1° Forum di Astronomia Amatoriale Italiano

Il primo forum di astrofili per astrofili, nato nel 2000!
Oggi è giovedì 4 settembre 2025, 18:32

Menu

* Home
* Iscriviti
* La Bacheca
* F.A.Q.
* Cerca
* Login/Logout 

Login

Nome utente:
Password:

 Ho dimenticato la password

In Linea

Visitano il forum: Nessuno e 12 ospiti

Regolamento

regolamento

Links

*
Astrocafè

Segnala bolide
* Meteoblue.com
* Previsioni seeing
* Il Meteo.it
Help Forum
 

Tutti gli orari sono UTC + 1 ora




Apri un nuovo argomento Rispondi all’argomento  [ 34 messaggi ]  Vai alla pagina 1, 2, 3, 4  Prossimo
Autore Messaggio
 Oggetto del messaggio: ZEISS AS 63/840
MessaggioInviato: venerdì 5 settembre 2008, 22:47 
Non connesso
Avatar utente

Iscritto il: domenica 1 giugno 2008, 19:38
Messaggi: 1928
Località: milano
ZEISS AS 63/840
giugno-agosto 2008


Cosa è uno Zeiss AS 63/840
E’ un rifrattore di definizione semi-apocromatico composto da un obiettivo doppietto Steinheil da 63mm di apertura e 840mm di focale.
Il progetto risale alla metà degli anni ’20 e la realizzazione al 1929 quando l’allora progettista Zeiss, Mr. August Sonnefeld (che rivoluziona con i suoi AS la produzione Zeiss) utilizza lo schema Steinheil (che a differenza del Fraunhofer classico antepone il Flint al Crown e consente un obiettivo più corretto benché più difficile da costruire a causa della maggiore curvatura richiesta agli elementi ottici). Rispetto alla produzione dei più “banali” Telementor (che ospitano doppietti fraunhofer serie “C” cementati) gli AS sono decisamente rari e il loro doppietto (spaziato in aria) offre una correzione cromatica che gli ingegneri Zeiss definivano “semi-apocromatica” ma che, come si evidenzierà dallo star test. Oggi noi definiremmo apocromatica a pieno titolo.



The objectiv is a twolense-cemented fully coated achromat with 63mm aperture and a focal length of 840mm (ratio: f/13.3). There is another (rare) version, the AS-63/840 lense. This is an airspaced semiapochromatic objective.

Today - in times of bigger apertures - many people say derogatory: "oh what a dinky little thing". This is on the one hand correct but - on the other hand not real intelligent. If you observe under poor conditions (seeing!), you can in the most cases forget bigger apertures, but you will get with that little aperture a sharp - high contrast image! Than, with a little aperture such this, you will perform out in conditions of strong seeing the most scopes with maybe 6, 8 or more inches diameter.
I have made observations with max. magnifications until 210 x (4mm ortho). With 140x there was nearly zero false color. The optic shows ever a clear, high-contrast image. At 210x there is a little bit more falsecolor. But its well tolerable. Here it doesn´´t matter, whether I observed moon, planets or the brighter dep-sky objekts, I got great views!
The diffractions rings are - intra- and extrafocal - total the same. There was no "spreading", no differences. Instead of this - perfect figures. Well done, Zeiss!
At splitting double stars you can see the high quality-level of this optic: I splittet  Lynxidis (1"8 5m9/5m9) without any problems. I saw two starpoints with a little black zone between. Great!




Ricerca e acquisto
La ricerca di uno strumento di questo tipo è cominciata accostandomi al più facile e meno dispendioso Telementor, lo strumento classico per eccellenza della produzione Zeiss Jena degli anni ’70. Medesime caratteristiche di apertura e focale degli AS ma progetto più moderno e correzione di tipo meno spinto (definita acromatica dagli ingegneri Zeiss).
L’amicizia con "Il Palazzo", che è un attento e competente collezionista oltre che infaticabile osservatore planetario, ci porta a chiacchierare lungamente del progetto Steinheil e, dopo molte considerazioni, convince Sua Eccellenza il Palazzo a propormi un AS 63/840 originale del 1929, completo di montatura altazimutale Zeiss, treppiedi in legno e una T-MOUNT degli anni ’70 che nasceva per sostenere i Telementor dell’epoca.
L’occasione è rara e la colgo al volo. Dopo pochi giorni giunge il tutto, ancora in ottimo stato. Il tubo originale è in ottone e risulta perfettamente funzionante, completo di diaframmi interni e un focheggiatore a sezioni estensibili, oltre a un peso scorrevole sul tubo per il bilanciamento. E’ tutto bellissimo.
http://forum.astrofili.org/userpix/4272_MAX_4261mail_1.jpg
http://forum.astrofili.org/userpix/4272_15de_1.jpg
http://forum.astrofili.org/userpix/4272_b11f_1.jpg
http://forum.astrofili.org/userpix/4272_ff42_1.jpg

Nuova intubazione
Benché funzionante non testo l’ottica Zeiss e decido di darle nuova intubazione così da poterla usare senza patire per la sorte della meccanica originale che pulisco, lucido e sistemo staticamente all’ingresso di casa a fare bella mostra di sé.
Decido di procedere in modo classico e usare alluminio per realizzare tutto ciò che serve.
Il tubo, di spessore pari a 4 mm. In alluminio temprabile, offre peso ma anche la rigidità assoluta per mantenere inalterate le caratteristiche di precisione di lavorazione dell’obiettivo originale. Inoltre permette una filettatura molto precisa delle parti (alloggiamento della cella dell’obiettivo, raccordo con il focheggiatore, robustezza necessaria all’applicazione diretta della barra a coda di rondine – anch’essa in alluminio e realizzata ex-novo, futuro attacco per il cercatore). Il tutto nasce su disegno nei laboratori a Brescia di S. che, insieme a E. (che si occupa della realizzazioni delle colonne in ferro, dei bracci e di tutte le strutture pesanti) si rivela un ottimo e gentilissimo collaboratore esecutivo.
I pezzi vengono realizzati su torni di dimensioni gigantesche e la precisione di lavorazione è “assoluta”.
Scelgo, dopo molti pensieri e una certa esperienza di osservatore, di non dotare l’interno del tubo ottico dei classici diaframmi a “lama di coltello” per la soppressione dei riflessi parassiti e propendo invece per il velluto nero adesivo. La soluzione è mutuata dalla produzione Tele Vue e considerando i risultati che ottiene sui rifrattori apo della celeberrima casa americana non può che essere adeguata alla classe dello strumento su cui lavoro.
Per il focheggiatore cerco un pignone e cremagliera classico (magari rubato alla produzione Takahashi) ma dopo ricerche infruttifere (se non di pezzi non sufficientemente qualitativi) ripiego su un cryford moderno di casa GSO, diametro 2 pollici e riduttore 1:10 a scala graduata. Non rappresenta il non plus ultra tra i sistemi di messa a fuoco ma si presta bene allo scopo.
http://forum.astrofili.org/userpix/4272_P1040570_1.jpg
http://forum.astrofili.org/userpix/4272_P1040572_1.jpg
http://forum.astrofili.org/userpix/4272_P1040575_1.jpg
http://forum.astrofili.org/userpix/4272_P1040576_1.jpg
http://forum.astrofili.org/userpix/4272_P1040582_1.jpg


Star test
Dopo aver montato lo strumento eseguo, in compagnia di MassimoBoe che mi assiste per la “prima luce”, lo star test che decreterà il valore dell’ottica e della intubazione.
A doverosa introduzione va ricordato che le lenti di questo strumento (così come di tutta la produzione Zeiss di qualità) dovrebbero essere lavorate a Lambda/20 o più, un valore che ha dell’incredibile (e non solo per l’epoca).
Lo star test, eseguito volutamente con diagonale inserito, è da manuale. Pur utilizzando normalmente rifrattori di produzione Takahashi (che sono tra i migliori attualmente prodotti) resto sbalordito dalla incisione delle immagini che questo strumento restituisce. Le immagini in intrafocale (testate sulla stella VEGA) mostrano anelli concentrici perfettamente spaziati tra loro ed estremamente incisi. Colore degli anelli interni violetto bluastro e colore dell’anello esterno verdastro. In extrafocale l’immagine risulta geometricamente identica e parimenti incisa. Il colore degli anelli di diffrazione è invece identico tra loro. Risultato: lieve sovracorrezione dello sferocromatismo. Nessun errore zonale, nessuna luce diffusa, ad essere proprio pignoli si nota una lieve "rugosità" nella lucidatura delle lenti (ma è un cavillo che comunque non si riflette in nessun modo sulle prestazioni dello strumento)
Dopo questo primo test, eseguito a circa 140x, operiamo alcune osservazioni di stelle doppie (tutte perfettamente risolte fino a 2”, oltre non abbiamo testato) e di Giove che mostra dettagli tipici di un apo moderno da 4 pollici.
Prestazioni, ci tengo a sottolinearlo, ECCEZIONALI tanto quanto RARE.
A fuoco, su stelle di prima grandezza, non si nota nessuna aberrazione cromatica. Correzione perfetta di tutte le aberrazioni geometriche e campo perfettamente piano anche con oculari SWA da 68°.

Nota sull’età dell’obiettivo: ricercando il catalogo Zeiss Jena dei numeri di serie degli obiettivi prodotti trovo una fonte che cita i numeri che iniziano con “200” appartenere agli obiettivi prodotti poco dopo il 1963, dato molto diverso da quello presunto. Nell’attesa di approfondire la questione lascio l’interrogativo aperto.

Il vero test prestazionale e comparativo viene rimandato ad altra occasione. Inserirò al più presto un resoconto

_________________
http://www.dark-star.it


Top
  Profilo    
 
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: sabato 6 settembre 2008, 1:09 
Non connesso
Avatar utente

Iscritto il: giovedì 18 gennaio 2007, 1:26
Messaggi: 1020
Località: Pombia (NO)
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
mi piaceva di più l'intubazione originale, io l'avrei conservato com'era in origine.

_________________
Meade LX200 8" - Tecnosky ED 80/560 Carbon Fiber - Homemade dobson 12" F/6
StarlightXpress MX716 - EOS 1100D Baader - ASI 120MM
Newton 61 cm f/3.6
APAN Associazione Provinciale Astrofili Novaresi
http://www.osservatoriogalilei.com


Top
  Profilo    
 
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: sabato 6 settembre 2008, 7:04 
Non connesso

Iscritto il: venerdì 5 ottobre 2007, 7:00
Messaggi: 1899
Località: Baselga Pine' (TN) o Malga Stramaiolo
Cita:
mi piaceva di più l'intubazione originale, io l'avrei conservato com'era in origine.
effettivamente, altrimenti potevi farla da vero figo in carbonio, insomma Paolo sembra piu' un tubo della colonna del riscaldamento, propio tu cosi' accorto alla precisione e all' estetica....ma dai che scerzo bella recensione :wink:


Top
  Profilo   WWW  
 
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: sabato 6 settembre 2008, 9:08 
Non connesso
Avatar utente

Iscritto il: domenica 15 luglio 2007, 10:35
Messaggi: 2770
Bel tubetto d'altri tempi!!!
Ma che trattamento anti riflesso ha??

Uno dei astrofili di ravenna ha il telementor rintubato, ma nn ci ho mai guardato dentro :cry:


Top
  Profilo    
 
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: sabato 6 settembre 2008, 10:18 
Non connesso
Avatar utente

Iscritto il: sabato 11 febbraio 2006, 12:43
Messaggi: 16172
Località: Milano
Tipo di Astrofilo: Visualista
Paolo, sono sempre belle queste recensioni, dove si sente la passione di chi le scrive. :wink:
Una domanda, il pezzo d'artiglieria, lo lascerai così "nature", oppure pensi di verniciarlo successivamente?

_________________
Il Cielo a domicilio
AstroMirasole

Newton: Barile 400/1830 mm; Obice 200/1650 mm; Bidoncino 114/1300 mm solarizzato. •• Rifrattori: Nano apo 80/480 mm; Milo acro 76/1400 mm; 60ino acro 60/700 mm. •• Catadiottrici: C8 xlt. •• Binocoli: Docter Aspectem 40x80 ED, William Optics 22x70 ED, Vixen Ultima 8x56, Nikon Action EX 16x50, Canon 10x30 IS II, Vortex Vanquish 8x26, Ibis Horus 5x25, Pentax Papilio 6,5x21, Orion 2x54.


Top
  Profilo   WWW  
 
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: sabato 6 settembre 2008, 11:00 
Non connesso
Avatar utente

Iscritto il: mercoledì 8 febbraio 2006, 17:12
Messaggi: 1764
Località: Torino
Scelgo, dopo molti pensieri e una certa esperienza di osservatore, di non dotare l’interno del tubo ottico dei classici diaframmi a “lama di coltello” per la soppressione dei riflessi parassiti e propendo invece per il velluto nero adesivo.

Che differenze di resa comporta il vellutino rispetto ai diaframmi ?

_________________
Cerchiamo di vivere in modo tale che quando moriremo perfino il becchino sia triste.
Mark Twain


Top
  Profilo   WWW  
 
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: sabato 6 settembre 2008, 11:57 
Non connesso
Avatar utente

Iscritto il: domenica 1 giugno 2008, 19:38
Messaggi: 1928
Località: milano
Per Vale75:

purtroppo non conosco il tipo di antiriflesso che usava Zeiss all'epoca. Come sai è estremamente difficile avere informazioni tanto che non si conosce bene nemmeno il tipo di vetro che era usato (ci sono buone illazioni ma non molto altro). I tecnici Zeiss sono stati sempre terribilmente gelosi della tecnologia che usavano e soprattutto delle metodologie di lavorazione.

Per SkyMap:

Vellutino/diaframmi. E' un po' una questione di approccio e di campanilismo a dire il vero. Da una parte la realizzazione dei diaframmi è più difficile per il semplice fatto che vanno applicati all'interno del tubo. Inoltre l'annerimento a vernice (di qualunque tipo) risulta sempre un pochino riflettente. Parliamo di inezie, ma anche con vernici speciali (ho un caro amico che le sta cercando da mesi ed è diventato un esperto di polimerizzazione delle vernici!) restano alcuni problemi tra i quali la non possibilità di raggiungere un assorbimento completo della luce incidente.
Da questo punto di vista il vellutino funziona meglio. Il suo vero tallone d'achille è la colla che ne costituisce lo strato adesivo. Non vi è garanzia che duri nel tempo. Questo non tanto nei tubi chiusi come i rifrattori (ma anche con loro comunque) ma soprattutto nei tubi aperti più esposti all'aria, caldo, secco, umido, etc...

Per Angelo Cutolo:
L'idea iniziale era quella di anodizzarlo sia fuori che dentro. E' successo che il mio verniciatore era ancora in ferie i giorni in cui avrei dovuto eseguire il lavoro e così non ho resistito e l'ho rivestito con il velluto e amen!
Detto questo, lo strumento non è finito: manca il cercatore che fungerà da maniglia (un po' come nei takahashi mewlon) e la finale verniciatura alle polveri che sarà eseguita in un colore panna classicissimo.
Devo dire che non mi dispiace nemmeno la versione "alluminio crudo" semplicemente protetto con un "pellicolante".

Paolo

_________________
http://www.dark-star.it


Ultima modifica di cherubino il sabato 6 settembre 2008, 12:08, modificato 2 volte in totale.

Top
  Profilo    
 
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: sabato 6 settembre 2008, 12:02 
Non connesso
Avatar utente

Iscritto il: domenica 1 giugno 2008, 19:38
Messaggi: 1928
Località: milano
Per Zandor (avevo scordato,... scusa! :wink: ):

Come sai i tubi in carbonio sui rifrattori non servono assolutamente a nulla e la maggior parte delle intubazioni in carbonio che girano sono semplicemente mal fatte e controproducenti poiché chi le esegue non tiene minimamente conto delle reali capacità della fibra di carbonio e la usa esclusivamente a fini di marketing.... (tubi ovalizzati, tagliati con la sega, di spessore inadeguato, etc...)
Detto questo, e fatte salve alcune realizzazioni in carbonio che, invece, sono fantastiche (ma non sono ancora sul mercato purtroppo... però arriveranno!) a me non piace il carbonio sui tubi ottici. Lo trovo orribile sui rifrattori (e' un giudizio assolutamente soggettivo, ci mancherebbe!!) e passabile invece sui riflettori di grosso diametro.


Sempre per VAle 75:
se hai occasione di usare il piccolo Telementor, fallo! E' una bella esperienza, benché limitata alla sua modesta apertura. Ricorda però che è uno strumento abbastanza diverso e mostra un filo di cromatismo. inoltre è un "cementato". personalmente li amo meno dal punto di vista filosofico ma sono strumenti molto molto belli e ancora capaci di offrire grandi soddisfazioni.

Paolo

_________________
http://www.dark-star.it


Top
  Profilo    
 
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: sabato 6 settembre 2008, 13:17 
Non connesso
Avatar utente

Iscritto il: mercoledì 2 maggio 2007, 21:28
Messaggi: 6292
Bè che dire, che meraviglia, un pezzo di ottica stupendo, si vede che ci mette l'anima e il cuore.
Unico appunto, ho lo stesso tuo fok... come ti trovi? Io, se potessi tornare indietro, avrei messo sui miei qualcosa di differente, magari avrei preso un moonlite? Quando serri la vite di blocco si inclina leggermente tutto il tubo di messa a fuoco, non so se succede anche a te.
In ogni caso dalla tua valutazione, un doppietto di parecchi decine di anni fa, che ha una resa assimilabile a un moderno apo da 4"... bè deve essere qualcosa di eccezionale veramente... chissà come renderà sulla luna...


Top
  Profilo    
 
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: sabato 6 settembre 2008, 14:31 
Non connesso
Avatar utente

Iscritto il: martedì 21 febbraio 2006, 18:47
Messaggi: 3945
Località: Villa C. (MI)
Tipo di Astrofilo: Visualista
Io avrei fatto carte false per mantenerlo tutto originale che era uno spettacolo. Questo "trapianto" mi fa venire in mente certi preparatori che montavano il 4 cilindri Suzuki 500 ex RG Gamma su telai più recenti; ok il "mezzo" si lasciava guidare ma dal punto di vista tecnologico non valeva più nulla mentre se oggi hai una RG Gamma 500 completamente come Suzuki la fece potresti trovare uno che ti offre un assegno in bianco... :shock:
Per quanto riguarda la qualità non metto in dubbio NULLA di quanto scrivi poichè i tedeschi sono stati all'avanguardia per un secolo nel campo dell'ottica al punto che alcune cose che oggi vengono propinate come "novità" erano già utilizzate 70 anni fa' ai tempi del nazismo (ad esempio le lenti al lantanio per obiettivi e oculari, per non parlare poi di oculari con AFOV> 100°)

_________________
*******************************
Roberto Porta - photallica v. 2.0

"Le stelle non sbagliano e non si guastano" (G. Gualini)


Top
  Profilo   WWW  
 
Visualizza ultimi messaggi:  Ordina per  
Apri un nuovo argomento Rispondi all’argomento  [ 34 messaggi ]  Vai alla pagina 1, 2, 3, 4  Prossimo

Tutti gli orari sono UTC + 1 ora


Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 12 ospiti


Non puoi aprire nuovi argomenti
Non puoi rispondere negli argomenti
Non puoi modificare i tuoi messaggi
Non puoi cancellare i tuoi messaggi
Non puoi inviare allegati

Cerca per:
Vai a:  
Powered by phpBB © 2000, 2002, 2005, 2007 phpBB Group
Traduzione Italiana phpBBItalia.net basata su phpBB.it 2010