Cita:
Mi interessava sapere, a grandi linee, se un CCD che rende al picco al 50% quanto perde rispetto ad un CCD che lavora con picco all'80% (ad esempio).
In pratica si guadagnao frazioni di magnitudine o 1-2 magnitudini (ad esempio)?
Mi riferisco anche all'uso di filtri a banda stretta dove si può facilmente calcolare la differenza di magnitudine ad una data frequenza (Es: Halfa) in base all'efficenza quantica.
Per la durata delle pose ovviamente intendo riprese di alcuni minuti (da 1 a 4-10 in media).
Questo quesito anche per aver un idea di massima su come due sensori, raffeddati a dovere quindi con rumore molto basso, possano permettere, o no, risultati evidentemente differenti. Anche perchè credo di aver compreso che il guadagno in magnitudine sarebbe non particolarmente significativo.
Ciao, Riccardo:
La questione è complessa,ed è difficile parlarne in termini assoluti: dipende in quale lunghezza d'onda presenta il picco la Q.E ed in quale ha il picco di intensità la stella o l'oggetto ripreso.
Mi spiego:
Se stai riprendendo una stella (od un gruppo di stelle) di classe spettrale A con un CCD che ha un valore di picco dell'80%, ma nel rosso,e nel blu ha il 40% sicuramente la sua resa in termini di mag sarà inferiore a quella di un sensore che un picco di solo il 50% , ma nel blu.Il contrario, ovviamente, se stai riprendendo una nebulosa che emette in Ha.
Per questo in spettroscopia si divide sempre l'intensità dello spettro ripreso per la curva di risposta spettrale del sensore.
Parlando di Q.E identiche quanto a distribuzione spettrale e diverse solo nel picco (cosa piuttosto difficile, ma possibile) penso (ma non ne sono certo) che la variazione tra un 80% ed un 50% di Q.E si misuri in termini di frazioni di mag.