1° Forum di Astronomia Amatoriale Italiano

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Autore Messaggio
MessaggioInviato: giovedì 13 dicembre 2007, 13:43 
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Iscritto il: martedì 2 maggio 2006, 8:59
Messaggi: 5153
Località: Roma
Tipo di Astrofilo: Visualista
Domanda.
Ultimamente vanno molto i rifrattori con doppietti o tripletti cementati, soprattutto nella fascia dei costosi Apo o semi-Apo.

Mi chiedevo, visto che la cementazione impone di usare un qualche polimero tra le lenti, non c'è il rischio che anche tenendolo con tutti i crismi, con il tempo il polimero invecchi, si delamini, si opacizzi?

E' già successo?

Non "invecchia" meglio un obiettivo a lenti spaziate?

Si sa quanto potrebbe essere la "durata di vita utile" delle lenti cementate?

Chi di voi ne sa qualcosa?

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Claudio

"Los que van con prisa, nunca ven el cielo"
Gruppo Astrofili Hipparcos, Roma - http://www.hipparcos.it/
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Principalmente con Celestron C5, binocoli vari, occhio nudo e tutto ciò che si può puntare verso il cielo.


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MessaggioInviato: giovedì 13 dicembre 2007, 20:09 
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Iscritto il: domenica 15 luglio 2007, 10:35
Messaggi: 2770
me lo sono chiesto spesso anch'io ma soprattutto per le lenti alla fluorite e i tripletti spaziati in olio............ :?

o ci finiremo prima noi?? :cry: :cry:


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MessaggioInviato: venerdì 14 dicembre 2007, 9:39 
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Iscritto il: mercoledì 8 febbraio 2006, 19:28
Messaggi: 1656
Località: Prov. di Alessandria
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Ciao

Penso che se il processo di spaziatura in olio e cementizzazione è fatto bene non ci siano problemi di durata. Io ho un rifrattore Zen spaziato in olio da 8 anni senza problemi (toccatina), lo tengo sempre in osservatorio e arriva -10 d'inverno e quasi 50° d'estate
Per quanto riguarda le lenti cementate, questo puo' valere anche per gli oculari dove spesso lo so (come i ploss) : ovviamente le lenti sono piu' piccole e il rischio è minore ma ci sono ancora dei clave' in giro :D


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MessaggioInviato: venerdì 14 dicembre 2007, 10:33 
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Iscritto il: venerdì 2 novembre 2007, 16:12
Messaggi: 761
Località: Perugia
Tipo di Astrofilo: Strumentofilo
In genere questo tipi di incollatura per ottica durano almeno sui 15-20 anni: però come tutte le miscele adesive possono degradarsi prima. Direi comunque che, in linea di massima, salvo casì particolari, non si dovrebbero avere sorprese per molti anni.
E' chiaro che dove la colla non c'è non ci sono problemi: il detto "quello che non c'è non si rompe" è validissimo anche nell'ottica!


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MessaggioInviato: venerdì 14 dicembre 2007, 12:18 
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Iscritto il: giovedì 23 marzo 2006, 19:41
Messaggi: 2025
Località: Quel Di Castelvecchio Pascoli
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
astrotecnico ha scritto:
In genere questo tipi di incollatura per ottica durano almeno sui 15-20 anni: però come tutte le miscele adesive possono degradarsi prima. Direi comunque che, in linea di massima, salvo casì particolari, non si dovrebbero avere sorprese per molti anni.
E' chiaro che dove la colla non c'è non ci sono problemi: il detto "quello che non c'è non si rompe" è validissimo anche nell'ottica!


Cioe fra 20 anni un rifrattore ha le lenti che sbatacchiano una contro l'altra perche il collante che le teneva fissate se ne' andato (rimedi ?)
Vorrei lasciare il mio ed80 ai nipoti ...

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MessaggioInviato: venerdì 14 dicembre 2007, 13:58 
beh, tutti i polimeri... polimerizzano
quindi è vero che sia gli obbiettivi cementati, come quelli spaziati in olio subiscano il peso tel tempo.
Da una parte la perdita del potere di coesione dei "collanti" (che comunque è molto blando vista la "assenza di aria" (ma resta l'azione della radiazione luminosa incidente, e anche del delta di temperatura.
Per la spaziatura in olio si è molto parlato della opacizzazione del film oleoso, cosa che è dovuta alla radiazione incidente ma che ha tempi molto lunghi di trasformazione.
Francamente direi che non vi è una grande problematica sugli strumenti a lenti di tipo amatoriale. I tempi di degenerazione sono solitamente superiori alla vita media di uno strumento di tipo amatoriale, inoltre la eventuale perdita di prestazione è davvero modesta e poco percettibile.
Direi che il problema riguarderebbe più che altro strumenti professionali (vedi i grandi osservatori) ma in questo caso il problema non sussiste in quanto non si producono più grandi rifrattori come strumenti principali e quelli esistenti hanno una anzianità superiore ai 20/30 anni il che li riporta a una tecnica costruttiva che non prevedeva né la cementazione delle lenti né la spaziatura ad olio.


Paolo


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MessaggioInviato: sabato 15 dicembre 2007, 12:19 
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Iscritto il: venerdì 30 marzo 2007, 12:44
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astrobob0 ha scritto:
Vorrei lasciare il mio ed80 ai nipoti ...

l'80ED è spaziato in aria...quindi no problems :wink:


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MessaggioInviato: sabato 15 dicembre 2007, 15:15 
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Pensate solo hai rifrattori di fine ottocento ancora funzionanti che non avevano neanche il trattamento antiriflesso.
Probabilmente a qualcuno in tempi più recenti lo avranno anche fatto l'antiriflesso, ma nel frattempo quanti anni si sono fatti senza alcuna protezione?
Maurizio

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MessaggioInviato: domenica 16 dicembre 2007, 16:33 
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Iscritto il: martedì 2 maggio 2006, 8:59
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ForMa55 ha scritto:
Pensate solo hai rifrattori di fine ottocento ancora funzionanti che non avevano neanche il trattamento antiriflesso.
Probabilmente a qualcuno in tempi più recenti lo avranno anche fatto l'antiriflesso, ma nel frattempo quanti anni si sono fatti senza alcuna protezione?
Maurizio


Ma appunto, quelli di polimeri e roba degradabile ne avevano poca o nulla.
Se si protegge l'acciaio dalla ruggine e il legno dai tarli, durano secoli.

I "cementi" ottici invece mi inquietano, nel senso che volevo sapere se ci sono dati certi sulla loro vita prima che diventino opachi o si scollino, e se sbalzi di temperatura, soprattutto il caldo (penso ai 66ED cementati, portati "in vacanza" nei bagagli. per esempio) possano rovinare il polimero in maniera repentina.

Ci sono casi accertati?

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Claudio

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MessaggioInviato: lunedì 17 dicembre 2007, 15:54 
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Iscritto il: giovedì 9 febbraio 2006, 19:35
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Località: Carpi (MO)
E’ risaputo che gli obiettivi da binocolo fino a 80mm di diametro sono incollati con il balsamo del Canada, perché appunto la dilatazione dei vetri fino a questo diametro non influisce un gran ché sul comportamento del balsamo, devono passare parecchi anni prima che comincino e vedersi quelle bellissime inflorescenze.
Con diametri superiori gli incollamenti vengono fatti con l’olio di cedro o l’olio per immersione da microscopia.
La loro durata direi che è piuttosto lunga, infatti l’Astrophysics da 180mm di mio suocero, dopo venti anni è ancora perfettamente integro.
Direi che puo stare tranquillo per un bel po' di tempo.

Maurizio

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