1° Forum di Astronomia Amatoriale Italiano

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Autore Messaggio
MessaggioInviato: lunedì 29 giugno 2009, 20:16 
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Iscritto il: venerdì 6 giugno 2008, 17:46
Messaggi: 520
Località: Roma
Tipo di Astrofilo: Visualista
Mi sorge un dubbio su come si ottiene una desiderata correzione, o qualità di lavorazione, degli specchi (intendo quella in lambda).
Mi (e vi) chiedo una cosa....può uno specchio nato lambda/4 diventare Lambda/8 ?
La correzione dipende dalla lavorazione antecedente l'alluminatura, o è proprio l'accuratezza dell'alluminatura a dare una certa correzione?


Ultima modifica di Giorgio il martedì 30 giugno 2009, 11:17, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: lunedì 29 giugno 2009, 20:49 
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Iscritto il: giovedì 9 febbraio 2006, 14:35
Messaggi: 4611
Località: Padova
La superficie che conta è quella del vetro, lo strato di alluminio semplicemente si adagia sopra uniformemente.

Donato.


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MessaggioInviato: martedì 30 giugno 2009, 6:49 
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Iscritto il: venerdì 5 ottobre 2007, 7:00
Messaggi: 1899
Località: Baselga Pine' (TN) o Malga Stramaiolo
Puo' essere che lo specchio sia rifigurato...ma bisogna sempre stare attenti con ste robe, poi i certificati possono avere grandi mergini di errore. Si sono sprecato lunghi 3d riguardo questi argomenti .


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MessaggioInviato: martedì 30 giugno 2009, 7:13 
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Iscritto il: lunedì 11 settembre 2006, 11:27
Messaggi: 1141
Località: Campania
La correzione dipende solo dalla lavorazione e non dall'alluminatura, come già ti è stato detto. Considera, in ogni caso, che per un utilizzo generico in visuale L/4 o L/6 è già più che sufficiente


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MessaggioInviato: martedì 30 giugno 2009, 7:47 
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Iscritto il: giovedì 7 dicembre 2006, 23:07
Messaggi: 8592
Località: Leiden, The Netherlands
Giorgio ha scritto:
Mi (e vi) chiedo una cosa....può uno specchio nato lambda/4 diventare Lambda/8 ?


Sì. Praticamente si deve fare una "passata" di grana fine, stando attenti a non rovinare la figura.

Cita:
La correzione dipende dalla lavorazione antecedente l'alluminatura, o è proprio l'accuratezza dell'alluminatura a dare una certa correzione?


Dipende tutto dalla lavorazione. L'alluminio che si adagia sulla superficie è vaporizzato e non modifica la rugosità della superficie a queste scale.

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Tutto ciò che dà fastidio al potere e alle buone coscienze, questo è Marcos. E, per questo, tutti noi che lottiamo per un mondo diverso, per la libertà e l'emancipazione dell'umanità, tutti noi siamo Marcos.


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MessaggioInviato: martedì 30 giugno 2009, 11:19 
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Iscritto il: venerdì 6 giugno 2008, 17:46
Messaggi: 520
Località: Roma
Tipo di Astrofilo: Visualista
Ho notato che il bordo del mio specchio non è perfettamente "a spigolo", ma è smussato e di un colore grigiastro, come se fosse grezzo. E' normale oppure si tratta di lavorazione non particolarmente accurata? Che tipo di difetti può introdurre?


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MessaggioInviato: mercoledì 1 luglio 2009, 18:57 
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Iscritto il: venerdì 26 settembre 2008, 9:11
Messaggi: 1399
Località: Veneto
ehm , veramente lo strato di allumininio ha uno spessore che ha lo stesso ordine di grandezza della correzione ossia frazioni di lambda per cui , se la macchina che allumina è fatta bene (cioè il deposito avviene uniformemente) la correzione non cambia, mentre se è fatta male può modificare , in meglio o in peggio, la correzione (per esempio può introdurre delle "zone" ).
Anni fa gli specchi Vixen erano sferici e la parabolizzazione era ottenuta tramite apposite maschere e alluminature multiple: uno se ne accorgeva proprio quando, tolta l'alluminatura vecchia, lo specchio "diventava" sferico!

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Dobson 450/1900, Travel-Dobson 250/1000, mini-dobson 150/600 autocostruiti



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MessaggioInviato: mercoledì 1 luglio 2009, 20:56 
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Iscritto il: venerdì 9 febbraio 2007, 16:15
Messaggi: 100
Località: Padova
Tipo di Astrofilo: Fotografo
salve a tutti
le alluminature fatte al giorno d'oggi non influiscono sulla qualita' ottica, poi per avere una certezza della qualita' e quantita' della precisione bisogna fare un test interferometrico sullo specchio primario e poi anche sul secondario elittico i quali spesso non sono sempre veramente piani ed il risultato finale spesso puo essere deludente per questo ultimo specchio.

cieli sereni
Fausto

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MessaggioInviato: mercoledì 1 luglio 2009, 21:32 
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Iscritto il: sabato 4 marzo 2006, 23:04
Messaggi: 1623
Località: trivero
Non sono d'accordo con quanto afferma, in parte, Fausto Giacometti. Non mi dilungo molto sulla spiegazione, piuttosto mi avvalgo di quanto mi riferiscono altri produttori di ottiche (non essendo io un produttore delle medesime), porto quindi il mio contributo per quel che puo' valere.

Proprio oggi sono rientrato da una visita aziendale in una grande azienda di ottiche (non per uso astronomico, ma industriale, medicale, militare, ecc.), parlando ho chiesto di espormi il loro punto di vista professionale sul tema dell'interferometro come sistema di controllo delle ottiche.

Per non farla tanto lunga: a livello professionale (dove gli errori si pagano e salati), l'interferometro viene usato solo come sistema di controllo qualità finale del manufatto. Sono infatti (ma questo già lo sostengono anche altri produttori di ottiche amatoriali) troppi gli elementi insiti in un interferometro che possono e producono alcune variabili che vanno a falsare il risultato finale. A sostegno di questa tesi vi è anche la dimostrazione che se si testa seriamente uno specchio astronomico non ci si ferma al test interferometrico, ma si mettono in batteria una serie di test specifici, volti a raffinare il risultato numerico e grafico uscito dal nostro interferometro.

Questo, per evitare polemiche inutili, non vuol dire che l'interferometro non serva o fornisca elementi sbagliati. vuol semplicemente dire che un test stampato dal nostro strumento di controllo ha un valore molto relativo e molto soggettivo, senza contare che per l'amatore è praticamente impossibile verificare se quello che c'è scritto nel certificato interferometrico corrisponde al vero o no (questo non implica automaticamente che l'ottica sia scadente, anzi puo' essere perfetta, significa solamente che quello che conta alla fine sono un insieme di elementi di valutazione, non ultimo uno start test eseguito a regola d'arte).

Questo l'ho sempre pensato e , non essendo io un produttore di ottiche, mi ha confortato sapere che è corretto da parte di professionisti del settore (ma quello di oggi è solo uno....) che non possono permettersi di scrivere anche se in buona fede un valore ed avere nell'uso un risultato qualitativo diverso.
Massimo

_________________
non basta sapere si deve anche applicare, non è abbastanza volere, si deve anche fare. (W. Goethe)
Quindi, non per il sapientone che pretende "applicare", non so bene cosa più delle chiacchiere, comunque......(Sergio)
Cassegrain coudè 450 mm f 15 OPS optics (1/16 pv - 1/43 rms sthrel 0,97) terminato.
SUINOX (r) 80/540 ed. - Acro 100/1300 "Old Style"
Acromatico folded 230 mm. f 18 in costruzione.
Dall Kirkham "Raptor" 277 mm. f 24,3 ostr. 18% in costruzione.


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MessaggioInviato: mercoledì 1 luglio 2009, 21:34 
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Iscritto il: sabato 4 marzo 2006, 23:04
Messaggi: 1623
Località: trivero
Giorgio ha scritto:
Ho notato che il bordo del mio specchio non è perfettamente "a spigolo", ma è smussato e di un colore grigiastro, come se fosse grezzo. E' normale oppure si tratta di lavorazione non particolarmente accurata? Che tipo di difetti può introdurre?



è un normale smusso per evitare che lo spigolo vivo possa scheggiarsi leggermente, è una norma.
Massimo

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