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Autore Messaggio
 Oggetto del messaggio: La crisi dei grandi apo
MessaggioInviato: martedì 16 ottobre 2007, 9:40 
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Iscritto il: giovedì 13 luglio 2006, 14:42
Messaggi: 581
Località: Roma
Questa mattina non mi ha colto di sorpresa leggere sul noto sito americano di compra-vendita di strumenti astronomici l'annuncio di vendita del mio amato Tec180FL.
E' da quest'inverno che ho avuto i primi segnali dal mercato Americano che il ciclo positivo dei grandi diametri oltre il 15 cm avesse raggiunto l'apice e il rischio di inversione di tendenza è più che reale che teorico. Per essere sinceri credo che l'inersione sia già iniziata.
L'interesse per i grandi diametri si è ridotto notevolmentre anche in considerazione delle costose montature che richiedono e penso che il trend continuerà a vantaggio di diametri più umani perchè meno costosi e più pratici nel loro utilizzo.
Forse mancherà ancora la AP a proporre sul mercato un nuovo 180 ma a parte i nostalgici ritengo più azzeccata la scelta di produrre nuove ottiche con diametri limitati al 13\14 cm. Il 160 AP non ha avuto un gran successo e come sapete a me non è piaciuto perchè non all'altezza del marchio.
Insomma tolto lo sfizio di mettere gli occhi su un 18\20 cm tanti user hanno compreso che ci si può divertire o avere belle soddisfazioni anche con strumenti più a portata di portafoglio senza prendere un mutuo.
In fondo è sempre un hobby almeno fino a quando non si è affetti da strumentite cronica ... e se poi ci si mette anche la crisi economica allora anche un 80-ino potrà regalare tante soddisfazioni.

Saluti
Maurizio


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 Oggetto del messaggio: Re: La crisi dei grandi apo
MessaggioInviato: martedì 16 ottobre 2007, 10:07 
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Iscritto il: giovedì 9 febbraio 2006, 14:35
Messaggi: 4614
Località: Padova
gann ha scritto:
allora anche un 80-ino potrà regalare tante soddisfazioni

Se parliamo di soddisfazioni e non di prestazioni allora il diametro non è un fattore determinante.

Donato.


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 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: martedì 16 ottobre 2007, 10:21 
I grossi apo sono sempre stati e saranno sempre degli strumenti particolari oltre che molto costosi...
non è che uno si sveglia la mattina e decide di comperarsi un tripletto da 150...
chi ci arriva ci arriva dopo molta esperienza, con sacrifici e cognizione di causa, valutando bene tuti i pro ed i contro.
Da "strumento di nicchia" quindi credo che non possa realmente avere una crisi e tramontare...
;)


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MessaggioInviato: martedì 16 ottobre 2007, 11:24 
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Iscritto il: lunedì 11 settembre 2006, 11:27
Messaggi: 1141
Località: Campania
Sinceramente se avessi una postazione fissa un apo da 180 o 200 lo comprerei ben volentieri. Il mercato americano non fa testo perchè chi ha un buon cielo e vuole fare imaging compra un RC da 20" e non un apo. Ovviamente ogni strumento ha la sua specializzazione e quel che fai con un apo non lo fai con un RC o con un megadobson..... la vita è belle perchè è varia


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 Oggetto del messaggio: Re: La crisi dei grandi apo
MessaggioInviato: martedì 16 ottobre 2007, 12:07 
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Iscritto il: giovedì 9 febbraio 2006, 18:08
Messaggi: 1383
gann ha scritto:
anche un 80-ino potrà regalare tante soddisfazioni.

Saluti
Maurizio


Da qualche tempo a questa parte si iniziano a trovare APO da 90mm di apertura a prezzi inìferiori ai 1000 euro e anche ben accessoriati. sinceramente credo che con questi esemplari si sia raggiunto quasi il massimo in termini di qualità/prezzo/prestazioni/ingombro ed esborso economico...certo a chi non piacerebbe un apo da 130 - 140mm ma oltre ad essere pi-u impegnativo , il costo lievita enormemente , figuriamoci poi nei diametri 180-200mm



ciao :wink:


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 Oggetto del messaggio: Re: La crisi dei grandi apo
MessaggioInviato: martedì 16 ottobre 2007, 12:58 
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Iscritto il: martedì 19 giugno 2007, 9:03
Messaggi: 465
Ciao Maurizio,

Un po' di commenti al volo infra...

gann ha scritto:
Questa mattina non mi ha colto di sorpresa leggere sul noto sito americano di compra-vendita di strumenti astronomici l'annuncio di vendita del mio amato Tec180FL.

Mah, come hai visto, il medesimo sito lista anche un 160FL e giù a scendere fino ai 60mm... Sinceramente stimerei tali vendite più esigenze personali che altro...

gann ha scritto:
E' da quest'inverno che ho avuto i primi segnali dal mercato Americano che il ciclo positivo dei grandi diametri oltre il 15 cm avesse raggiunto l'apice e il rischio di inversione di tendenza è più che reale che teorico. Per essere sinceri credo che l'inersione sia già iniziata.
L'interesse per i grandi diametri si è ridotto notevolmentre anche in considerazione delle costose montature che richiedono e penso che il trend continuerà a vantaggio di diametri più umani perchè meno costosi e più pratici nel loro utilizzo.

Anche qui, onestamente non mi pare. APM ha listato in vendita un rarissimo Zeiss AS200/3000. Da questo ad inferirne che il nome Zeiss è in crisi, i suoi telescopi si sono scoperti essere di qualità dubbia ed i diametri oltre i 6" non saranno più costruiti nella storia dell'astronomia mi pare ce ne corra... Per ogni 20 cm che viene messo sul mercato dell'usato, ci saranno almeno 50 esemplari da 4" in vendita... perché allora parimenti non "dedurne" che il mondo astrofilo si stia progressivamente muovendo su diametri che approssimano il mezzo metro...?!

Forse ciò che si potrebbe leggere è che molta gente si compra i telescopi (ma anche le auto, etc.) per mero sfizio, senza valutare almeno:

a. effettive esigenze;
b. rapporto costi/benefici;
c. costi/impegni di gestione
d. contingenze extra-astronomiche.

A. Se sto facendo ricerche (per lavoro o per diletto poco importa) per cui mi serve sistematicamente, p.e., di scendere sotto 0.6 secondi d'arco in seeing medio o medio-alto, allora mi serve almeno un rifrattore da 8" (apo o acro che sia). Non ci piove. B, C, e D vengono di conseguenza e sono quindi valutate, gestite e risolte.
Se mi sono fatto un 8" (o più grande) semplicemente perché voglio far vedere all'amico/collega/fidanzata etc. quanto ce l'ho grosso e lungo, e non mi sono posto affatto le questioni B, C, e D, sono solo un deficiente che si troverà in breve a rivendere il suo strumento dopo essersi reso dolorosamente conto (e qui vengono in ordine i punti menzionati sopra) che:

B. All'aumentare del diametro, le prestazioni aumentano MENO che linearmente (è difficile [ma non impossibile] mantenere la stessa precisione costruttiva; è difficile [ma non impossibile] che l'intero treno opto-meccanico funzioni a 20 cm come funziona a 10; è difficile [ma non impossibile] che l'atmosfera tenga a 0.6 acsec come tiene a 1.2 arcsec, etc.etc.etc.) mentre i costi aumentano iperbolicamente. Passare da 10 a 15 centimetri porta AL PIU' un aumento del 50% delle prestazioni, mentre comporta ALMENO un aumento del 300% dei costi. Peggio ancora, passare da 15 a 20 cm porta AL PIU ad un aumento del 25% delle prestazioni, mentre comporta ALMENO un aumento di un altro 300% dei costi. E cosi via in curva iperbolica. Chi non ha tenuto questo in considerazione e non ha necessità altre che lo show-off passeggero, dopo aver toccato punte "siffrediane" ripiegherà facilmente su diametri più gestibili (e comunque in grado di dare molte soddisfazioni).

C. muove da B. ed include, a parte i costi dello strumento (ottica più meccanica) anche quelli dell'osservatorio (per la postazione fissa) o del gravoso impegno di smontaggio/trasporto/rismontaggio/trasporto, etc. etc. etc. Tutto questo costa, non solo denaro, ma anche tempo, lavoro, dedizione certosina e pazienza francescana.

D. E' determinato dalla saggia voce della compagna/o che dice:
Caro/a, lo scorso Gennaio hai preso per 20.000 euro questo strumentino (!) che desideravi da una vita e con cui abbiamo osservato la sera stessa, poi di nuovo Pasqua, e poi ancora il 15 d'Agosto quando c'erano le stelle cadenti (!). E' molto bello qui in mezzo al salone però, sai, davvero non si riesce più ad invitare nessuno... e poi, come sai, avremmo bisogno di X, Y e Z per cui non ci sono più risorse... Mmmm, adesso che abbiamo visto quant'è bello questo e quanto ci si vede bene (!), non pensi sarebbe il caso di scegliere qualcosa di più gestibile per cui possiamo sempre osservare quando vuoi tu ma, al tempo stesso, fare tutte le altre cose? Come per esempio ricominciare ad invitare la Zia Rosina che non ci fa più visita da quando teme che questo cosone gli possa cadere in testa...?!?!

Scherzi (e riso amaro) a parte, questo caso è assai più frequente di quanto si immagini. E molte vendite — a parte quelle determinate da contingenze più tristi, quali malattie, rovesci finanziari e lutti — sono determinate proprio da ciò. Oltre che, sia detto per inciso, da "per passaggio a strumento maggiore vendo XXX tenuto come un figlio..." ;-)

gann ha scritto:
Forse mancherà ancora la AP a proporre sul mercato un nuovo 180 ma a parte i nostalgici ritengo più azzeccata la scelta di produrre nuove ottiche con diametri limitati al 13\14 cm. Il 160 AP non ha avuto un gran successo e come sapete a me non è piaciuto perchè non all'altezza del marchio.

Mi sono perso la review. Ce l'hai da qualche parte?

gann ha scritto:
Insomma tolto lo sfizio di mettere gli occhi su un 18\20 cm tanti user hanno compreso che ci si può divertire o avere belle soddisfazioni anche con strumenti più a portata di portafoglio senza prendere un mutuo.
In fondo è sempre un hobby almeno fino a quando non si è affetti da strumentite cronica ... e se poi ci si mette anche la crisi economica allora anche un 80-ino potrà regalare tante soddisfazioni.

Ribadisco quanto sopra. Chi decide di farsi un rifrattore da 18/20 cm perché animato da mero "sfizio" è meglio che prima consideri se ha messo da parte l'equivalente (sia in finanze che in impegno) di un'auto di cilindrata veramente grossa (oltre ad avere una situazione famigliare che consenta la gestione del "pupo"). Perché lo Stato non propone nessun tipo di incentivi per questo tipo di "invidia del pene" (per alcuni altri sì; ma su quelli si fonda buona parte della nostra economia...)

Quindi, o si hanno necessità veramente serie, per cui di tale diametro non si può fare a meno, oppure è davvero meglio limitarsi ad un bel 10cm che di soddisfazioni ne può dare tante ma tante — ed in alcuni campi (p.e. l'osservazione solare) è veramente quanto basta per avere davanti anni e anni e anni di onesto lavoro osservativo.

Però, di nuovo, da ciò ad inferire che i grandi strumenti sono in via di estinzione, insomma, un pochino ce ne corre.

Anzi — e qui tiro l'acqua al mio mulino — ragazzi, questo è un invito bello e buono ad un totale downsizing della vostra strumentazione ed impegnare (parte ;-)) delle risorse in lunghi week-end a Refractorland ( http://www.refractorland.org ) che, se Dio vuole, dall'anno prossimo sarà in grado di ospitare chi si vuole "togliere lo sfizio" di utilizzare un cosone largo 25cm e lungo più di 4 metri...;-);-);-)

Ciao a tutti/e,

Massimiliano


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 Oggetto del messaggio: Re: La crisi dei grandi apo
MessaggioInviato: martedì 16 ottobre 2007, 13:35 
massimilianolattanzi ha scritto:
ragazzi, questo è un invito bello e buono ad un totale downsizing della vostra strumentazione


E' dura per me fare un downsizing del mio rifrattore...
dovrei pensare ad un Borg 45...
:D :D :D :D :D :D


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MessaggioInviato: martedì 16 ottobre 2007, 14:16 
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Iscritto il: martedì 19 giugno 2007, 9:03
Messaggi: 465
Mi permetto di suggerirti un vero Apo (alle soglie del Bianco e Nero...;-)).
Il "FUI-DIO (!)" (aka "Fanta-Ultra-Iper-Dioptrix):

a. tubo di cartone da 90cm
b. lente singola 52mm da una diottria (+1) – il vetro è proprietario, ma sappi che ha un numero di Abbe prossimo a quello dell'S-FPL999
c. diaframma a 12.5 mm.

Va bene sulle montature Lidl, ma anche a cavallo di due mollette. Oppure agganciato ad un filo da bucato stile bilancia herscheliana...

Accetta oculari da 1/1/4" e 2" (di serie)

In opzione, anodizzazione argento con foglio di alluminio domopak (o chi per lui)

Se vuoi, puoi aggiungere una targhetta di carta igienica mettendo su "Esemplare #002". Devi pagarmi 1,03 € di royalties (sarebbe 1 €, ma PayPal si pappa il 3% e teniamo tutti famiglia...;-)). Poi considera che 30 centesimi li devo versare alla Fondazione Galileo Galilei di Arcetri che mi ha contattato sostenendo che qualche deficiente aveva già usato lenti singole nel XVII secolo... mah... comunque al processo davanti alla Corte Europea dei Brevetti hanno vinto loro... però a botte di 70 centesimi io c'ho comunque messo in piedi Refractorland...;-)

Ti accludo alcune foto del "pupo" temporaneamente alloggiato nella cassa del SYW 108/1600. Quando ho fatto le foto, il suo baule di pitone amazzonico era ancora in fase costruzione...

Il portaoculari — che, come vedrai, appartiene al sistema T-2 Baader, dato che tale piccolo gioiellino è compatibile con *qualunque* accessorio in commercio [quello di quel Galilei no; ma quei bifolchi della Corte Suprema non hanno voluto sentire ragioni..!!!] — era qui un 31.8 perché lo stavo utilizzando con gli Zeiss Abbe... Come immagini, non oso nulla di meno per non inficiarne la squisita purezza dell'immagine...;-)

Fammi sapere come procede e se ti necessitano piani costruttivi 4:1

Massimiliano

http://forum.astrofili.org/userpix/1995_MAX9896_1.jpg

http://forum.astrofili.org/userpix/1995_MAX9899_1.jpg

http://forum.astrofili.org/userpix/1995_MAX9900_1.jpg


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MessaggioInviato: martedì 16 ottobre 2007, 14:57 
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Iscritto il: venerdì 24 febbraio 2006, 11:09
Messaggi: 700
Località: Polignano a Mare - Bari - Puglia
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
---

Che meraviglia.
Ricorda i miei vetusti esperimenti, in cartone da tessuto.
O il vecchio Alinari monolente diaframmato che permutai (me scellerato).

...

_________________
Cieli e giorni sereni
::-Riccardo Giuliani

---

Parte dell'attuale strumentazione >
* Antico_C8_Arancione_su_HEQ5_Pro. (mio "primogenito")
* Vari Rifrattori acro e Apo, Newton @ f/4, Binocoli, etc.
* Dobson Skywatcher 16 pollici modificato e Dob 8
* Camere varie: CookBook_ :) Webcam_DSI_Magzero_QHY_tutte modificate :)
* Fotocamere Canon e Tele
* Parco oculari, Filtri, accessori & varie

...
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MessaggioInviato: martedì 16 ottobre 2007, 15:10 
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Iscritto il: giovedì 13 luglio 2006, 14:42
Messaggi: 581
Località: Roma
Ciao Massimiliano

vado di fretta così sarò breve.
Ho alcuni amici astrofili americani che seguono molto il mercato interno e le varie tendenze e le richieste dei grandi apo nell'anno corrente ha subito una contrazione significativa rispetto al 2006, considerato l'anno d'oro almeno finora.
Certamente non sono in grado di dirti le motivazioni ma la cosa che mi ha colpito da quanto mi è stato riferito e che dalla fine dello scorso anno si è riversato sul mercato dell'usato un numero inusuale di apo in vendita di grande diametro.
Considerando inoltre che i TMB, a differenza degli AP e dei Tec, subiscono una maggiore perdita di valore, e che spesso i 16-20 cm molto difficilmente si trovavano in pronta consegna o nell'usato credo che qualcosa sia cambiato nelle scelte di talune persone che hanno pensato come me di acquistare un apo da decine di migliaia di euro\dollari.
Conosco due astrofili americani che fino a pochi anni fa non si sognavano minimamente di spendere simili cifre, me compreso e un latro che dopo averne collezionato ben tre fino 25 cm sta smantellando l'osservatorio per prendere altre strade.
Anche chi ha acquistato il mio 180 veniva dal 140 ma immaginavo che, solo per soddisfare la curiosità come ha dichiarato, ben presto si sarebbe reso conto di aver esagerato.
E credo che trattasi di comportamento molto diffuso anche perchè chi fa veramente ricerca o fotografia sono d'accordo che prediliga ottiche più apprpriate tipo RC.
Quanto all'AP180 è nei progetti di Roland C. come completamento della nuova gamma di apo ma sui tempi il silenzio regna sovrano.

Saluti
Maurizio


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