1° Forum di Astronomia Amatoriale Italiano

Buonasera e auguri a tutti,

mi sarebbe venuto in mente un metodo per misurare il seeing locale e desideravo sapere, prima di sperimentare, se il ragionamento è corretto o se abbia qualche errore logico.

Parto da un dobsoniano 305/1500 (risoluzione teorica 0.45 arcosecondi, che corrisponderebbe ad un seeing eccellente e raro) ed un oculare Baader MicroGuider (plossl da 12.5mm con AFOV 42°); inserendo una barlow 5x dovrei raggiungere 600 ingrandimenti (che il dobson da 305 dovrebbe tenere): questo dovrebbe permettermi di misurare il diametro apparente di una stella "spalmata" dal seeing locale ...

Ovviamente dovrei, prima di tutto, verificare a quanti arcosecondi corrisponde ognuna delle 60 divisioni della scala centrale dell'oculare che, per calcolo teorico dovrebbero corrispondere a circa 3.5 arcosecondi (che potrebbe essere una scala insufficiente).

Ogni pensiero inerente ed ogni critica al metodo è bene accetta.

misurare il seeing, nel senso di misurare la macchia, ossia l'allargamento del disco di Airy, causata dal seeing....mah

se ogni tacca del tuo reticolo corrisponde a 3,5" chiaramente questa non è sufficiente a misurare , con un certo grado di precisione, tutte le macchie di larghezza compresa tra 0,45" e 3,5" (almeno credo...).

ci sono già degli strumenti che misurano il seeing : googla "seeing monitor"

oppure se hai una camera planetaria puoi vedere le misure di fwhm su SharpCap: se non hai la motorizzazione sul dobson credo basti inquadrare una zona vicina alla Polare

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Osservo con:
Dobson 450/1900, Travel-Dobson 250/1000, mini-dobson 150/600 autocostruiti

Perché ti crea dubbio questo tipo di sperimentazione ?

Oggettivamente (se ho calcolato correttamente) i primi gradi della scala non sono accessibili con questo metodo, però non credo che il seeing medio dalle nostre città sia molto distante da quello misurabile.

Uno dei miei scopi era farlo con il materiale che già posseggo senza spendere x centinaia di euro.

Posseggo sia la camera che la motorizzazione del dobson, però il mio intento sarebbe sperimentare e vedere se il metodo ideato abbia (o meno) qualche errore concettuale ...

Il "dubbio" nasce solo dal fatto che di solito si è interessati a una stima del seeing, piuttosto che a una misura vera e propria, e per questo bastano e avanzano le varie scale ad es. quella di Pickering.

Se tu invece sei interessato proprio a misurarlo fai pure ovviamente ...

restano i dubbi sull'uso di quel reticolo , ma anche qui, sperimenta pure e poi ci saprai dire com'è andata.

quanto al "non credo che il seeing medio dalle nostre città sia molto distante da quello misurabile" mmmhh, qua invece dissento cioè dipende : dal luogo , dai venti, pianura o montagna o valle insomma dipende......restando alle città non è detto che il seeing di città sia male ad es. i milanesi hanno spesso narrato di serate dal buon seeing nella loro città ; ma se la città è in una valle probabilmente la situazione sarà peggiore

io stesso nel passato ho fatto molte osservazioni di doppie dai 0,5" ai 0,4" circa pur non essendo un assiduo osservatore di doppie ma solo scegliendo serate in cui il seeing potenzialmente poteva essere buono e quindi le solite cose come alta pressione da alcuni giorni etc.

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Si, l'intenzione è quella di misurarlo ... poi, siccome dovrebbe variare anche da istante ad istante, va calcolato il valore medio ed eventualmente indicare il valore della relativa scala (vedi tabella 6 in https://www.stelledegliiblei.it/atmosfera_2.html)

Dai centri delle città, specialmente durante l'inverno, l'aria viene mossa dalle colonne di aria calda dei camini degli impianti di riscaldamento, inoltre io vivo a Trieste (città della bora) nella periferica valle di Rozzol ... con quest'informazione puoi capire meglio il mio interesse per lo studio del seeing ...

Certamente l'inverno ha quel problema dei camini ..

Eh si, Trieste non è messa bene come posizione! Forse le giornate "accettabili" come seeing si hanno, oltre alla famosa alta pressione, con venti da sud-ovest (scirocco) in modo che la città risulti sopravento rispetto alle montagne

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È possibile misurare il diametro del disco di seeing visualmente (nulla di nuovo in realtà, si faceva già dai tempi del micrometro), però non è facile. La stella saltella di qua e di là, poi occorre sceglierne una nè troppo luminosa nè troppo brillante per lo strumento ed adattare in accordo la scala dell'immagine.
Per questo sono state sviluppate altre scale, come quella di Pickering e quella meno nota di Tombaugh che usa le stelle doppie. L'idea alla base di quest'ultima è la seguente: se una stella doppia ha separazione 2", ed io osservo toccarsi i relativi dischi di seeing, allora ognuno avrà diametro 1". Mediando su varie coppie ottengo una
stima quantitativa visuale del seeing.
L'impiego più proficuo dell'oculare micrometrico è peraltro proprio la misurazione delle stelle doppie.
Una stima più accurata del seeing si ottiene tramite la FWHM, perchè questo parametro è stato scelto proprio in quanto invariante rispetto alla magnitudine delle stelle. Tutte le stelle di una ripresa fotografica avranno quindi FWHM molto simile, che si può assumere come una stima del seeing in quel momento.
Se espresso in secondi d' arco il valore di FWHM si prende tal quale, se in pixel, basta moltiplicarlo per la scala d'immagine.
L'occhio, diversamente dal sensore, viene ingannato dalle stelle più brillanti, che appaiono anche angolarmente più grandi.

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http://www.vincenzodellavecchia.it

Riprendo questo 3D grazie anche all'arrivo del nuovo dobson da 18".

Ho rifatto i conti con la nuova focale e con i dati della casa costruttrice dell'oculare (finalmente trovati): con una barlow da 5x raggiungo circa 800x e la divisione minima della scala è ora di 2".

Effettivamente ho verificato praticamente tutte le osservazioni postate da Vincenzo: è decisamente più laborioso di quanto avessi immaginato ma si può fare.