Ieri finalmente "prima luce" del 4 pollici apocromatico..
e qui sento già tuoni e fulmini e brontolii di pancia, ma fatemelo chiamare così, sul libretto l'obiettivo è definito tale e anche un noto tester italiano lo definisce tale a seguito di prove di laboratorio
http://www.pliniocamaiti.it/sk80ed-100ed.htm (Orion e Skywatcher ED sono lo stesso telescopio, addirittura secondo certi forum USA anche il Vixen monta lo stesso doppeitto) comunque sia è un doppietto spaziato in aria col Crown in FLP53, qualsiasi cosa essa sia funziona!
per la scheda tecnica maggiori dettagli qui:
http://www.company7.com/orion/telescope ... 0EDf9.html
tanto per la cronaca è comunque venduto come apocromatico, e se veramente non lo è non capisco come mai in utto il mondo nessuno mai abbia intentato una causa alla Orion per frode in commercio in quanto lo vende come tale
http://www.telescope.com/control/produc ... t_id=09975 , anche da una rapida ricerca risulta che siano in parecchi a "sbagliare" come me
ttp://www.webastro.net/index.php?wapedia=51
basta polemiche, veniamo al sodo:
Per comprarlo ho venduto l'acromatico SW da 120mm, il Newton da 200mm "Dobsonizzato" , il Mak 127 e ci ho messo su qualche decina di euro, ma alla fine eccolo qua
Il tubo, leggero e ben fatto, è ben rifinito e in alluminio senza giunzioni visibili, così come la cella , non collimabile, anch'essa in alluminio tornito nero col paraluce metallico a vite, niente da dire, tutto ok!
L'obiettivo frontalmente pare di un bel verde e senza difetti nè segni visibili, il fuocheggiatore è un crayford col tubo in alluminio e il corpo in un metallo non magnetico, in pratica in tutto il telescopio la calamita si attacca solo sulle viti!
Il Fuocheggiatore crayford ha un funzionamento fluido e onesto con una vite sotto per regolare la durezza (che non segna il tubo) se ben regolata non presenta giochi e con un diagonale da 2" e un oculare bello peso non si muove neanche quando il tele punta in alto, il fuoch. è da 2" con un riduttore da 31.8 mm di serie, entrambi non hanno il collarino am semplici viti che possono segnare gli accessori, un collarino in ottone ce lo potevano mettere...
L'attacco per il cercatore è standard e accetta sia le basette SW che quella della GSO, infatti ci ho montato il cercatore del mio dobson GSO da 10" che tanto ha l'80mm
Per distanziare gli anelli ho usato una barra a coda di rondine più lunga del necessario, questo mi ha consentito di montare il telrad tra i due anelli.
L'opacizzazione interna mi pare buona ma ho notato dei piccoli spazi tra il tubo e l'esterno dei diaframmi, devo capire se ciò può essere dannoso, nel caso basterà una piccola striscia di vellutino adesivo per sigillare la "perdita".
Montato sulla EQ5 si bilancia con un solo peso messo abbastanza vicino alla montatura, su questa montatura inutile dire che è un roccia!
Primo obiettivo, Giove visione bella e luminosa di... una frittella colorata in una padella d'olio che frigge! troppo basso sull'orizzonte, passiamo a cose più serie, finalmente il buio e punto subito Vega, ecco che a 180x appare bianca e puntiforme come non l'avevo mai vista, nessun residuo cromatico, bene!
L'aria non si è ancora abbastanza stabilizzata e il cerchio di diffrazione intorno alla stella appare spezzato e tremolante, sfuocando riesco a vedere il disco di airy con tanti begli anellini netti e tutti uguali, qui appare una leggera tinta verdina, ma fuori fuoco non mi interessa, a me interessa l'immagine a fuoco perchè, di solito, osservo a fuoco

altra belle notizia, il tele è collimato, non noto astigmatismo nè altre deformazioni, sono contento!
adesso sono pronto, Holmes a me!
eccola, atutti gli ingrandimenti, da 30x a 180x è sempre uno spettacolo, bellissima su uno sfondo di stelline che sembrano cristalli di zucchero su un piano di marmo nero.
A proposito degli oculari ho provato un Wollensak 30mm 80° e sul 100ED offre un campo tutto a fuoco e tutto corretto di ben 2,6° ma anche uno scarsissimo RK 2" da 32mm (quello in dotazione al GSO) offre prestazioni da non disprezzare, penso che acquistando questo strumento quello che si spende in più lo si risparmia in oculari

in quanto anche configurazioni più modeste offrono risultati eccellenti rispetto a quanto riescono a fare su un newton f5.
L'unico altro target di questa breve prima luce è stata M57 che mi ha stupito per la nitidezza e la facilità con cui sono riuscito a vederla dal mio inquinatissimo sito casalingo ( avevo tre lampioni di cui vedevo direttamente la luce).
La facilità con cui questo rifrattore và a fuoco è impressionante, così come la qualità delle immagini sempre perfette fino ai bordi del campo e con dettagli secchi e incisi, per me che vengo da anni di "palline di polistirolo" e acromatici vari è una bella soddisfazione.
Vediamo le prossime uscite (aspetto soprattutto la Luna e i Pianeti) e sperando in cieli sereni.
to be continued....
