Ciao, Lead:
Cita:
Mentre mi guardavo intorno per iniziare a lavorare con lo Star Analyzer, mi sono imbattuto in questo link. Mi chiedevo pertanto, per chi ne fosse a conoscenza, se queste due informazioni riassunte nel link fossero effettivamente misurabili con lo Star Analyzer. So che è chiedere troppo e so che la risposta sarà un secco "no" con grossa probabilità, ma il mio dubbio era più che altro teorico, e vorrei cioè concentrarmi sul "perché", che immagino sia dipendente dalla scarsa risoluzione dello Star Analyzer e probabilmente dalla scarsa magnitudine degli oggetti lontani.
In caso di una prevedibile risposta negativa, quali strumenti amatoriali (se esistono) permettono di misurare queste quantità?
Sono misurabili con lo SA i redshift di quasars molto luminosi e vicini.
Anche se nell'esempio riportato è stato misurato il redshift del 3C 273, uno dei quasars più luminosi, con un ottimo 10 cm, per quelli più lontani è tutto un altro discorso, sia per la scarsa luminosità dello spettro, che per la difficoltà di individuare righe note da usare come termine di confronto.
Nei quasars molto lontani infatti, gran parte dello spettro conosciuto è shiftato verso l'IR e gli spettri sono dominati da componenti appartenenti all'UV, nonchè da resti spuri delle nubi gassose che la luce della sorgente deve attraversare per giungere sino a noi.Personalmente, credo che per spettri di tali oggetti occorrano aperture generose ed integrazioni molto lunghe con camere estremamente sensibili, possibilmente NABG.
Se ti interessa la questione, puoi dare un'occhiata all'articolo "Quasars" , che trovi nell'apposito link del mio sito.