Avrei voluto presentare dei dati un poco più interessanti per quanto riguarda le prestazioni ottiche, ma intanto vorrei riportare le prime impressioni su questo nuovo (per me) telescopio, il Meade LX200 R 10” ACF (solo tubo). Questo perchè l’unica possibilità di provarlo, da poco dopo Natale, quando l’ho acquistato, si è presentata per poco più di mezz’ora il 29/01/2009 e per alcune ore la notte successiva. E’ sempre stato nuvoloso o piovoso eccetto questi due giorni. L’esperienza è molto parziale, in quanto la prova è stata fatta da casa mia, ove la parte di cielo libera è a sud ove il cielo sovrasta Firenze, con l’inquinamento luminoso e di turbolenza che è facile immaginare. Non solo, la sera del 29 c’erano diverse nubi, la notte successiva era sereno ma leggermente velato.
Ma allora che ci stai a dire?
Bèh, sono solo le prime impressioni, ma possono comunque interessare a qualcuno; se non sbaglio in questo forum nessuno possiede questo modello di telescopio.
Non perdo tempo per descriverlo esteriormente, penso tutti lo conoscano, posso comunque dire che pesa quasi 13 chili. Possiede il blocco dello specchio primario, e questa è stata una delle ragioni che mi ha indotto all’acquisto. Per prenderlo c’è una maniglia sul fondo, ma è assolutamente necessario dotarlo di qualche altra cosa, altrimenti per metterlo sulla montatura o si rischia di farlo cadere o si deve essere in due. Per un pò di tempo ho avuto un Meade 8” SC che è molto più leggero e per maneggiarlo basta la maniglia sul fondo, con il 10” assolutamente non basta. Per questo l’ho dotato subito superiormente di una “Mini Dovetail Bar” della ADM, ove per il momento ho fissato una maniglia, ma poi potrò mettere eventuali accessori ad esempio per la fotografia. Questa operazione è facilissima, basta avvitarla con le viti in dotazione (in pollici…).
Il tubo comunque viene venduto nudo, senza cercatore e solo con una culla inferiore sulla quale è presente una barra con attacco a coda di rondine per una montatura che in pratica non esiste più. Poco male, basta svitare la coda di rondine e metterne una tipo Vixen. Questa operazione l’ha fatta subito il venditore. Bisogna comunque acquistare a parte sia il cercatore che la relativa staffa. Almeno si può scegliere quello che ci piace di più…
Nella confezione non è presente nè un foglio di istruzioni nè di informazioni di alcun genere. Nulla. La scatola è di cartone con all’interno due involucri di plastica molto sottili pieni di schiuma di espanso iniettata, buoni per il primo trasporto, ma che subito si rompono e lasciano uscire pezzetti di schiuma che si elettrizzano e si attaccano dappertutto, anche sul telescopio. Niente gommapiuma, bisogna farsi successivamente un imballo o una cassa se non si vuol riempire la casa (ed anche il tele se non lo si spolvera) di questi pezzettini.
Le notizie positive.
Il telescopio non ha praticamente nessun shift image sullo specchio primario quando si mette a fuoco!Questa penso sia una bella e interessante notizia. Certo, quello che riferisco vale solo per il mio strumento, ma credo che la Meade abbia realmente lavorato per minimizzare questo problema che era causa di molte lamentele nei primi modelli.
Le prestazioni ottiche.
Il telescopio ha 2500 mm di focale quindi ho subito messo come oculare il Meade QX 36 2” che ha 70° di campo apparente ed è l’oculare a più basso ingrandimento in mio possesso. Questo oculare l’avevo acquistato in passato per aiutarmi nel puntamento del Newton, ma non mi aveva mai dato nessuna soddisfazione visuale in quanto l’immagine era fortemente affetta da coma, ed in pratica, rispetto al diametro, solo meno del terzo centrale risultava accettabile. Che spettacolo invece con il il Meade ACF! Tutta un’altra cosa! L’immagine appare quasi perfetta, solo sul bordo esterno appare leggermente deteriorata per l’effetto della curvatura di campo (d’altra parte questo oculare costa circa 100 euro), ma su una porzione veramente molto piccola che comunque non dà nessun fastidio dato l’ampio campo apparente. Questo oculare l’avevo usato anche sul Meade 8” SC, e anche se andava meglio che sul newton, il coma (si dovrebbe dire la coma per la verità) era ancora ben avvertibile su quasi un terzo del campo. L’ACF è veramente coma free!
La prima sera ho dato un’occhiata alla nebulosa di Orione ed a Saturno. Per Saturno ho utilizzato l’oculare Hyperion 21, 119 ingrandimenti e lo Stratus 13, 192 ingrandimenti, che erano già troppi per le condizioni di visibilità di quella sera. Comunque si vedevano molto netti gli anelli di taglio ed i satelliti Titano e Rhea mentre appena avvertibili Tethys e Dione (mag. 10.1 e 10.3), il limite per la visibilità.
La sera successiva le condizioni erano ancora peggiori per Saturno, ma dopo un veloce allineamento con ½ Bigourdan, tanto per allineare la mia EQ6 almeno sul nord vero (da casa non vedo la polare), ho potuto dare un’occhiata ai vari ammassi M41, M47, M35, M37, M46, M93, M38, M36, nonché a NGC 2264 (albero di Natale). Per la scarsa trasparenza mi è sembrato già un successo vedere le stelline con l’oculare con il crocifilo che uso col newton (128 ing) che con il Meade ACF mi fornisce quasi 280 ingrandimenti.
Non ho effettuato nessuna operazione di collimazione perché lo strumento è apparso abbastanza ben collimato, d’altra parte non ho potuto fare prove ad alti ingrandimenti.
Dischi di Airy intra- ed extra-focali? No grazie, seeing troppo cattivo.
Spero comunque che il mio telescopio abbia delle prestazioni simili almeno a quelle riportate da Sidus:
http://www.sidus.org/proveStrumenti/tel ... 10OTA.htmlIn questo momento sta piovendo in modo pazzesco e le previsioni sono di pioggia per altri giorni. D’altra parte è colpa mia, questo è lo scotto da pagare per l’acquisto di un nuovo telescopio!
Saluti a tutti!