Ho preso da un mesetto (forse due, lo scorrere del tempo ormai lo quantifico a cicli di bidone immondizia da metter in strada) il Seestar S30. Vecchio visualista, da sempre antigoto, ho condiviso molte serate con astrofotografi coi controcarri; sono rimasto affascinato da un "giocattolino" che costa quanto una playstation ma che funziona davvero "da solo"... è più il lato tecnologico che la necessità di scattare fotografie ad avermi spinto all'improbabile acquisto... 
Mi sono dovuto ricredere sui dubbi iniziali... "è diseducativo, ci fai solo foto-ricordo, è un plasticone da due lire, non è nemmeno spianato, ecc"... ebbene la semplicità di utilizzo è disarmante... quanti Etx70 "computerizzati" abbiamo visto passare direttamente dallo scaffale della Lidl alla cantina... era un'impresa anche solo metterlo assieme, per un neofita od un ragazzino... questo "coso" invece funziona davvero, e non necessita di alcuna conoscienza pregressa, ma apre la strada ad approfondimenti interessanti... le ultime implementazioni firmware e software, e l'elettronica migliorata rispetto al "vecchio" S50 sono abbastanza impressionanti... l'atlante che utilizza è fatto molto bene, al pari di uno Stellarium,  i dark li fa da solo, e ci puoi fare i flat, il plate solving funziona, e non devi nemmeno metterlo in bolla precisa... ricordo quando si riteneva impossibile fare foto in altazimutale, nemmeno con una reflex... eppure con questo giocattolino puoi fare dei mosaici (nel limite della sua memoria un pochino esigua), e puoi pure fare sessioni multiple notte dopo notte, programmate sullo stesso soggetto, per ottenere integrazioni decisamente interessanti... il filtro multibanda automatico ti permette di riprendere nebulose o galassie anche senza essere un perito chimico anche da cieli urbani inquinati, e lo stackin in tempo reale ti permette di usarlo in didattica anche dalla città, per serate pubbliche con un piccolo videoproiettore, vedendo crescere pian piano la tua foto... anche il denoise finale, tutto automatico, è bello... immagini eleganti, pulite, morbide... non esageratamente tirate come va di moda ultimamente... e toglie pure le tracce dei satelliti... certo il sensore è piccino piccino, due megapixel sono pochi, l'apertura è esigua e la focale molto corta (niente Luna o pianeti o galassiette microbiche) ma la possibilità di condividere sui social la foto anche mentre la fai, è un valore aggiunto non indifferente, oggi, specie per una associazione astrofila, che può mostrare direttamente cosa sta facendo, come uno streaming di un qualsiasi youtuber moderno 

 Ed una volta a casa puoi, se vuoi approfondire, scaricare tutti i subframes fatti, e cominciare ad imparare ad usare software di postproduzione come Siril o Pixinsight... è compatibile Alpaca e si può usare con NINA, per controllare ogni parametro degli automatismi, dal focheggiatore ai filtri, salvando sia dark che flat... si può interfacciare con Skysafari ed altro... insomma, un giocattolino decisamente versatile, un ottimo compendio per le serate osservative, ed un buon sistema per un approccio all'astrofotografia "non castrante"... all'astrofilia manca un ricambio generazionale, e se questi "cosi" possono servire ad avvicinare i ragazzini, benvengano... si usa dal telefonino, come piace ai giovincelli... dal canto mio mi ci sto divertendo come un criceto sulla sua ruota, anche se la mia pigrizia innata non mi farà di certo diventare un Astrofotografo... in sintesi, per quanto costa (un terzo di uno dei nostri amati oculari) è un giocattolino a cui pensare, proprio per il costo estremamente contenuto la semplicità di utilizzo, e l'immediatezza dei risultati... imho 
