oggi mi sono fermato a riflettere sul notevole ampliamento dell'offerta di prodotti per il nostro magnifico hobby da parte dei cinesi. Mi ricordo perfettamente cosa vendevano dieci anni fa (1999) dato che fu proprio in quell'anno che iniziai ad interessarmi seriamente di astrofilia, e pensando a quello che vendono adesso, beh c'è una differenza enorme!
vedo di ricapitolare le prime cose che mi passano per la mente..
Tubi ottici: le marche made-in-china per eccellenza erano essenzialmente due, la Konus e l'Antares, quest'ultima importata dalla PAIM di Firenze. Si usavano specchi per la maggior parte iperbolici lavorati al minimo sindacale di 1/4 RMS, le aperture spaziavano da 76 a 200mm.
I rifrattori acromatici erano di qualità discutibile (ricordate l'Antares Venere?), e solo nel 1998 abbiamo avuto i tuboni da 120 e 150mm, anche quelli piuttosto altalenanti come qualità media. I rifrattori apocromatici neanche si sapeva cos'erano, sarebbero arrivati ben più tardi...
Oggi abbiamo tubi a specchio in varie configurazioni, anche Cassegrain e aperture fino a 400mm, i rifrattori ED sono comunque due spanne sopra agli acromatici tipo il Venere, in compenso i vari possessori di TEC/Takahashi possono dormire sonni tranquilli.... (per ora).
Sono arrivati Dobson, Dobson truss-tube fino a 16", Maksutov Cassegrain di 180mm, RC di 200mm, Maksutov-Newton di 190mm.
Montature: come non ricordare le montaturine altazimutali che equipaggiavano i modellini da 60 e 76mm?! Al massimo si aveva una EQ3 che doveva sobbarcarsi una bestia da 6-8" sopra e attendere un paio d'ore che le vibrazioni si smorzassero

, rigorosamente a inseguimento manuale. Oggi abbiamo montature EQ6 con computer di puntamento attivo, GPS, porta autoguida, Bigourdan assistito e doppia motorizzazione. Il prezzo allettante ha aperto orizzonti fotografici (prima riservati a una schiera ristretta) a molti. Qui, anche grazie all'elettronica, il passo avanti è stato netto. Ancora, non siamo al livello dei mostri sacri, ma miglioramento cmq significativo.
Oculari: ebbene si, nel 1999, c'erano ancora quelli da 24.5mm, schema Huygens solitamente. I modelli da 31.8 erano soprattutto Kellner, gli "eletti" avevano i Plossl

Oggi abbiamo praticamente tutto per tutte le esigenze, si spazia dai modelli super-economici, ai Plossl, recentemente anche agli ortoscopici, abbiamo i grandangoli (Hyperion), i supergrandangoli come i William Optics UWAN (recentemente marchiati come Orion Megaview), passando per configurazioni più "raffinate" come gli oculari planetari. Oculari zoom.
Altro: filtri nebulari e colorati per tutte le esigenze. Barlow anche fino a 5X, modelli anche da 2". Torrette binoculari. E sicuramente dimentico tanta altra roba, ad esempio le diagonali a trattamento dielettrico 99% e 1/10 lambda.
L'unica cosa che mi ha dato fastidio è stato il proliferare in questi anni di tanti marchi che vendono la stessa cosa. Per citarne giusto alcuni: Night Tecnhology, Heyford, Skywatcher, Bresser, William Optics con dovute eccezioni, Orion, Celestron...
Riflettete, e pensate a cosa scriveremo tra altri dieci anni
ciao