giumar69 ha scritto:
Prego chiunque abbia un'idea di darmi un aiuto.
Se collimo le ottiche del dobson RP Astro ponendo il telescopio in verticale, quando lo inclino, le ottiche si scollimano notevolmente.
Ho potuto verificare che il problema sta nell'appoggio del primario (un sottile specchio da 40 cm poggiato su 18 supporti e sostenuto da una fascia). Ho provato:
- a mollare completamente i 3 fermi sul bordo dello specchio
- a premerli bene (tutti, due o uno solo) contro lo specchio
- ad allentare la fascia
- a stringere la fascia
- a bestemmiare
- a pregare...
Niente da fare: lo specchio si muove sul suo supporto (ma è normale?) però, evidentemente, non nella maniera giusta. Addirittura, quando inclino di molto, la parte alta dello specchio non poggia (comuqnue se poggiasse sarebbe anche peggio per la collimazione). E quando torno nella posizione verticale non sempre lo specchio ritorna a poggiare bene come prima (serve qualche "scossone"), e comunque non riassume la posizione di corretta collimazione che avevo precedentemente dato.
Ciao Giuseppe, ho avuto lo stesso problema nel mio RP Astro Tech.
Il problema l'ho in parte risolto, nel senso che si è attenuato notevolmente anche se non è del tutto sparito.
Nel mio caso il problema principale NON era nella cella del primario.
Considera che per funzionare bene lo specchio primario NON DEVE essere fissato rigidamente nella cella.
Questo significa che non devi assolutamente usare i supporti laterali (i 3 fermi a bordo specchio) per tenere bloccato lo specchio!
Quei 3 fermi servono solo ed esclusivamente ad impedire che lo specchio esca dalla sua sede quando trasporti il telescopio e comunque NON durante le osservazioni.
Durante le osservazioni lo specchio in un telescopio su altazimutale (come il nostro appunto) necessita solamente di
due supporti:
1- il supporto sottostante alla sua superficie, che è costituito dalla
cella con i suoi 18 punti di appoggio. La cella è fatta da aste e bilancieri in grado di basculare, in modo che lo specchio di possa appoggiare distribuendo il suo peso nel modo più uniforme possibile sulla cella, senza che vi sia un punto (o più d'uno) con una forza maggiore che in altri.
Per questo è normale che al variare della posizione del tubo lo specchio cambi un po' posizione sulla cella, ma se la cella funziona correttamente i bilancieri si devono assestare in modo che lo specchio poggi sempre su quei 18 punti. Per questo i bilancieri devono essere "mobili" e lo specchio non deve essere fissato rigidamente.
David Kriege nel suo libro "The dobsonian telescope" dice che lo specchio deve trovarsi nella cella come in una specie di "materasso ad acqua", in cui ogni punto della sua superficie inferiore viene sorretto uniformemente con la medesima forza.
Se il telescopio fosse sempre e solo puntato allo zenit, non servirebbe altro. Basterebbe solo l'appoggio sulla cella, con lo specchio completamnte libero in tutte le altre direzioni.
In realtà però quando sposti il tubo dallo zenit verso l'orizzonte, se fosse libero lo specchio scivolerebbe in avanti giù dalla cella, quindi serve qualcosa che lo trattenga lateralmente, ed entra in gioco la cinghia:
2-
il supporto laterale, che entra in funzione quando inclini il tubo rispetto allo zenit, e serve a "sorreggere" lo specchio lateralmente, che altrimenti scivolerebbe giu dalla cella. Nel nostro caso questo supporto è la cinghia.
Questa non deve essere troppo stretta, né troppo lasca. Deve essere regolata in modo tale da mantenere lo specchio al centro del mirror box e basta.
Partendo dall'inizio, con lo specchio ancora da montare nella cella e la cinghia completamente smontata, immagina di ELIMINARE tutti gli altri fermi (che servono solo per sicurezza, non hanno una funzione durante l'uso del telescopio).
Ora appoggi lo specchio sulla cella, facendo attenzione che questo si assesti per bene sui 18 punti grazie al proprio peso.
Ora posizioni la cinghia e cominci a tirarla finché lo specchio non si trova esattamente al centro del mirror-box (questa cosa la puoi fare infatti anche dopo aver montato la cella nel mirror-box: ci sono due fori su di esso che ti permettono di inserire una chiave a brugola lunga per regolare la cinghia).
A quel punto STOP. Sei arrivato.
Ora puoi anche montare i fermi di sicurezza, ma stando attento che questi NON TOCCHINO lo specchio. Vale lo stesso discorso delle 3 graffette nei telescopi più piccoli: dovrebbe esserci spazio a sufficienza tra il supporto e lo specchio da farci passare una carta di credito in mezzo.
Tutto questo serve ad evitare che si creino tensioni. Se i fermi spingono sullo specchio (o se stringi la cinghia in modo che lo specchio si comprima tra cinghia e fermi) vedrai subito astigmatismo nelle immagini!
Detto questo, il fatto che lo specchio sia abbastanza "libero" di muoversi sulla cella quando inclini il tubo, può causare una certa perdita di collimazione, che è poi quello che ho verificato anch'io nel mio telescopio. Ma l'entità di questa variazione è abbastanza ridotta, e può essere aggiustata con un mezzo giro delle viti di collimazione. Basta avere l'accortezza di collimare con il tubo a 60° di altezza (tanto raramente si puntano gli oggetti sotto i 30°) in modo da essere coperti bene tra i 30° e i 90°. In ogni caso, se la cella fosse fatta ad hoc, non ci sarebbe nemmeno questo problema e lo specchio resterebbe perfettamente in posizione da solo.
Cita:
Impensabile compensare la scollimazione agendo sulle apposite due viti di regolazione del primario, sia perché la scollimazione che si ha passando da una posizione all'altra è troppo netta, sia perché le suddette viti sono già quasi a fine corsa.
Intanto contatta il venditore ed esponi il tuo problema.
Io ho fatto la stessa cosa e il produttore (RP Astro) mi ha fatto verificare le dimensioni del supporto del secondario.
Il problma principale nel mio telescopio infatti non era nella cella (che deve funzionare come sopra descritto), ma bensì nel SECONDARIO.
Il secondario infatti è sorretto da una singola staffa (poi ci sono i due tiranti, ma servono solo a mantenerlo in posizione).
Se questa è troppo sottile, come nel mio caso, al variare dell'altezza del tubo la staffa flette sotto il peso del secondario (che non è esattamente "piccolo"!), mandando a ramengo la collimazione!
Per averne la prova basta usare un collimatore laser.
Una vola fatta la collimazione il laser dovrebbe puntare al centro del primario, giusto?
Se anche il primario si "inclina" al variare dell'altezza, il laser dovrebbe comunque continuare a puntare al centro dello specchio (perché il centro dello specchio è l'asse attorno a cui si realizza l'eventuale inclinazione dello specchio) e dovresti vedere invece sballato l'indicatore di ritorno dentro al collimatore, segno che si sarebbe scollimato SOLO il PRIMARIO e non il secondario.
Invece non è così. Nel mio telescopio, con secondario che fletteva, lo spot rosso del laser si spostava dal centro-specchio, segno evidente che era il SECONDARIO a scollimarsi!
Dopo aver contattato il produttore, ho risolto facendomi sostituire il secondario con uno in cui la staffa in questione è di spessore maggiorato.
Spero di aver chiarito un po' la cosa....
Cieli sereni
Fabio