salve a tutti!
In procinto di acquistare uno strumento di buon livello che possa
soddisfarmi per molti anni (se non per sempre ^_-)
premesso che:
- mi interessa la fotografia, magari non immediatamente ma di sicuro tra
qualche tempo;
- sono maggiormente interessato agli oggetti del profondo cielo;
- non intendo rinunciare al GPS, all'allineamento automatico e a tutte
queste comode diavolerie;
- comprare separatamente tubo e montatura equatoriale (maggiormente adatta all'astrofotografia, o sbaglio?) mi costerebbe di più e dovrei rinunciare per esempio al GPS (a meno di non prenderlo a parte, con ulteriore aggravio del costo complessivo);
- ritengo ormai abbastanza simile la qualità strettamente ottica di Meade e Celestron, ma superiori l'elettronica e la precisione di stazionamento/puntamento/inseguimento della Meade (almeno questo è il quadro che emerge dalle prove tecniche lette in giro, ma i pregiudizi si sprecano),
premesso tutto questo, avrei ristretto lo spazio di scelta ai seguenti strumenti:
Meade LX200 gps 10''
Meade LX200 gps 12''
Meade LX200R 10''
Meade LX200R 12''
Celestron CPC11 (evoluzione del Nextar11)
Mi rendo conto che si tratta di strumenti ingombranti e non facilmente
trasportabili, più da postazione fissa. E capisco anche che per l'astrofotografia, essendo tutti modelli con montatura a forcella, dovrei se non altro dotarmi di una testa equatoriale. E di un riduttore di focale.
Ma in cambio del gps, del sistema di stazionamento/puntamento automatico e, in generale, della facilità d'uso, sono disposto a sopportare questi sacrifici.
Piuttosto, chiedo a chiunque possa aiutarmi:
1) è il caso di rinunciare alla maggiore apertura del 12'' per guadagnare
qualcosa in leggerezza e trasportabilità? Quanto meno pesante e ingombrante è il 10'' rispetto al 12''? In visuale e in fotografia, considerato che il profondo cielo è il mio interesse maggiore, 5 cm di apertura in più valgono davvero la maggior spesa e il maggior peso che dovrei sopportare? Io credo di sì, almeno sotto un cielo decente.
2) gli LX200R sono dei Richey-Chretien e costano in media 700-800 euro in più rispetto agli Schmidt-Cassegrain di corrispondente apertura. Vale la
pena spendere questi soldi in più? La configurazione ottica RC giustifica, sia per resa visuale che fotografica, questa maggior spesa? E che dire dei Meade RCX? Meglio un RCX da 10'' (che costa una barca di soldi!) oppure un normale Schmidt-Cassegrain *ma da 12''*?
3) Il Celestron CPC11, a dire la verità, anche se è l'unico Celestron della
mia lista di papabili, avrebbe tutto quello che cerco. Ha un diametro
insolito (11'') che trovo soddisfacente, ha il GPS, l'allineamento
automatico, la possibilità di essere controllato in remoto da pc, un'ottica
ampiamente apprezzata (con nuovo trattamento starbright XLT)... e mi sembra tutto sommato più agile, leggero e trasportabile. Leggendo le varie recensioni è emerso che, volendogli trovare dei difetti, non ha il blocco dello specchio, non prevede l'uso del focheggiatore
elettrico, non ha i cerchi graduati, non è velocissimo nel puntamento. Sono cose indispensabili? Il prezzo è decisamente inferiore rispetto ai Meade, me la caverei con poco più di 4000 euro e avrei cmq uno strumento completo (salvo accessori) di grande apertura. Per i Meade da 12'' servono almeno 6000 euro (per non parlare degli RCX, che in Italia hanno un costo proibitivo). Dov'è la fregatura? Perchè, in proporzione, il CPC è così... ehm... conveniente? Con quello che risparmio potrei acquistare gli accessori che mi servono...
Che ne pensate?
Avete altri strumenti o configurazioni simili da consigliarmi?
Grazie a tutti,
Roberto
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