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Autore Messaggio
MessaggioInviato: venerdì 4 gennaio 2008, 23:28 
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Iscritto il: sabato 7 luglio 2007, 14:10
Messaggi: 2307
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Quali sono le differenze tra i due tipi di spaziatori per gli apo, le controindicazioni ecc.. ?
Ogni tanto vedo in vendita dei modelli spaziati olio di qualche anno fa, ma vedo anche che tutti i modelli recenti sono ad aria, ci sono quindi grossi problemi sull'olio?

EDIT

Ho trovato e letto una vecchia discussione in merito e sembra non ci siano contro indicazioni per l'utilizzatore, ma solo per il costruttore che a quanto pare ha tolleranze inferiori di errore con l'olio, nessun nuovo parere o non ho capito una fava? :)

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MessaggioInviato: sabato 5 gennaio 2008, 15:33 
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Iscritto il: mercoledì 22 febbraio 2006, 0:18
Messaggi: 789
Località: roma
Ti rispondo con parole di Yuri Petrunin e non mie.
La spaziatura in olio, aumenta il contrasto, sopprime eventuali luci diffuse e permette una stabilizzazione termica del tripletto assoluta.
in un tripletto spaziato in aria la luce attraversa 6 superfici ottiche, in uno cementato in olio le superfici sono solo 2 poichè l'olio cementa appunto il monoblocco.
Chi effettua tali lavorazioni, pochi al mondo, garantisce eterna vita di utilizzo e mai scadimento di prestazioni, se non minima nei decenni.
Personalmente non ho mai riscontrato differenze eclatanti tra i due metodi di spaziatura, forse nei tripletti in olio (ma dico forse) l'immagine era più contrastata e scura, parliamo comunque di finezze.
Ad ogni modo dovendo spendere cifre da capogiro propenderei senza dubbio per la soluzione in olio.
Ciao

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MessaggioInviato: sabato 5 gennaio 2008, 20:00 
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Iscritto il: sabato 7 luglio 2007, 14:10
Messaggi: 2307
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Il produttore che vende il pezzo mi ha detto che l'unica cosa che loro suggeriscono è un controllo ogni 10 anni per eventuali perdite/infiltrazioni.

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MessaggioInviato: sabato 5 gennaio 2008, 21:05 
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Iscritto il: giovedì 1 giugno 2006, 9:04
Messaggi: 2238
Località: Valmadrera (LC)
Tipo di Astrofilo: Fotografo
A compendio di quanto correttamente illustrato da Morales circa alcuni vantaggi della spaziatura in olio, si potrebbe aggiungere che per valori di f numero superiori a 7, non esiste, a detta dei progettisti, nessuna limitazione particolare in termine di correzione ottica complessiva che porti a prediligere una soluzione o l'altra. Di fatto se un costruttore sa il fatto suo può far bene in entrambi i modi.

Viceversa per f/numeri bassi (sotto 7) la spaziaura in aria offre (nel caso di tripletto) due gradi di libertà in più per ottimizzare lo schema. Infatti nel tripletto in olio le superfici che intrappolano l'olio dovranno necessariamente essere a due a due accoppiate, perdendo di fatto queste due variabili di progetto.


Saluti, paolo

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