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Autore Messaggio
 Oggetto del messaggio: domanda su filtri anti UV
MessaggioInviato: sabato 5 gennaio 2008, 12:39 
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Iscritto il: venerdì 17 marzo 2006, 18:53
Messaggi: 1174
Località: 44°53'N 8°58'E
Tipo di Astrofilo: Visualista
Avevo letto, da qualche parte, che i filtri taglia UV possono avere qualche beneficio nel ridurre lo spettro secondario sui rifrattori acro.
Mi chiedevo se qualcuno, nel forum,ha avuto esperienza diretta, sia in visuale che in fotografia.

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Alessandro



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MessaggioInviato: sabato 5 gennaio 2008, 16:01 
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Iscritto il: martedì 9 maggio 2006, 23:43
Messaggi: 4101
Località: Padova
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Non cambia nulla che si tagli o no l'UV, perché le lenti dei rifrattori lo assorbono già di loro, e in ogni caso la frazione di fotoni UV che percepisce un CCD su una ripresa in luce integrale è trascurabile.
Pensa per esempio a Venere: se la si riprende con un filtro UV (Baader o Schuler) si devono usare tempi di posa di 3 ordini di grandezza maggiori rispetto alla luce bianca! Quindi senza filtri l'UV è come "diluito" a 1 su mille.


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 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: sabato 5 gennaio 2008, 21:50 
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Iscritto il: mercoledì 2 gennaio 2008, 9:06
Messaggi: 6502
Località: Roma
Salve
Per ridurre lo spettro secondario dei rifrattori acro (ammesso che abbiano una buona correzione dell'aberrazione sferica e dello sferocromatismo, ovvero che siano di buona qualità ottica), basta un filtro cd "minus violet" che non è altro che un filtro giallino chiaro.
Il cromatismo viene comunque attenuato , ma non eliminato del tutto.
Sono anche buoni, da questo punto di vista, i filtri della Baader come il recente "semi apo".

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Fulvio Mete
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http://www.lightfrominfinity.org

http://www.pno-astronomy.com


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MessaggioInviato: domenica 6 gennaio 2008, 9:27 
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Iscritto il: venerdì 17 marzo 2006, 18:53
Messaggi: 1174
Località: 44°53'N 8°58'E
Tipo di Astrofilo: Visualista
Grazie, ho ritrovato la "vecchia lettura", era di W.Ferreri e parlava del filtro skylight (1A), che dovrebbe essere molto simile all'UV, e dice appunto che puo' ridurre di un minimo il secondario. In particolare riferisce :

"....un filtro molto usato nella fotografia generica ed utile anche in visuale e' lo skylight, che significa luce del cielo. Si presenta con un color rosa pallido, non indebolisce, praticamente, la luce degli astri e blocca i raggi UV, tagliando via una parte delle radiazioni che provocano lo spettro secondario nei rifrattori...."

da qui e' nata la domanda, in effetti lo skylight (ma anche un UV di solito va bene) lo uso su un obiettivo come proteggi-lenti nelle foto diurne ma non pensavo avesse benefici anche di notte.

X FULVIO : per quel che riguarda i filtri MV, ho provato il CB della baader ma lasciava troppa dominante e ho visto che i risultati erano molto simili ad un giallo ( w8 o w12 che sia), sono poi passato al chromacor.

_________________
Alessandro



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MessaggioInviato: domenica 6 gennaio 2008, 14:13 
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Iscritto il: domenica 13 maggio 2007, 21:05
Messaggi: 1247
E' vero che un classico fraunhofer flint-crown taglia drasticamente gli ultravioletti (quelli che l'atmosfera non ha gia' tagliato :twisted:) Pero' uno strumento alla fluorite presenta ottima trasparenza nel vicino UV e anche i moderni vetri esotici hanno buona trasparenza. Inoltre i progettisti moderni prestano molta attenzione a progettare apo che lavorino bene anche in quella regione spettrale. Pensiamo, ad esempio, a come l'extender-q provvede a correggere la regione ultravioletta dello spettro, in un petzval come l'fsq-106; davanti il doppietto si occupa della quasi totalita' della correzione cromatica, dietro viene corretto quello che rimane nel visibile, e il residuo cromatico dell'fsq-106 che ci si ritrova all'oculare... beh quelli meglio corretti si chiamano "specchi"; cio' nonostante il progettista si e' posto il problema, vista anche la straordinaria trasparenza della fluorite - e la sensibilita' dei sensori moderni - anche in quella regione. Se si ha esigenza di lavorare nel vicino uv, certo la miglior cosa e' di utilizzare uno specchio, ma non per tutte le applicazioni e' possibile. Un taglia UV potrebbe essere utile, in foto, se si sta utilizzando un doppietto fluorite; non ho esperienza e sarei curiosa di sentire le vostre. Quanto ai filtri minus violet (piu' aggressivo) e semi-apo baader, in fotografia causano un viraggio deciso e ben evidente, il semiapo e' giallino, il MV e' un vero disastro, forse allora puo' avere un senso fare tricromia con dei passabanda se l'esigenza e' questa. In ogni caso anche in visuale un semiapo o mv hanno solamente una funzione estetica e rendono l'immagine piu' gradevole, e questo anche su acromatici "che non sono certo squisiti capolavori di ottica" quali gli etx70 (che ricordo sono dei 70mm aperti a f/5 quindi un bel po' di cromatismo e' fisiologico); credo che un'ottica a rifrazione in cui un "semplice" filtro semiapo o MV aggiunge dettagli significativi all'immagine, debba essere veramente dozzinale, non ho mai in effetti avuto occasione di guardare in una simile ciofeca. Sarei curiosa :twisted: Riguardo invece ai filtri 1A, mi risulta che siano la cosa commercialmente piu' simile alle finestre ottiche tra i filtri a basso prezzo e che vengano utilizzati per proteggere le ottiche dove necessario (esempio: fotografare un'eclisse dal deserto proprio mentre si sta alzando il vento, con la pregiata ottica da qualche migliaia di euro... il filtro 1A a tutta apertura e' il compromesso tra "scattare le foto della vita e comprare altro strumento" e "godersi in visuale lo spettacolo mentre lo strumento riposa nella sua solida custodia"). Il filtro 1A taglia gli UV perche', banalmente, una finestra ottica che trasmette su tutto lo spettro sarebbe molto piu' costosa. Anche un taglia UV a tutta apertura sarebbe piu' costoso, ma di notte (e visto che di solito non siamo nel deserto - posso aggiungere PURTROPPO?) un taglia uv di buona qualita' da mettere all'oculare fa lo stesso lavoro anzi meglio senza introdurre viraggi strani.


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