2186 ha scritto:
- Premesso che è vero che la velocità di inseguimento dovrebbe essere corretta in base al punto di osservazione ed al tipo di astro osservato...
No. In base alla sua velocità angolare.
Se sei in un posto diverso cambi solo la posizione iniziale di osservazione ma poi prosegui alla stessa velocità
2186 ha scritto:
- Nel caso si osservi oggetti relativemente distanti non occore questa correzione perchè la differenza sarebbe impercettibile (o meglio ci si accontenta) (la deduzione è fatta semplicemente facendo il triangolo [astro osservato-punto osservazione1-punto osservazione 2] dove prendo come punto 1 e 2 gli estremi ovvero polo e equatore, in modo da ottenere il massimo della differenza in velocità lineare) in questo modo potendo notare i due lati magiori del triangolo pressochè simili... ecco la mia deduzione
Si sta parlando di oggetti con moto proprio apparente molto basso, vero?
Cioè oggetti che se per qualche motivo la rotazione della terra si fermasse resterebbero pressoché immobili in cielo.
In questo caso la compensazione della rotazione terrestre (cioè il moto orario del telescopio) è univoca e la posizione dell'osservatore ininfluente nella velocità di inseguimento
Se invece parli di fare l'inseguimento di oggetti con moto proprio allora si sommano due moti diversi con due assi diversi di proiezione sulla volta celeste e la cosa è molto più complessa
2186 ha scritto:
- Ovviamente il discorso cambia se si osserva un oggetto vicino come la luna, dove la differenza dei lati del triangolo non è trascurabile come prima... in questo caso la velocità devessere regolata non solo in base alla velocità siderale dell'oggetto ma anche del punto di osservazione
No solo in base al moto proprio della Luna che è rilevante rispetto alla rotazione terrestre. Se per qualche motivo si potesse interrompere la rotazione terrestre le stella sarebbero ferme in cielo ma la luna si sposterebbe di circa 12° al giorno
Ma in tutti i casi l'influenza del punto di osservazione resta nulla.
Ora io ti faccio una domanda.
Esistono le montature equatoriali che con un solo movimento e modificando la velocità di rotazione (solare, lunare, siderale) inseguono perfettamente, a parte errori di messa in postazione e giochi meccanici.
Sulle stelle si usa il moto siderale (un giro ogni 23h56m pari alla rotazione terrestre rispetto alle stelle fisse), sul sole il moto solare (un giro ogni 24h pari alla differenza media di tempo per il passaggio del sole al meridiano) mentre per la luna si usa il moto lunare (non ho voglia di farmi i calcoli ma equivale al tempo medio che intercorre fra un passaggio e un altro della luna al meridiano).
In tutti i casi queste velocità sono indipendenti dalla postazione dell'osservatore o almeno io, pur usando il telescopio in posti diversi, non l'ho mai dovuto rimandare in fabbrica a tararlo.
Come mai tutto ciò?