tutti i dati che hai dato sono validi esclusivamente in un sistema scevro dell'aria e della turbolenza.
Qualsiasi osservatore ti confermerà che più lo strumento è grande e più le stelle sono "puffetti" amorfi.
Questo è da quando esistono i telescopi e qualsiasi dimostrazione sul campo e non al "calcolatore" te lo dimostra.
Ciò che fa un'ottica in teoria è una cosa, ciò che fa in pratica è un'altra.
Qualsiasi testo (non le mie parole che valgono quanto le tue) ti descrive chiaramente ciò che ho detto, qualsiasi osservatore che fa professione del mondo dell'astronomia te lo conferma.
Ripeto: una cosa è quando utilizzi un sensore CCD o una WEBCAM ed elabori una serie di frame, altra cosa è quando usi l'occhio.
In campo visuale si usa a mala pena il potere risolutore che hanno strumenti da 18 cm.
Qualsiasi testo al mondo ti dice chiaramente che, anche in condizioni molto buone, è quasi impossibile andare oltre il potere risolutivo di un'ottica da 25 cm. che è considerata, in ogni testo, il limite massimo oltre il quale, in alta risoluzione visuale, non serve a niente salire con i diametri. Questo in condizioni eccezionali. Un'ottica da 25 cm. ha un potere risolutivo prossimo a quello che viene considrato lo standard di seeing sotto il quale, con ottiche tradizionali in visuale, non si scende. E' scritto in ogni manuale del mondo.
Gli stessi telescopi professionali, se non fossero dotati di sistemi di acquisizione digtale ed elaborazione, non scenderebbero sotto 0,4" o poco meno, e parliamo di ottiche che hanno poteri risolutori "se fossero nel vuoto cosmico" inferiori a 0,1".
Non lo dico io, non lo dice il manuale delle giovani marmotte

(scherzo). Lo dice, purtroppo, la realtà dei fatti. Una cosa è ciò che si potrebbe fare, altra ciò che si fa.
Se guardi le fotografie migliori scattate dai telescopi di 1,2,3 e passa metri di qualche hanno fa (prima delle CCD) e parli con i loro utilizzatori e con chi gestiva l'acquisizione delle immagini in alta risoluzione ti conferma che, senza ottiche adattive e sensori di ripresa, sotto 0,4" non si va, anche con uno specchio da 100 metri.
Tutti gli sforzi economici degli enti di ricerca, dei governi nelle sovvenzioni, dei progettisti sono serviti proprio a superare questo limite fisico della nostra atmosfera.
Se fosse come dici tu semplicemente le decine di miliardi di dollari/euro spesi negli ultimi 15 anni (dalla creazione di hubble in poi) sarebbero letteralmente gettati al vento perché tutti i progettisti, ricercatori, etc avrebbero preso un abbaglio e sbagliato perché non hanno considerato che "se lo dice la teoria allora deve funzionare".
Xenomorfo, noi viviamo nel "mondo", non in una sala di incisione dove tutti i rumori ad eccezione di quelli prodotti dall'impianto stereo sono soppressi.
Gli Osservatori costruiti in tutto il mondo funzionano in questo modo, purtroppo. Anche io vorrei tanto poter applicare la teoria così come è scritta sui libri di fisica ma devo fare i conti con le "condizioni di contorno".
Ti ribatti ogni mia frase e io ti dico che tutte le formule che hai postato non funzionano nella realtà, hanno un limite oltre il quale non si può andare. Posso avere anche una ferrari potentissima ma sono costretto a viaggiare su una strada dove i limiti di velocità sono invalicabili, indipendentemente dalla potenza del mio motore.
Non vi è una guerra di religione dietro tutto questo, ma solo la obbligatoria arresa nei confronti di un limite che, con gli strumenti a disposizione dell'osservazione visuale, non sono valicabili. Non sono io che, antipatico, voglio a tutti i costi avere ragione. Tutt'altro, io vorrei tanto che le cose fossero come dici tu.
E lo sono in realtà, ma solamente se, con un arteficio, "frego il seeing". Cosa che posso fare (fino a un certo punto) usando la tecnologia di acquisizione e una somma importante di immagini molto brevi, ma che non può fare il complesso occhio-cervello.
Non sto dicendo che le formule postate siano sbagliate, è questo il punto. Sto dicendo quello che è sotto gli occhi di chiunque che, in modo oggettivo e non per portare acqua al suo mulino inutile, mette il naso al telescopio e fino a un certo limite guadagna risoluzione aumentando il diametro, oltre no.
Paolo