Ciao a tutti,
Tempo fa vidi su ebay degli specchi, quelli di Hubbleoptics, hanno anche un sito ufficiale:
http://www.hubble-optics.com
Come avevo recentemente detto in autocostruzione, sono sempre stato interessato ai loro specchi a sandwich, realizzano anche specchi monolitici e qui nel forum c’è chi ne usufruisce, come giuky84 che molto cortesemente mi aveva dato dei ragguagli.
Vorrei sapere se c’è qualcuno, in giro nel forum che ha avuto esperienze con la configurazione a sandwich della Hubbleoptics. La Hubbleoptics dichiara che tale soluzione è studiata per permettere di usufruire al tempo stesso di: ottiche ultraleggere, ad alta stabilità termica, con grande correzione ottica a prezzi vantaggiosi. Cercando ho trovato una discussione, in cui la Hubbleoptics dichiara ( e/o propaganda )ufficialmente l’ingresso sul mercato:
http://www.cloudynights.com/ubbthreads/ ... ost1664659
in cui il fondatore Mr. Tong Liu precisa che la sede è in USA, R&D a Hong Kong e manodopera cinese, il che potrebbe essere una spiegazione anche dei prezzi delle loro offerte in aggiunta al fatto che una vera struttura a nido d’ape è un'altra cosa, che prevede, tra l’altro e non a caso, un processo produttivo diverso e non economico.
Osservando lo specchio e leggendo le spiegazioni nel loro sito, a me sorgono dei dubbi, frutto delle seguenti considerazioni:
Una delle due “ piastre” sottili è ovviamente il primario, che essendo sottile, dal punto di vista meccanico introduce il problema della sua rigidità flessionale ( si parla di diametri dai 14” in su ! ), problema che loro risolvono ponendo dei piccoli cilindri di supporto incollati ( o comunque attaccati non so in che modo ) anche su un altro piano, appunto l’altro vetro sottile, secondo un opportuna disposizione e vabeh. Le due piastre, sono separate e collegate da N piccoli cilindri ( di vetro ).
Il dubbio è questo: ci sono 2N interfacce cilindro-vetro , cioè ci sono 2N superfici finite d’incastro, attraverso cui ci sono tensioni esplicate, funzioni di tre entità: deformazione termica, sollecitazione meccanica ( funzione anche dell’orientamento del sistema ) e adesione vetro-vetro. Le deformazioni, probabilmente diverse delle due piastre di vetro e le tensioni fisiologiche nei punti di adesione, non introducono aberrazioni?
Io il sistema lo vedo più o meno equivalente a prendere un primario sottile e incollarlo in una prima cella sopra “punti”, non flottanti, il tutto poi alloggiato in una cella ordinaria. Con la prima cella, tutta di vetro e collante, deformante termicamente e meccanicamente. Che dite?
Ringrazio quanti potessero testimoniare esperienze dirette o comunque esprimere il loro pensiero circa le considerazioni di cui sopra.
Saluti,
Helio