A me dispiace dirlo, però il sito della "nota ditta tedesca" propone una scelta vasta di prodotti, e ne descrive ognuno per le sue reali caratteristiche, spiegando pure in che campo e meglio usarli e in che campo sono sconsigliati.
Sugli strumenti, da quello più economico a quello più costoso, descrive pregi e difetti.
I costi sono chiari, così come le caratteristiche tecniche, i pesi e gli ingombri.
Inoltre c'è una grande quantità di immagini, dettagli e panoramiche, ben fatta, e spesso troviamo anche "trucchi" per l'utilizzo e "collage" di diversi prodotti, a mostrare un telescopio completo e funzionante.
Aggiungiamo che i prezzi sono buoni.
Non ottimi, attenzione!!!
Non mi sembra che TS faccia i prezzi delle bancarelle cinesi...
E non ho ancora visto dei siti italiani con una attenzione singola anche verso i più piccoli accessori.
Anzi, e parlo della maggior parte, non di tutti, ogni prodotto in vendita sembra essere eccezionale.
Il sito di Aleph lo ho visto: non s trovano i prezzi subito, il testo è piccolissimo, non si capisce bene, la descrizione iniziale è troppo lunga, noiosa, e quando clicchi sull'immagine salta fuori solo la foto.
Ci doveva essere una breve descrizione, e dopo il click le specifiche più didascaliche.
Insomma è un sito fatto male, ed oggi avere un buon sito è fondamentale per vendere.
Io non conosco personalmente il buon Carinci, che a detta di tutti è una bravissima persona ed un ottimo artigiano, ma così come lui ammette che si "vende per necessità", bisogna anche capire chi acquista, che "risparmia il più possibile per necessità"...
le sue considerazioni non sono sbagliate, ma secondo me lui fa un errore "di fondo" molto grave:
non si possono fabbricare artigianalmente bottoni in madreperla e poi lamentarsi della concorrenza cinese.
se vuoi vivere contrastando il mercato del lavoro a basso costo devi produrre abiti da sposa, non bottoni.
Mi spiego meglio:
prendiamo ad esempio proprio il discorso sugli oculari planetari.
Un mucchio di studio, per arrivare a produrre un buon oculare innovativo da 200 euro...
poi arrivano i cinesi e lo fanno uguale per 80 euro.
E' ovvio, siamo in un mondo ormai globalizzato.
Costruire un set di piccole lenti dopo averle copiate da un oculare comperato in Italia, far tornire un po di metallo ed assembrare il tutto è un gioco da ragazzi.
Prendiamo invece la Ariete:
il "pezzo" più economico che sforna costa 2500 euro...
certo, anche i cinesi potrebbero fare uno specchio da mezzo metro e montarlo in una bella struttuta in legno, ma la produzione in catena risulterebbe "scomoda", il trasporto costoso, eccetera, quindi non lo fanno, e se lo fanno occupano una fetta di mercato estremamente ridotta.
Ed ecco allora che Ariete naviga a gonfie vele, mentre Aleph fatica a sbarcare il lunario.
Purtroppo il mondo gira in questo modo, e chi non riesce a trovare il modo di adeguarsi fa una brutta fine...
è una legge che c'è da sempre, Homo Omini Lupus...
mi dispiace molto, però è così (imho)...
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