Sono entrato anch'io a far parte del club dei “66”. Per la precisione ho preso uno W.O. ZenithStar 66SD colore bianco avorio.
Su questi rifrattorini, sulle loro qualità meccaniche ed ottiche, è già stato detto molto da gente più pignola ed esperta di me; riporto solo le mie personalissime considerazioni, un piccolo tassello da aggiungere a quello degli altri.
In tanta perfezione meccanica da tutti decantata, segnalo un banale piccolissimo difetto, almeno nel mio. Strette le viti che reggono la basetta per treppiede fotografico al tubo (erano un po' lasche), scopro che il paraluce non si ritrae più completamente, in quanto va ad urtare contro la parte anteriore della basetta stessa.
Con un ritaglio di moquette, che conservo per queste cose, ho creato un piccolo spessore, interposto tra basetta e tubo, che ha permesso di risolvere la cosa.
Devo avvertire che lo strumento l'ho preso per soddisfare prima di tutto il mio desiderio di avere un'ottimo e trasportabile cannocchiale, per uso terrestre, senza spendere una fortuna e, dopo aver letto il topic in cui Fede parla di “pantegan watching” fatto a 160x, col suo Scopos, ho capito che questo genere di rifrattorini facevano proprio al caso mio.
L'ho quindi dotato di un prisma Amici a 45° (sempre WO) che, accoppiato al mio Hyperion zoom, (della cui luminosità non finisco mai di sbalordirmi) forma un pacchetto ottico di tutto rispetto.
Le immagini diurne, sono di una nitidezza ed incisività spettacolare ed anche nelle ore più calde, si riesce sempre a spingere con gli ingrandimenti. Inoltre, grazie alla corsa del focheggiatore, si riesce a mettere a fuoco un oggetto a poco più di tre metri di distanza, anche a 100x! Incredibile (almeno per me).
Ancora un po' e lo si usa pure come microscopio.....
Ah già....siamo su un forum di astrofili. Scusate.
Abito in un piccolo appartamento condominiale a pian terreno, con annesso un giardinetto privato. Portar fuori il mio dobson, anche solo per veloci osservazioni estive di luna, pianeti, stelle doppie, non è un problema; lo lascio acclimatare mentre ceno e poi osservo.
In tal senso, non è che sentissi la mancanza di un rifrattorino.
L'idea però di avere un piccolo tele di qualità, da poter usare di giorno e di notte, più portatile e molto più versatile di un binocolone, da portare con me anche in vacanza e gestibile facilmente con un buon cavalletto fotografico, mi intrigava alquanto. Inoltre, mi solletica l'idea di attrezzarlo per l'osservazione solare, con un prisma di Herschel (il foglio di astrosolar mi fa un po' paura).
Non avendo (almeno per ora) comprato un prisma astronomico, le osservazioni in tal senso sono un po' condizionate. Ho provato a puntare Giove e qualche stella luminosa, (la luna era troppo bassa), ma mi manca un oculare a corta focale, per testare l'ottica. La mia barlow 2x Meade 140 evidentemente è un po' troppo lunga; sul terrestre, fino ad una certa distanza va bene, ma non mi permette di andare a fuoco all'infinito: anche a focheggiatore completamente ritratto, manca sempre quel tantino.... Forse è colpa anche della diagonale che fa fare un percorso più lungo alla luce? Agli esperti la risposta.
Ci vorrebbe una barlow un po' più corta, ma a quel punto tanto vale che mi prendo un oculare da 3,5mm. (si accettano consigli) che mi darebbe 110x circa.
Oltre non voglio andare: a differenza di molti di voi, le p.u. troppo piccole non mi sono mai garbate.
Puntando una stella, ho inoltre notato che sfuocando, il prisma Amici dapprima te ne fa vedere due poi si vedono le centriche con una riga verticale in mezzo. Guardando di giorno il prisma in controluce, ho dedotto che la riga è un leggero riflesso ottico causato dalla sagoma del prisma stesso. E' cosi? Anche qui, se qualche esperto di ottica vuol dire la sua.....
Insomma ognuno deve fare il suo mestiere. Per uso terrestre il prisma Amici (parlo di quello della WO) mi sembra ottimo, per uso astronomico può andar bene (credo) solo su luna e pianeti, ma non certo per cercare stelle doppie!
Si rischierebbero delle figuraccie colossali......
Ho già scritto troppo. E' meglio che mi fermi qui.
_________________ Stefano Binocoli: Nexus 100; Vortex Vulture 10x50; Pentax Papilio 6,5x21 Telescopi: Dobson GSO 300 deluxe; WO Zenithstar 66SD
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