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Autore Messaggio
 Oggetto del messaggio: Spettroscopia di sistemi binari
MessaggioInviato: lunedì 19 ottobre 2009, 11:44 
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Iscritto il: giovedì 7 dicembre 2006, 23:07
Messaggi: 8592
Località: Leiden, The Netherlands
Qualcuno ci ha provato?
Ho letto recentemente di questa tecnica che permette, fondamentalmente, di osservare le variazioni dello spettro (in termini di shift) dovute al movimento relativo di due corpi di un sistema binario. Da quello che ho capito si può misurare, supponendo un'orbita che giaccia più o meno sul piano di vista, la doppler confrontando lo spettro di una stella rispetto all'altra (si dovrebbe vedere, quando sono parallele alla linea di vista, un redshift su una ed un blueshift sull'altra e viceversa).
La cosa che non mi è chiara è in primis l'entità di tale shift (ovvio che ciascun sistema binario avrà il suo ma avere un'idea di quanto sia per quei sistemi che sono alla portata sia di strumenti spettroscopici che atti allo studio di binarie, amatoriali) e poi se è possibile farlo con strumenti amatoriali e con che precisioni. Ho idea, ma senza riscontri pratici, che sia un buon modo per avere un'idea dell'orbita della stella anche nella dimensione radiale.

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Tutto ciò che dà fastidio al potere e alle buone coscienze, questo è Marcos. E, per questo, tutti noi che lottiamo per un mondo diverso, per la libertà e l'emancipazione dell'umanità, tutti noi siamo Marcos.


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 Oggetto del messaggio: Re: Spettroscopia di sistemi binari
MessaggioInviato: lunedì 19 ottobre 2009, 16:25 
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Iscritto il: mercoledì 2 gennaio 2008, 9:06
Messaggi: 6502
Località: Roma
Ciao, Lead:
Cita:
Ho letto recentemente di questa tecnica che permette, fondamentalmente, di osservare le variazioni dello spettro (in termini di shift) dovute al movimento relativo di due corpi di un sistema binario. Da quello che ho capito si può misurare, supponendo un'orbita che giaccia più o meno sul piano di vista, la doppler confrontando lo spettro di una stella rispetto all'altra (si dovrebbe vedere, quando sono parallele alla linea di vista, un redshift su una ed un blueshift sull'altra e viceversa).
La cosa che non mi è chiara è in primis l'entità di tale shift (ovvio che ciascun sistema binario avrà il suo ma avere un'idea di quanto sia per quei sistemi che sono alla portata sia di strumenti spettroscopici che atti allo studio di binarie, amatoriali) e poi se è possibile farlo con strumenti amatoriali e con che precisioni. Ho idea, ma senza riscontri pratici, che sia un buon modo per avere un'idea dell'orbita della stella anche nella dimensione radiale


La prima stella doppia ad essere scoperta per mezzo della spettroscopia è stata Mizar, nel 1889, ad opera di E. Pickering.Gli spettri della stella mostravano infatti righe sovrapposte e sdoppiate che avevano spostamenti reciproci periodici (blueshift e redshift) corrispondenti a velocità radiali variabili,nel caso specifico ad intervalli di ca. 20 giorni.Quanto alla domanda se è possibile rilevare tale spostamento con strumentazioni amatoriali, dipende da cosa intendi per tale strumentazione.Sinceramente non ci ho mai provato, ma forse con un 20 cm ed uno spettroscopio ed una camera da 1- 0,5 A x pixel e doppie non troppo strette e sufficientemente luminose dovrebbe essere possibile sdoppiare le righe.
Mi sembra infatti che un astrofilo tedesco abbia sdoppiato Beta Aurigae con un C8 ed un Dados Baader nella Ha.Sarebbe interessante provarci, e non è escluso che lo faccia con uno dei miei strumenti.

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Fulvio Mete
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 Oggetto del messaggio: Re: Spettroscopia di sistemi binari
MessaggioInviato: lunedì 19 ottobre 2009, 19:01 
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Iscritto il: mercoledì 2 gennaio 2008, 9:06
Messaggi: 6502
Località: Roma
Ariciao: Aggiungerei a quanto detto in precedenza, e che ho dimenticato, che la possibiltà di sdoppiamento dipende anche dalle velocità radiali delle due (o più) componenti.

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Fulvio Mete
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 Oggetto del messaggio: Re: Spettroscopia di sistemi binari
MessaggioInviato: lunedì 19 ottobre 2009, 20:30 
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Iscritto il: giovedì 7 dicembre 2006, 23:07
Messaggi: 8592
Località: Leiden, The Netherlands
Più che lo sdoppiamento io pensavo proprio al calcolo delle velocità radiali delle due componenti, anche avendo a disposizione gli spettri separati delle due stelle. Forse chiedo troppo... in effetti lo sdoppiamento mi pare più fattibile :D

Edit: mi spiego meglio, prendendo sul serio le tue parole... :) Allo sdoppiamento non avevo pensato, immaginavo ci fosse un qualche contributo che poteva essere dato (anche soltanto di "confermare per l'ennesima volta un dato", cosa che si fa spesso in questi campi) integrando i dati fotometrici ed altri proprio con i dati spettroscopici per avere informazioni in più sull'orbita o altro. Non ho idea di che studi si facciano sulle doppie con la spettroscopia ma leggendo il libro che mi hai consigliato ho pensato (e sperato) che la velocità, quindi la doppler, relativa di un sistema binario permette un confronto anche nel tempo dell'andamento delle linee di assorbimento e permette quindi di calcolare il movimento relativo nella direzione (si può dire) complementare a quella tangenziale che prevede la fotometria o il semplice test ottico
Lo sdoppiamento però già mi pare un ottimo inizio, anche se immagino che occorrano delle buone precisioni. Ad essere onesto non credevo neanche che da un unico spettro si riuscissero a separare le linee di due componenti (pensavo che la doppler relativa al moto orbitale fosse poco pesante rispetto allo spreading delle linee)

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 Oggetto del messaggio: Re: Spettroscopia di sistemi binari
MessaggioInviato: martedì 20 ottobre 2009, 7:48 
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Iscritto il: mercoledì 2 gennaio 2008, 9:06
Messaggi: 6502
Località: Roma
Ciao, Lead:

Cita:
Lo sdoppiamento però già mi pare un ottimo inizio, anche se immagino che occorrano delle buone precisioni. Ad essere onesto non credevo neanche che da un unico spettro si riuscissero a separare le linee di due componenti (pensavo che la doppler relativa al moto orbitale fosse poco pesante rispetto allo spreading delle linee)


Veramente tale convinzione ce l'avevo anch'io,dato che avevo sentito che per tali misure di doppie spettroscopiche < 0,1 secondi d'arco erano necessari strumenti da un metro di apertura in su,oltre che spettroscopi professionali, e quindi non mi è mai passato per la testa nemmeno di provarci: il fatto è che pensavo alla risoluzione fisica e non avevo considerato le velocità radiali capaci, in date circostanze ed oltre certe misure, di aumentare il blue e redhift e la separazione delle righe.


Cita:
Più che lo sdoppiamento io pensavo proprio al calcolo delle velocità radiali delle due componenti, anche avendo a disposizione gli spettri separati delle due stelle. Forse chiedo troppo... in effetti lo sdoppiamento mi pare più fattibile


Una volta sdoppiate le righe,ed apprezzata dL,(lo spostamento della riga rispetto alla posizione a riposo in un senso o nell'altro) la velocità reciproca potrebbe calcolarsi con la formula non relativistica del redshift V= C x dL/Lo (perlomeno credo).Naturalmente è forse un approccio un pò semplicistico, ma potrebbe essere indicativo.

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Fulvio Mete
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