, basso ingrandimento (1x) e poca raccolta di luce... ;)

Quindi si cerca di raccogliere più luce e ingrandire più possibile, mantenendo il campo ampio. Beh, che "equilibrio" ritenete più consono?

Ad esempio, i binocoli giganti, sui 20/25x o poco più arrivano attorno ai 2,5° (tutto all'incirca, ovviamente!).
Alcuni rifrattori possono arrivare, con oculari adatti, a combinaizoni ancora maggiori sui medesimi ingrandimenti, come 3,5° a 20x (esempio un TSA102 con XW40), ma si potrebbe "osare" oltre come campo, rinunciando agli ingrandimenti. Penso ad un NP101, sempre oculare XW40 (prendo questo a riferimento in quanto consente di ottenere il maggior CR possibile su oculari da 2") che su 13,5x arriverebbe a oltre 5°. Notevolissimo, ma con ingrandimento più basso...
Oppure a rifrattori più piccoli dei canonici 4", ma con focali cortissime, che magari pagano oltre al minor ingranimento anche la minore raccolta di luce.

Ecco, da queste considerazioni nasceva il mio interrogativo... quale potrebbe essere il migliore compromesso tra ingrandimenti e campo inquadrato, nelle vostre opinioni ed esperienze?

Grazie...

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 Oggetto del messaggio: Re: Quanto "ricco" il rich field?
MessaggioInviato: lunedì 22 marzo 2010, 12:32 
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Iscritto il: venerdì 23 giugno 2006, 13:32
Messaggi: 4798
Località: Canossa (RE)
Tipo di Astrofilo: Visualista
Beh... dipende cosa vuoi osservare. E un "sentimento rich field" è soggettivo. Infatti, trovo l'osservazione con un grande binocolo molto rilassante. È come veramente viaggiare nella via lattea. Da l'altra parte, personalmente, trovo l'osservazione colla mia torretta binoculare 2" molto più spettacolare. Con degli oculari con un campo di 80° hai l'impressione che non c'è più un bordo al campo di vista e che flotti veramente nello spazio. Il campo reale inquadrato è molto meno che col binocolo (poco più di 1° all'ingrandimento il più basso) ma il "sentimento"... :mrgreen:

Beh... è difficile da fare un confronto. Sono strumenti totalmente diversi con uno scopo molto diverso...

Ciaooo!

Peter

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18" f/5 Arie Otte binodobson
2 x 36mm Siebert Observatory, 2 x 22mm Nagler t4, 2x 12mm Nagler t4,
2 x 9,9mm Siebert Starsplitter, 2 x 8mm Delos, 2 x 4,5mm Delos
RP Optix 23-41x100 con 2 x 21mm Siebert Ultrawide
http://www.astronomydrawings.com
http://astronomydrawings.blogspot.it/
Facciamola finita con le luci stradali: https://www.youtube.com/watch?v=l_5ycdkhH8o


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 Oggetto del messaggio: Re: Quanto "ricco" il rich field?
MessaggioInviato: lunedì 22 marzo 2010, 12:37 
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Iscritto il: sabato 10 gennaio 2009, 20:23
Messaggi: 3327
Località: Jesolo
Tipo di Astrofilo: Visualista
al di la degli ingrandimenti e del campo per l'osservazione rich field, sia telescopica che binoscopica, la visione con entrambi gli occhi è d' obbligo...

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Dob 16" JB

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 Oggetto del messaggio: Re: Quanto "ricco" il rich field?
MessaggioInviato: lunedì 22 marzo 2010, 12:41 
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Iscritto il: mercoledì 8 febbraio 2006, 15:35
Messaggi: 16961
Località: Dove mi portano le stelle
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Come dice Peter il rich field è soggettivo.
Non sono amante dei binocoli (piccoli o grandi che siano) e la torretta è uscita dalla sua valigetta pochissime volte e solo per pianeti e luna
Però mi piacciono i campi estesi osservando all'oculare.
Un oculare che ti permetta una pupilla di uscita di almeno 5 mm e un campo superiore ai 70° (apparente ovvio) per me è già rich field.
Ovviamente vi sono zone di cielo più appaganti e altre meno. Per esempio puoi passare ore a esplorare la zona che va da Alfa Aquilae scendendo per lo Scudo, il Serpente fino alle parti meridionali del Sagittario. Ti ci perdi letteralmente e se non togli ogni tanto l'occhio dall'oculare per vedere dove punta lo strumento non sai cosa stai guardando (ma alla fine chissenefrega, tanto è bello quello scorcio di cielo :lol: )
Altri campi ricchi e che, invece, richiedono magari proprio strumenti grandi e un po' di ingrandimento sono le zone degli ammassi galattici tipo Leone, Vergine e Chioma di Berenice.
Insomma in ogni periodo dell'anno il rich field può essere fatto sia a bassi ingrandimenti sia con strumenti più potenti. Poi se appaga o meno è questione di gusti

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 Oggetto del messaggio: Re: Quanto "ricco" il rich field?
MessaggioInviato: lunedì 22 marzo 2010, 12:43 
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Iscritto il: mercoledì 8 febbraio 2006, 16:40
Messaggi: 5906
Località: Magenta (MI)
La mia concezione di rich field dipende dall'oggetto che osservo :
costellazione, asterismo semplice, nube stellare/gruppo di ammassi, congiunzioni particolari e comete, ecc...

Quindi la mia è una "non risposta".
Ad esempio posso dire che col 20x80 inquadro la cintura di Orione nei 3° effettivi, ma ci sta al pelo, troppo stretta, e fa una brutta immagine, invece le Pleiadi in questa midalità sono eccezionali al mio gusto, così come la coppia M46/47, e così via !

La torretta binoculare sull'80ED con 2,5° di campo a 25 ingrandimenti è una favola.

Cieli sereni !

Alessandro Re

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Sono socio del GAR http://www.astrofilirozzano.it
2 Dobson ARIETE: 14" +16"exmdl f/4,5
Celestron C8 , Newton 8" SW e Vixen 120S-NA su Vixen Sphinx SXW ; Tecnosky Apo 65, Celestron C80ED/OmniXLT100ED e C5 su CG5-GT/Vixen Porta
Torrette Baader Maxbright + Denkmeier DualArm PxS NPack + 2Antares 19mm 70°, Televue Nagler zoom 3-6mm, 7mm T1, 13mm T2 e T6, Pan 24mm.
Binocolo Steiner Rallye 20x80 e 28x110 su pantografo G. Fiorini normale e Maxi


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 Oggetto del messaggio: Re: Quanto "ricco" il rich field?
MessaggioInviato: lunedì 22 marzo 2010, 12:44 
Casualmente ho un NP101, e casualmente lo suo proprio per il Rich Field da cieli bui...
purtroppo per "superare" le prestazioni di un binocolone angolato da 100 come il Nexus, ci vogliono oculari decisamente "costosi"...
parlo paaaunto di Panoptic 35, di Ethos 21, di Pentax 40, di Lieca-Leitz30, e via dicendo...
col Pentax 40 arrivo a 5,1 gradi, col Leica a 4,8 totalmente spianati, col Panoptic 35 4,4...
inoltre con oculari ben contrastati è possibile godere di visioni spettacolari coi vari filtri nebulari...
dalla Rosetta in Hbeta ai due pezzi della Velo contemporaneamente, in OIII...
la California, la Nord America e cia dicendo...
poi per esempio vedere M31 tutta quanta, completa, che si sfuma, è uno spettacolo impagabile...
e tirando si può comunque sia risolvere un bucchio di roba che avere buone soddisfazioni sul planetario...
non cambierei il mio NP101 con nessun altro strumento, che non fosse più largo, egualmente corretto, e con la stessa focale...
quello che si può fare con un APO da 540 non si può fare con nessun altro strumento...
per dire, lo ho confrontato con un Taka 4", ma non c'è storia...
solo 3 gradi e mezzo, non cìè proprio paragone...
mentre "tirando" le prestazioni sono pressochè identiche...
è strano, perchè di Taka ce ne sono a bizzeffe, ma di NP ben pochi...
insomma, il RIch field che ti può dare questo strumento non te lo da nessun altro strumento.
Però devi pagare un prezzo in termini di acclimatazione...
per avere non solo una puntiformità da manuale (che ai bassi ingrandimenti hai comunque dopo un'oretta...) ma più che altro per avere le ottiche ben spianate, ci vogliono dalle 2 ore di acclimatazione in su...

PS: ovviamente sto parlando di usarlo sotto a cieli bui, ma molto bui...
dal 21,3 in su, per intenderci...
se sono a disposizione cieli "peggiori", tanto vale restare su un 80/500 tipo il Meade tripletto, che tanto la differenza non salta fuori, e si risparmiano parecchi soldini...


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 Oggetto del messaggio: Re: Quanto "ricco" il rich field?
MessaggioInviato: lunedì 22 marzo 2010, 12:46 
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Iscritto il: domenica 24 settembre 2006, 23:01
Messaggi: 1999
Tipo di Astrofilo: Visualista
3 o 4 gradi reali sono già un ottimo rich field, ti premette sotto un cielo ben scuro di osservare nebulose oscure stagliate sulle condensazioni bianche della via lattea, oppure di contenere più oggetti nel medesimo campo... io sono maniaco di ste cose la combinazione top l'ho trovata con 2 apo spianati: np 101 + ethos 21 4 gradi - pentax 75 con xw 40 5.5 gradi, il bello è anche godere godere anche di una correzione totalmente perfetta, come ingrandimenti è bene non stare troppo bassi se no il fondo cielo comincia a slavare e il contrasto se ne va per la tangente, dopo varie prove ho concluso che una pupilla attorno ai 4mm mantiene il cileo ancora scuro rimettendoci poco in rich field :mrgreen:


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 Oggetto del messaggio: Re: Quanto "ricco" il rich field?
MessaggioInviato: lunedì 22 marzo 2010, 16:27 
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Iscritto il: sabato 14 luglio 2007, 18:14
Messaggi: 161
Località: Caltanissetta
Tipo di Astrofilo: Visualista
Interessante questo thread. Prima di tutto bisognerebbe definire cosa ognuno di noi intende per rich field... alcuni ne fanno una questione di campo inquadrato, altri di "numero di stelle" visibili nel campo. A tal proposito è interessante questo articolo (http://www.cdcc.usp.br/cda/telescopios/hp-mbartels/scopes/rft.html) dove pare che il diametro più interessante sia compreso tra i 6 e i 10".

Se invece si intendono osservazioni a largo campo come mi pare che sia proseguita la discussione non posso non negare che mi piacciono molto. Complice anche la semplicità con cui si osserva. Come già detto da altri credo che il cielo buio sia fondamentale per queste osservazioni che vengono generalmente effettuate a pupille d'uscita abbastanza larghe. Fede conosce bene e fa bene a ricordarlo la spettacolare visione che può dare M31 da un cielo buio con larghi campi... la galassia è enorme e abbraccia tutto il campo inquadrato con l'alone che si sfuma sempre più.

Personalmente per queste osservazioni ho utilizzato rifrattori acromatici corti da 120mm e 150mm con pupille d'uscita intorno ai 6mm. Dopo poco tempo ho capito che conveniva rinunciare ad un pò di campo per avere un fondo cielo più contrastato e sono passato a pupille intorno ai 5mm. Per quanto riguarda il campo inquadrato, credo che 3° siano più che sufficienti.

Piero Pignatta (alias Deneb) ha condotto per più di un anno un confronto tra un binocolo da 100mm e un 150mm f/5 ritendendoli più o meno equivalenti a livello di dettagli percepiti. A livello di piacevolezza di osservazione ha preferito (ma c'era da aspettarselo...) la visione binoculare. Di positivo con un telescopio c'è però la possibilità di spingere con gli ingrandimenti se si vuole indagare meglio qualche oggetto in particolare. Pur non avendo mai avuto binocoloni da 100mm come termine di paragone io preferisco l'osservazione telescopica.

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EQ5 mount + DK-3 motor drive + Berlebach Report 3072 tripod


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 Oggetto del messaggio: Re: Quanto "ricco" il rich field?
MessaggioInviato: lunedì 22 marzo 2010, 19:06 
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Messaggi: 1174
Località: 44°53'N 8°58'E
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la penso un po' come renzo. il rich field è questione di gusti, e devo dire che quello che preferisco sono giusto le spazzolate sulla via lattea. anch'io non amo troppo i binocoli e la torretta l'ho appena venduta (con i diametri limitati che mi ritrovo attualmente non aveva altro utilizzo che su luna e un paio di pianeti, di deep nemmeno a parlarne). fino all'estate scorsa ho utilizzato lo SW 80ED, adesso però con il 102 f5 (che si presenta molto bene) penso che avrò maggiori soddisfazioni. devo procurarmi un oculare sui 30mm con un buon campo, perchè attualmente ho provato il 40mm 68° e salta fuori una PU troppo grande che si mangia un po' di luce. il cromatismo residuo a tutta apertura non e' molto fastidioso quando si viaggia a bassi ingrandimenti, certo che se ci fosse maggior diametro... comunque già 100mm sono una buona base di partenza :D . io penso che il campo reale inquadrato non debba scendere sotto i 3°, meglio se attorno ai 4° e come ingrandimenti direi tra i 15/18 e i 25/30

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Alessandro



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 Oggetto del messaggio: Re: Quanto "ricco" il rich field?
MessaggioInviato: lunedì 22 marzo 2010, 19:25 
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Messaggi: 463
Località: Belluno
Tipo di Astrofilo: Visualista
Intanto grazie a tutti per le risposte!
In effetti, sto proprio cercando di capire i parametri che rendono interessante il rich field.
Ad esempio per me 3,5 gradi e 20x con un apo da 4" sono entusiasmanti, ma un binocolo gigante con meno campo inquadrato e più luce raccolta (così da vedere "bene" il colore delle stelle, che altrimenti tendono ad uniformarsi) con gli stessi ingrandimenti mi hanno dato più soddisfazione ancora. Certo, però, che c'era anche la visione binoculare che in questo contesto gioca un ruolo importantissimo.

Per questo mi chiedevo, come nell'esempio di fede67, se arrivare a quei 5,1 gradi rinunciando a qualche "x" cambi la situazione (non ho mai visto nel NP101, ma nel TSA102 con l'XW40 si, quindi ho 1 dei due termini di paragone), oppure addirittura se sacrificare campo per ingrandire e contrastare maggiormente eventuali oggetti diffusi. Probabilmente (mi sono fatto quest'idea) dipende anche dagli oggetti, e per questo cercavo altre esperienze.

Noto infatti che i binocoli giganti si "fermano" più o meno tutti sui due gradi e mezzo di campo reale inquadrato.

Anche l'NP101, portato a circa 20x, darebbe (a partià di oculare) gli stessi ingrandimenti del TSA (il TSA non potrebbe arrivare però a 13x...), quindi è questione di capire l'equilibrio più adatto, che evidentemente varia in base alle preferenze di ciascuno. Ad esempio io ho provato il "solito" XW40 su un Megrez 72, con focale di 432mm. Si hanno: 10,8x, quasi 6,5°. Praticamente un buon binocolo 10x50, ma allora preferisco il binocolo, oppure restando sul telescopio preferisco più ingrandimenti, sacrificando campo. Forse in questo esempio la carenza di apertura gioca un ruolo importante.

Come detto, ringrazio tutti per gli apporti, sto cercando di capire quali "visioni" possano piacere di più mescolando ingrandimenti, campo e luce raccolta...

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