Ciao a tutti,
nei giorni scorsi ho letto qui sul forum diversi pareri, e richieste di pareri, sul filtro Solar Continuum di Baader Planetarium. Poiché posseggo uno di questi filtri ho approfittato oggi di uno squarcio tra le nubi per provare a mettere a confronto due riprese, una con il solo filtro AstroSolar e l'altra con il Continuum in aggiunta all'AstroSolar.
Premetto che in questi giorni il Sole appare come una palla da biliardo, totalmente privo di macchie, ma nella ripresa della superficie si possono scorgere comunque granulazioni e filamenti chiari. In visuale il Sole appare bianco con l'AstroSolar e verde con il Continuum mentre le immagini riprese con la mia
Imaging Source DMK 21AF04.AS monocromatica sono, ovviamente, in bianco e nero.
Le due immagini sono state effettuate al fuoco diretto di un Intes MCT-180 da 1800 mm di focale e 180 mm di diametro. Entrambe i filmati (di circa 2000 frame) sono stati acquisiti con K3CCDTools 3 con il valore Gain della DMK impostato a 400. Il tempo di esposizione è stato di 1/2048 di secondo per le immagini col solo AstroSolar, mentre per ottenere gli stessi ADU con il Continuum (circa 200) ho dovuto scendere a 1/512 di secondo. Le due immagini che vedete sono ciascuna il miglior singolo fotogramma senza alcuna elaborazione se non l'applicazione di una curva esponenziale identica alle due immagini in modo da esaltare la granulazione.
Il primo dato ottenuto da questa prova quindi è che il Continuum "si mangia" circa due stop, e questo era prevedibile visto che si tratta comunque di un filtro a banda relativamente stretta. Quello che invece mi ha sorpreso è che granulosità e filamenti sono nettamente più visibili senza il Continuum.
Ora mi piacerebbe discutere con voi di questo risultato che sembra smentire l'utilità di questo filtro e, se possibile, chiedo a chi lo possiede di provare a fare prove analoghe in modo da poter confrontare i risultati.