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Autore Messaggio
 Oggetto del messaggio: I morsetti del primario del Dobson.
MessaggioInviato: domenica 21 marzo 2010, 18:02 
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Iscritto il: mercoledì 30 luglio 2008, 7:42
Messaggi: 167
Località: Loano (SV)
Causa brutto tempo e forte raffreddore, oggi mi sono dedicato alla raccolta di informazioni per l'improvement del Dobson. Spulciando alcune vecchie discussioni e il Thompson, ho letto che una delle soluzioni per correggere/prevenire l'astigmatismo consiste nell'allentare decisamente i morsetti che bloccano il primario dall'interno, in quanto non servono a bloccare il primario ma sono "per sicurezza", e di lasciare 1 mm. tra lo specchio e il morsetto.
Al riguardo, ho un dubbio, e deriva dal fatto che, quando ho smontato il primario per lavarlo, l'ho estratto dall'interno rimuovendo i morsetti (non ho quindi smontato tutta la cella) e sfilandolo, tipo "coniglio dal cilindro".
Di conseguenza, la mia impressione è che siano proprio i morsetti a tenere in posizione il primario che, con il dobson in verticale, rimarrebbe in ogni caso in posizione per gravità ma, con il dobson inclinato, con i morsetti eccessivamente allentati potrebbe ballare nello spazio tra il morsetto e la cella se non, dopo un'uso ed uno sforzo prolungato, addirittura scivolare fuori.
Dove sbaglio?

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Osservo con: Dobson MEADE Lightbridge 10" per le prestazioni, Skymaster 15 x 70 per il comfort.
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MessaggioInviato: domenica 21 marzo 2010, 18:48 
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Iscritto il: mercoledì 15 ottobre 2008, 17:01
Messaggi: 20265
Località: Firenze
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Non so come viene fissato nel Lightbridge il primario, ma in genere nei Newton non ci sono blocchi di "sicurezza". Penso che quelli che chiami morsetti servano proprio per trattenere il primario nella cella, quindi non vanno stretti ma comunque non devono essere lasciati troppo laschi altrimenti lo specchio si sposta (e si scollima). Nel mio Newton avevo il primario fissato con 3 supporti con due viti ciascuno che avevo stretto quanto bastava per evitare che lo specchio si muovesse a destra e a sinistra cambiando l'orientamento del tubo, ossia erano posti semplicemente a contatto senza nessuna pressione.

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Ciò che non ha termine non ha figura alcunaLeonardo da Vinci


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MessaggioInviato: mercoledì 24 marzo 2010, 16:44 
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Iscritto il: mercoledì 3 maggio 2006, 9:07
Messaggi: 5198
Località: Savignano sul Rubicone (FC)
Tipo di Astrofilo: Visualista
Ti riporto quanto ho capito leggendo il libro di Kriege "The dobsonian telescope".

In un dobson, visto che la montatura è di tipo altazimutale, lo specchio primario deve essere "sorretto" solo su due superfici: quella posteriore (e qui ci pensa la cella con i suoi supporti), e quella laterale.
I supporti posteriori funzionano al 100% quando il tubo è perfettamente in verticale ed il peso dello specchio viene sorretto interamente dalla cella per semplice effetto di gravità.
Viceversa, i supporti laterali lavorano al 100% quando il tubo è perfettamente orizzontale. In particolare però, non tutta la superficie laterale viene sollecitata, ma solamente quella rivolta verso il suolo quando il tubo è in orizzontale.
In tutte le altre posizioni lavorano insieme la cella e il supporto laterale.

Quindi, in linea teorica, per il corretto funzionamento del telescopio su montatura dobson, oltre al supporto posteriore della cella, è sufficiente avere qualche tipo di supporto che sorregga il peso dello specchio sul bordo laterale rivolto verso il suolo durante il movimento in altezza.
Questo è il funzionamento della cinghia laterale nei dobson in stile Obsession.

Da qui capisci che i 3 supporti a 120° che ci sono nel tuo telescopio potrebbero benissimo essere completamente svitati nella parte superiore, l'importante è che funzionino in appoggio laterale, sul bordo laterale dello specchio.

Il fatto che ci sia anche l'ulteriore "aletta" avvitata, che eventualmente poggia sulla superficie anteriore dello specchio (quella alluminata), serve solamente per mantenere lo specchio in posizione durante il trasporto, ma non deve lavorare durante il funzionamento.
Per questo tale superficie non deve essere fisicamente appoggiata alla superficie dello specchio, ma serve solo come "fermo" di sicurezza in caso di scossoni.

Cieli sereni
Fabio

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MessaggioInviato: giovedì 25 marzo 2010, 8:53 
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Iscritto il: mercoledì 30 luglio 2008, 7:42
Messaggi: 167
Località: Loano (SV)
sbab ha scritto:
Ti riporto quanto ho capito leggendo il libro di Kriege "The dobsonian telescope".


Ciao Fabio, penso di aver capito quanto mi hai scritto ma ho qualche perplessità. Visto che spiegarsi a parole è parecchio complicato, in giornata butto giù un disegnino :wink:

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MessaggioInviato: giovedì 25 marzo 2010, 9:24 
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Iscritto il: venerdì 23 giugno 2006, 13:32
Messaggi: 4798
Località: Canossa (RE)
Tipo di Astrofilo: Visualista
Ciao Re!

Come Fabio ha già spiegato bene, è importante che la pressione sullo specchio è uguale su tutta la superficie in qualsiasi posizione sia il telescopio. Il metodo usato il più è quello dei trialngoli e la cinghia.

Ecco una foto della cella del mio primario:

Allegato:
HPIM2196.JPG
HPIM2196.JPG [ 260.98 KiB | Osservato 645 volte ]


Ho 6 pezzi triangolari uguali con in totale 18 punti di supporto. Però, per il tuo Lightbridge a mio parere 3 triangoli con 9 punti bastano. Ovviamente non è un supporto "perfetto" ma è abbastanza buono per evitare un'astigmatismo visibile.

Sulla foto vedi anche la mia cinghia (un pezzo di cintura di una macchina). Questa cinghia si mette intorno il lato basso dello specchio così:

Allegato:
HPIM2248.JPG
HPIM2248.JPG [ 265.24 KiB | Osservato 645 volte ]


Il lato superiore dello specchio è mantenuto per un pezzo di legna. La cinghia deve essere ben stretta per fissare lo specchio, ma non troppo per non introdurre dell'astigmatismo. La cinghia assicura che la pressione resta uguale sullo specchio.

Ciaooo!

Peter

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18" f/5 Arie Otte binodobson
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Facciamola finita con le luci stradali: https://www.youtube.com/watch?v=l_5ycdkhH8o


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MessaggioInviato: giovedì 25 marzo 2010, 15:21 
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Iscritto il: mercoledì 30 luglio 2008, 7:42
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Località: Loano (SV)
Immagine

spero si capisca qualcosa :oops:

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MessaggioInviato: giovedì 25 marzo 2010, 15:38 
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Di che materiale sono fatti i "morsetti"? Nel mio Newton lo specchio era fermato in un modo simile, questi supporti erano 3 e in gomma nera, ciascuno era fissato con 2 viti e sulla parte superiore le viti tenevano anche un anello paraluce di metallo verniciato di nero che serviva anche come protezione per lo specchio.

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MessaggioInviato: giovedì 25 marzo 2010, 15:43 
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Il tuo disegno è chiaro.
Se i morsetti sono effettivamente fatti così non è che ci puoi fare più di tanto: non tenerli troppo serrati, però devi comunque essere sicuro che non si muovano altrimenti lo specchio si sposta quando lavora in appoggio laterale.

Io invece ricordavo (ma evidentemente ricordavo male!) che ogni morsetto non fosse in un unico blocchetto ad L, ma fosse piuttosto composto da un primo pezzo fissato alla cella sottostante che funge da supporto laterale per lo specchio, e in più da un secondo pezzetto superiore (quello che prima avevo chiamato "aletta"), il tutto assemblato insieme mediante le due viti a formare una L.

Se così fosse stato, allentando le due viti sopra a ciascun morsetto significava allentare solo l'aletta superiore (quella che si appoggia sull'alluminatura dello specchio), lasciando però il secondo pezzo fisso dov'è (la gamba della L, per intenderci), che poi sarebbe quello che funge da supporto laterale.
Al limite se lasciassi il dobson in postazione fissa, potresti anche smontare del tutto le 3 "alette", lasciando solo i 3 "perni" residui come supporto laterale. A quel punto, invece di 3 "L" resterebbero solo 3 "I", non so se mi sono spiegato :D .

Fabio

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MessaggioInviato: giovedì 25 marzo 2010, 17:22 
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fabio_bocci ha scritto:
Di che materiale sono fatti i "morsetti"? Nel mio Newton lo specchio era fermato in un modo simile, questi supporti erano 3 e in gomma nera, ciascuno era fissato con 2 viti e sulla parte superiore le viti tenevano anche un anello paraluce di metallo verniciato di nero che serviva anche come protezione per lo specchio.


Uguali identici :wink:

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MessaggioInviato: giovedì 25 marzo 2010, 17:30 
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Località: Loano (SV)
sbab ha scritto:
Il tuo disegno è chiaro.
Se i morsetti sono effettivamente fatti così non è che ci puoi fare più di tanto: non tenerli troppo serrati, però devi comunque essere sicuro che non si muovano altrimenti lo specchio si sposta quando lavora in appoggio laterale.


Beh, a questo punto direi che le cose stanno così. Mi sto rendendo conto di aver aperto un topic per avere conferma dalle parole di altri di quello che avevo constatato coi miei stessi occhi :lol:
Più interessante sarebbe invece capire come le varie ditte abbiano risolto il problema del fissaggio del primario, posto che nel mio caso la soluzione non mi sembra proprio il massimo.

sbab ha scritto:
Io invece ricordavo (ma evidentemente ricordavo male!) che ogni morsetto non fosse in un unico blocchetto ad L, ma fosse piuttosto composto da un primo pezzo fissato alla cella sottostante che funge da supporto laterale per lo specchio, e in più da un secondo pezzetto superiore (quello che prima avevo chiamato "aletta"), il tutto assemblato insieme mediante le due viti a formare una L.


infatti, non avevo capito molto bene il tuo post precedente, proprio perchè i miei fermagli sono monolitici quindi la scomposizione delle forze che tu avvei suggerito era inapplicabile. Il bestione di Peter sembra essere di quel tipo.

sbab ha scritto:
Se così fosse stato, allentando le due viti sopra a ciascun morsetto significava allentare solo l'aletta superiore (quella che si appoggia sull'alluminatura dello specchio), lasciando però il secondo pezzo fisso dov'è (la gamba della L, per intenderci), che poi sarebbe quello che funge da supporto laterale.
Al limite se lasciassi il dobson in postazione fissa, potresti anche smontare del tutto le 3 "alette", lasciando solo i 3 "perni" residui come supporto laterale. A quel punto, invece di 3 "L" resterebbero solo 3 "I", non so se mi sono spiegato :D .
Fabio


capito perchè mi sono cimentato in un disegno? :lol:

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