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 Oggetto del messaggio: Qualità vs. Quantità
MessaggioInviato: venerdì 12 ottobre 2007, 22:00 
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Iscritto il: lunedì 4 settembre 2006, 13:29
Messaggi: 5486
Località: Mugello
Tipo di Astrofilo: Visualista
Riflettendo sul topic di Maidiremirko sulla qualità del cielo mi è venuto in mente questo pensiero bislacco:

Nel campo "Astrofilo" prettamente visuale, quanto conta la "qualità" delle ottiche e del resto (montature, oculari etc.) e quanto la "quantità" intesa come capacità di raccogliere luce (diametro strumenti) o abbordabilità delle attrezzature?

(restando nel campo degli strumenti usabili e non dei "bidoni" ovviamente)

A volte penso che in questo campo la Quantità possa essere importante come la Qualità se non di più, addirittura mi viene da pensare che in certi ambiti la Quantità sia anche una qualità. :roll:

Riflettendo sul "divario" di prezzo per centimetro tra strumenti , esempi su prezzi medi da TS (tra i più bassi che si trova in giro):

Telescopi a specchio completi, diametri sui 25cm:

Dobson 20 €/cm , Newton EQ 48 €/cm, Catadiottrici SC 110 €/cm

Telescopi OTA a rifrazione e Mak diametri intorno ai 12 cm:

Acromatico 24 €/cm , Mak 35 €/cm, ED (SemiAPO) 137 €/cm, Tripletto APO 249 €/cm

Posto che l'ottica non è una teoria, e che i vantaggi degli strumenti più preformanti/costosi sono indubbi e indubitabili, ma uno strumento di fascia qualitativamente "inferiore" può riuscire a pareggiare i conti chiudendo il divario in virtù della maggiore apertura?

Siamo sicuri sicuri sicuri che uno strumento che ha una capacità di risoluzione e di raccolta di luce N volte superiore, in virtù del maggior diametro, non sia uguale o migliore, nell'uso visuale amatoriale, rispetto ad uno molto più piccolo ma che costa il triplo?

La pubblicità dall'Ikea dei bambini che vendono la torta di mele è in tal senso illuminante.... :wink:


Questo pensiero in realtà mi era balenato anche l'altra sera, quando, facendo delle prove con diaframmi e filtri sono riuscito ad osservare un'immagine di Vega molto Bianca, senza alone violetto, questo con un semplice diaframma (apertura 100mm) di cartoncino nero sul mio acromatico 120/1000 e il fringe killer a 80x e a 250x, ora dobbiamo anche considerare che il tubo ottico in questione costa 290€ nuovo , 100€ meno di un semi-apo avente metà apertura, ma nel deepsky, dove l'Aberrazione Cromatica non è percepibile, ha delle prestazioni comparabili ad un diametro a specchio del 50% superiore, addirittura osservando il doppio ammasso del perseo rispetto al Dobson da 250 lì accanto non sfigurava affatto, anzi l'immagine era anche più bella!

In realtà il dubbio mi era già venuto ad uno star party quando ebbi occasione di buttare un occhio in un APO da 130 e un SC da 250 e li paragonai, la stessa srea, dallo stesso posto, agli stessi ingrandimeti sugli stessi soggetti con strumenti di classe inferiore ma dallo stesso diametro.

L'idea di fondo è: con uno strumento qualitativamente inferiore si ha una resa minore rispetto ad uno più costoso di pari diametro, e fin qui è pacifico, ma se si invertono i fattori, cioè si mettono a parità di costo due strumenti di diverso livello qualitativo alla fine quello meno pregiato avrà un diametro talmente maggiore da sopperire ai suoi difetti con la luminosità e la risoluzione maggiori, tanto da superare in resa lo strumenti più pregiato.


Ok, ora sparate pure! 8)


Ultima modifica di Vicchio il venerdì 12 ottobre 2007, 22:15, modificato 3 volte in totale.

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MessaggioInviato: venerdì 12 ottobre 2007, 22:08 
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Iscritto il: mercoledì 8 febbraio 2006, 19:37
Messaggi: 11761
Località: Bergamo
Tipo di Astrofilo: Fotografo
Forse non ho capito la domanda ma mi sa che la risposta sta sempre qua:
http://www.sidus.org/tecnicaDintorni/ME ... flett.html

:)

_________________
Strumentazione
Newton TS 6" - RC 8 GSO - MN 180/1000 Skywatcher - Zen schmidt camera 250 F/3
Simak 240/1310 Zen - Konus Vista arancione (acro 80/400) - SolarAlpha 120
Vixen NEXSXD - iOptron G70
Canon 450D - Magzero 9- QHY8L- Lodestar II - Moravian G3 6300


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MessaggioInviato: venerdì 12 ottobre 2007, 22:17 
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Iscritto il: lunedì 4 settembre 2006, 13:29
Messaggi: 5486
Località: Mugello
Tipo di Astrofilo: Visualista
Si :D
...ma anche nel campo degli oculari, dei prismi, delle montature... speso si paga troppo di più per avere poco di più, e quel "troppo" è a volte davvero troppo.. o no?

ps. in effetti ho fatto un pò di confusione, ma è perchè sono confuso.. :roll:


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MessaggioInviato: venerdì 12 ottobre 2007, 22:34 
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Iscritto il: giovedì 9 febbraio 2006, 18:08
Messaggi: 1383
Vicchio ha scritto:
Si :D
...ma anche nel campo degli oculari, dei prismi, delle montature... speso si paga troppo di più per avere poco di più, e quel "troppo" è a volte davvero troppo.. o no?

ps. in effetti ho fatto un pò di confusione, ma è perchè sono confuso.. :roll:


questo avviene in tutti i settori non solo in Astronomia

la risposta è semplice , se hai un budget illimitato puoi permetterti qualsiasi cosa altrimenti cerchi di scegliere il miglior compromesso fissando il limite di spesa massimo.

Se uno proprio volesse , con budget "illimitato" potrebbe farsi un osservatorio stile questo:

http://www.stargazer-observatory.com/refractors.jpg
http://www.stargazer-observatory.com/refractors2.jpg

magari con un apo folded da 53cm di apertura :lol:

http://www.apm-telescopes.de/info.php?id=39904

considera che c'e' gente che paga i calciatori 5-6 milioni di euro l'anno mentre qua si parla di cifre considerevoli ma comunque inferiori.


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MessaggioInviato: venerdì 12 ottobre 2007, 22:35 
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....Ritiro spirituale prima dell'acquisto!

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note: nella vita sto imparando.


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MessaggioInviato: venerdì 12 ottobre 2007, 23:05 
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Iscritto il: martedì 30 maggio 2006, 12:10
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Tipo di Astrofilo: Fotografo
Vicchio ha scritto:
Si :D
...ma anche nel campo degli oculari, dei prismi, delle montature... speso si paga troppo di più per avere poco di più, e quel "troppo" è a volte davvero troppo.. o no?


Esiste una legge dei rendimenti decrescenti anche per il rapporto qualità prezzo, prendiamo gli oculari e parlaiamo solo di qualità dell'immagine lasciando perdere il campo apparente:

tra un Kellner o simile da 30 euro ed un plossl anche solo da 60-70 si vede subito la differenza, tra quel plossl e uno da 110-120 euro già bisogna avere una certa esperienza per notare le differenze, quando vai più su devi essere un intenditore.

Quindi in basso incrementi rapidamente, diciamo in maniera quasi direttamente proporzionale al prezzo, ma man mano che sali ti trovi davanti ad una curva logaritmica.

Il segreto tutto sommato è trovare (ma è tutt'altro che facile) quel punto di massimo rendimento che ti dà abbastanza soddisfazione ed oltre il quale i guadagni qualitativi diventano eccessivamente costosi in rapporto alla loro consistenza.

Per quanto mi riguarda il mio punto di equilibrio è nella parte inferiore della fascia media, ma altri possono essere molto più esigenti e disposti a pagare per questa esigenza.

_________________

Unistellar Equinox 2
Celestron C6
Meade 2045D
Skywatcher MC 90
Skywatcher ST80
Nikon Action VII 7x35
Nikon Action VII 7x50
Pentax 16x50
Magellano 15x70


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MessaggioInviato: venerdì 12 ottobre 2007, 23:16 
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Iscritto il: venerdì 5 ottobre 2007, 7:00
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Località: Baselga Pine' (TN) o Malga Stramaiolo
Io penso che molte volte dietro all'acquisto si tralascia il fattore più importante e cioè il risultato e i traguardi che un determinato strumento può raggiungere, mi spiego meglio molte volte si predilige uno strumento pubblicizzato meglio più bello o che ci sembri più fico, magari che costi di più, ma questo non in virtu' delle sue migliori prestazione ma da altri fattori, di moda , estetici o per sentito dire...basti pensare alle recensioni che si leggono qua e la dove stranamente c'è sempre la luna piena quindi la prova sul deep è rimandata oppure Giove è troppo basso sull'orizzonte quindi..... Un esempio, sul sunto del post, il primo mese che ho iniziato a osservare ho preso un tele vue radian da 5mm (spinto dalle recensioni lette)da Miotti 250€ 500000£(per carità ottimo oculare) più della metà del mio vecchio primo stipendio con la metà dei soldi avrei potuto acquistare usati,all'estero o anche in italia oculari che nulla hanno da invidiargli....e che sicuramente non valgono la metà se ci penso adesso mi girano ancora, purtroppo molte volte la strumentite ci fa fare cazzate immense.


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MessaggioInviato: venerdì 12 ottobre 2007, 23:24 
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Iscritto il: venerdì 4 maggio 2007, 14:27
Messaggi: 1257
Località: Torino
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Al recente Star Party di SB ho potuto mettere gli occhi su decine di strumenti diversi, Dobson da 80 cm, Takahashi, SCT, Apo, Mak...

Con i dobson si vedevano i colori delle stelle e galassie di magnitudine 14, ma dopo 10 minuti mi rompevo a salire e scendere da una scala e guardare oggetti che uscivano subito dall'oculare, insomma sto osservando o facendo acrobazie? Non è assolutamente un attacco al Dobson che di vantaggi ne ha eccome, ma una personale opinione.
In compenso con Apo e SCT vedrai oggetti meno luminosi ma almeno te li godi in posizioni comode, sempre inquadrati (benedetta motorizzazione) ed umane, seduto, cose che contano alle 4 del mattino al freddo.
Insomma i parametri da considerare non sono solo aperture e focali o qualità, ma anche usabilità, spesso in condizioni estreme, come in alta montagna.

_________________
Osservo e fotografo con: Tubi Ottici: Celestron C11 XLT, Celestron C9.25 Starbright XLT, Celestron C6 Starbright XLT, Meade 8" ACF OTA. Montature: Skywatcher AZ-EQ6, CG5 Advanced GT. Oculari: Meade UWA 5000 24mm e 12mm, Celestron X-Cel 25 mm, Siebert Ultra WA 13mm, Siebert Starglitter 6.3 mm. Cam Planetaria: Celestron NexImage 5. CCD: SBIG ST8-XME, SBIG ST2000-XM. Binocolo: Binocolo KonusVue Giant 20x80.


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Tipo di Astrofilo: Visualista
DarkStar ha scritto:
Al recente Star Party di SB ho potuto mettere gli occhi su decine di strumenti diversi, Dobson da 80 cm, Takahashi, SCT, Apo, Mak...

Con i dobson si vedevano i colori delle stelle e galassie di magnitudine 14, ma dopo 10 minuti mi rompevo a salire e scendere da una scala e guardare oggetti che uscivano subito dall'oculare, insomma sto osservando o facendo acrobazie? Non è assolutamente un attacco al Dobson che di vantaggi ne ha eccome, ma una personale opinione.
In compenso con Apo e SCT vedrai oggetti meno luminosi ma almeno te li godi in posizioni comode, sempre inquadrati (benedetta motorizzazione) ed umane, seduto, cose che contano alle 4 del mattino al freddo.
Insomma i parametri da considerare non sono solo aperture e focali o qualità, ma anche usabilità, spesso in condizioni estreme, come in alta montagna.

Chi aveva l'80 se non son troppo indiscreto?

Comunque su quanto dici c'è chi la pensa diversamente

ad esempio la comodità di stare in piedi su un dobson medio grande è impagabile rispetto a osservare seduti a un rifrattore o sc
e la schiena ringrazia pure col tempo

analogo la comodità di puntare a mano con un dobson gironzolando intorno agli oggetti per percepire tutte le galsssiette di sfondo, rispetto a usare una pulsantiera che più la usi e prima o poi si guasta


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MessaggioInviato: sabato 13 ottobre 2007, 5:50 
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lo spiega in maniera semplice l'ultmo spot ikea..quello dei bambini con le loro torte di mele :)

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In Paradiso si entra per favoritismo. Se si entrasse per merito, tu resteresti fuori ed il tuo cane entrerebbe al posto tuo" (Mark Twain)
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http://www.cucciolissimi.it/

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