Concordo con il collega Kappotto
E' anche un piacere il possesso di tali oggetti.
Però io ho trovato i telescopi cinesi come una ottima alternativa.
In particolare per i rifrattori.
Ne ho avuti parecchi ma mi fermo alle ultime esperienze.
Il pentax 75 che avevo aveva un problema di tensionamento sulla lente spianatrice posta lungo il tubo. Essendo cementata non è stato possibile intervenire. E' anche vero che non soffrire di variazioni di fuoco al cambiare della temperatura.
Il Takahashi Fsq 85 era davvero superbo ma aveva un problema estremamente fastidioso, ovvero una forte sensibilità al cambiamento della temperatura. Era un casino, il fuoco variava fortemente anche a distanza di mezz'ora.
Invece non posso che parlare bene, benissimo, del rifrattore TS 102 f7 tripletto che ho ora (TLAPO1027). E non lo dico perchè l'ho messo in vendita (vorrei prenderne uno un pò più grande perchè non faccio più astrofoto a lunga esposizione). E' fatto benissimo, meccanicamente ed otticamente. Zero cromatismo, quando facevo riprese rgb il fuoco eraperfettametne tra i 3 colori. Fuocheggiatore molto buono, era anche meno afflitto dai cambi di temperatura rispetto al takahashi.
E' sicuramente il miglior rifrattore che ho avuto. Unico cosa un pò scomoda è la necessita di usare lo spianatore per avere il campo piano, lo possiedo e funziona bene, ma è sempre una cosa da aggiungere in più sul treno ottico e rispettare le distanze con il sensore di ripresa.
Ho visto anche che si parla molto bene dei fratelli più grandi di questo telescopio, ovvero il 115/800 tripletto e il 125/975 doppietto.
Quindi guardo in maniera molto positiva ai cinesi, grazie a loro questo tipo di ottiche è diventato più accessibile.
E non solo, hanno rivoluzionato anche il sistema delle montature, e meno male.
Hanno portato innovazione e prezzi molto più bassi.
Quindi per me prendere un telesocpio come un tec, un takahashi, non ha molto senso in ambito rifrattori e montature.
Sui riflettori la penso diversamente, e infatti ho anche un Vixen Vmc 200.