E' vero che un classico fraunhofer flint-crown taglia drasticamente gli ultravioletti (quelli che l'atmosfera non ha gia' tagliato

) Pero' uno strumento alla fluorite presenta ottima trasparenza nel vicino UV e anche i moderni vetri esotici hanno buona trasparenza. Inoltre i progettisti moderni prestano molta attenzione a progettare apo che lavorino bene anche in quella regione spettrale. Pensiamo, ad esempio, a come l'extender-q provvede a correggere la regione ultravioletta dello spettro, in un petzval come l'fsq-106; davanti il doppietto si occupa della quasi totalita' della correzione cromatica, dietro viene corretto quello che rimane nel visibile, e il residuo cromatico dell'fsq-106 che ci si ritrova all'oculare... beh quelli meglio corretti si chiamano "specchi"; cio' nonostante il progettista si e' posto il problema, vista anche la straordinaria trasparenza della fluorite - e la sensibilita' dei sensori moderni - anche in quella regione. Se si ha esigenza di lavorare nel vicino uv, certo la miglior cosa e' di utilizzare uno specchio, ma non per tutte le applicazioni e' possibile. Un taglia UV potrebbe essere utile, in foto, se si sta utilizzando un doppietto fluorite; non ho esperienza e sarei curiosa di sentire le vostre. Quanto ai filtri minus violet (piu' aggressivo) e semi-apo baader, in fotografia causano un viraggio deciso e ben evidente, il semiapo e' giallino, il MV e' un vero disastro, forse allora puo' avere un senso fare tricromia con dei passabanda se l'esigenza e' questa. In ogni caso anche in visuale un semiapo o mv hanno solamente una funzione estetica e rendono l'immagine piu' gradevole, e questo anche su acromatici "che non sono certo squisiti capolavori di ottica" quali gli etx70 (che ricordo sono dei 70mm aperti a f/5 quindi un bel po' di cromatismo e' fisiologico); credo che un'ottica a rifrazione in cui un "semplice" filtro semiapo o MV aggiunge dettagli significativi all'immagine, debba essere veramente dozzinale, non ho mai in effetti avuto occasione di guardare in una simile ciofeca. Sarei curiosa

Riguardo invece ai filtri 1A, mi risulta che siano la cosa commercialmente piu' simile alle finestre ottiche tra i filtri a basso prezzo e che vengano utilizzati per proteggere le ottiche dove necessario (esempio: fotografare un'eclisse dal deserto proprio mentre si sta alzando il vento, con la pregiata ottica da qualche migliaia di euro... il filtro 1A a tutta apertura e' il compromesso tra "scattare le foto della vita e comprare altro strumento" e "godersi in visuale lo spettacolo mentre lo strumento riposa nella sua solida custodia"). Il filtro 1A taglia gli UV perche', banalmente, una finestra ottica che trasmette su tutto lo spettro sarebbe molto piu' costosa. Anche un taglia UV a tutta apertura sarebbe piu' costoso, ma di notte (e visto che di solito non siamo nel deserto - posso aggiungere PURTROPPO?) un taglia uv di buona qualita' da mettere all'oculare fa lo stesso lavoro anzi meglio senza introdurre viraggi strani.