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Autore Messaggio
MessaggioInviato: lunedì 10 febbraio 2025, 10:46 
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Iscritto il: domenica 4 marzo 2007, 16:02
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Località: Varese/Genova
Tipo di Astrofilo: Fotografo
Ciao a tutti,
nonostante la mia lunga esperienza di astrofilo, non ho mai avuto a che fare con i tubi ottici newton, se non decenni fa da ragazzo con il classico 114/900. Poi, negli anni, ho sempre privilegiato altri tipi di strumenti (RC, Schmidt-Cassegrain, rifrattori, ecc.).

Essendomisi presentata recentemente un'occasione imperdibile, sono entrato in possesso di un newton 150/750 della TS che vorrei provare a usare per astrofotografia.

Essendo nuovo a questo tipo di ottiche, sono anche un completo neofita per quanto riguarda collimazione e regolazione. In giro si legge tantissimo sia sugli ausili per la collimazione (cheshire, collimatore laser, REEGO: ciascuno ha un'opinione diversa...) sia sulla procedura migliore per collimarlo.

Volevo sapere qual è la vostra esperienza e se per caso avete dei tutorial che nella vostra esperienza ritenete particolarmente validi e chiari, sia come video (es. Youtube) sia come pagine statiche o guide da consultare.

Grazie mille in anticipo!

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Emmanuele Sordini
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MessaggioInviato: lunedì 10 febbraio 2025, 12:15 
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Iscritto il: martedì 28 novembre 2006, 9:31
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Tipo di Astrofilo: Visualista
Ciao, in rete puoi trovare tante guide per collimare al meglio un Newton. Personalmente ho sempre considerato questa la più chiara e semplice di tutte ed è quella che ti consiglio di seguire.

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Stefano
Binocoli: Nexus 100; Vortex Vulture 10x50; Pentax Papilio 6,5x21
Telescopi: Dobson GSO 300 deluxe; WO Zenithstar 66SD


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MessaggioInviato: lunedì 10 febbraio 2025, 16:04 
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Iscritto il: domenica 4 marzo 2007, 16:02
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Località: Varese/Genova
Tipo di Astrofilo: Fotografo
stevedet ha scritto:
Ciao, in rete puoi trovare tante guide per collimare al meglio un Newton. Personalmente ho sempre considerato questa la più chiara e semplice di tutte ed è quella che ti consiglio di seguire.

Grazie mille, è proprio quello che cercavo. :please:

Il problema è proprio la sovrabbondanza di fonti disponibili e, per chi comincia questa cosa, selezionare le migliori fa perdere un mucchio di tempo. Così chiedo qualche dritta a chi ne sa, poi ovviamente dovrò fare la mia gavetta come tutti.

Ad esempio un parere che ho già sentito da più di un astrofilo è che un oculare cheshire permette di ottenere un risultato migliore che con un collimatore laser per newton. Ti/vi torna?

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Emmanuele Sordini
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MessaggioInviato: lunedì 10 febbraio 2025, 16:08 
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Iscritto il: mercoledì 8 febbraio 2006, 16:41
Messaggi: 23644
quando avevo il dobson usavo solo il laser, ma servono due considerazioni:
1) avevo collimato il laser (su tornio)
2) non ero interessato ad una collimazione maniacale

la cosa positiva della collimazione con il laser (ripeto, a sua volta ben collimato) era la rapidità e facilità della collimazione.

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qa'plà!
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MessaggioInviato: lunedì 10 febbraio 2025, 16:56 
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Iscritto il: mercoledì 8 febbraio 2006, 15:35
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Ciao Emanuele.
Personalmente credo che se vuoi usare lo strumento per fotografia ti serve solo il telescopio, una luce il più possibile puntiforme e lontana e, ovviamente il sistema di ripresa.
Fai varie esposizioni in intra e extrafocale pian piano modifichi i parametri (regolazione primario e secondario).
Un volta usavo ccd inspector e con quello in due minuti taravo il tutto.
In questo modo la collimazione è effettuata già sul progetto ottico che userai mentre usando cheshire, laser o altro ogni volta che hai collimato rischi di avere una non prefetta plabnarità del sistema che ti frega.
Ovviamente i metodi sopra citati sono tutti corretti e funzionanti ma li ho sempre considerati più adatti al visuale che alla ripresa.

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MessaggioInviato: lunedì 10 febbraio 2025, 18:54 
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Iscritto il: mercoledì 9 maggio 2012, 13:59
Messaggi: 2437
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MessaggioInviato: lunedì 10 febbraio 2025, 19:31 
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Iscritto il: martedì 28 novembre 2006, 9:31
Messaggi: 4095
Tipo di Astrofilo: Visualista
Renzo ha scritto:
Ovviamente i metodi sopra citati sono tutti corretti e funzionanti ma li ho sempre considerati più adatti al visuale che alla ripresa.
In effetti, giustissima (come sempre) considerazione la tua. Io sono sempre stato solo visualista ed il metodo da me linkato è stato scritto per utilizzare il telescopio con un oculare.

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Stefano
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MessaggioInviato: lunedì 10 febbraio 2025, 23:42 
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Iscritto il: venerdì 10 febbraio 2006, 0:42
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Località: 41°N 16°E
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Ciao Emmanuele, come stai?
Io quelle guide non sono mai riuscite a leggerle... :oops:

Per me la collimazione si scompone in tre fasi, e reputo che vadano bene sia per le situazioni fotografiche che non.

Parto dal gruppo focheggiatore - secondario.
Il punto di offset deve puntare il centro del fuocheggiatore.
Questo passaggio, cruciale per avere un piano uniformemente illuminato e con l'aberrazione principe dello schema Newton, la coma, uguale in tutto il campo lo faccio in modo molto pratico.
Tramite una maschera di carta, faccio un puntolino nero sul secondario in corrispondenza del punto di offset.
In questo modo ho la certezza che focheggiatore-secondario sono centrati.

La seconda fase riguarda l'allineamento del secondario sul primario.
Dal fuocheggiatore devo vedere tutto il primario riflesso nel secondario.
E attorno al primario deve esserci uno spazio equidistante.
Se vedo tutto il primario, posso accertarmi che il secondario stia puntando il centro del primario tramite l'utilizzo di un laser (che dev'essere sicuramente collimato).
Quando il laser punta il centro del primario, faccio un'ispezione visiva degli specchi dal focheggiatore e controllo che si vedano entrambi.

Se non è così (ed è molto probabile) allora tocca al primario essere collimato.
Con le tre vitine, porto al centro il riflesso salvabuchi-centro del fuocheggiatore.
Così il primario dovrebbe essere collimato.

Il tutto è un processo iterativo, ma è molto importante non cadere nel panico e considerare un passo alla volta i vari componenti che devono essere tutti in squadro in maniera prima indipendente e poi tutti insieme.

Questo è sommariamente il mio approccio. Per collimare così, faccio da casa e ci metto in tutto 10-15 minuti.
Utilizzo laser e Reego.
E il concenter per controllo sul secondario.

Poi sul campo laser e Reego sono sufficienti per regolare secondario e primario. 5 minuti in tutto.

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MessaggioInviato: lunedì 10 febbraio 2025, 23:48 
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tuvok ha scritto:
quando avevo il dobson usavo solo il laser, ma servono due considerazioni:
1) avevo collimato il laser (su tornio)
2) non ero interessato ad una collimazione maniacale

la cosa positiva della collimazione con il laser (ripeto, a sua volta ben collimato) era la rapidità e facilità della collimazione.

Il fatto che il laser sia stato collimato su tornio ovviamente fa una grossa differenza, io però non ho questa possibilità.

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Emmanuele Sordini
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MessaggioInviato: lunedì 10 febbraio 2025, 23:56 
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Renzo ha scritto:
Personalmente credo che se vuoi usare lo strumento per fotografia ti serve solo il telescopio, una luce il più possibile puntiforme e lontana e, ovviamente il sistema di ripresa.
Fai varie esposizioni in intra e extrafocale pian piano modifichi i parametri (regolazione primario e secondario).
Un volta usavo ccd inspector e con quello in due minuti taravo il tutto.
In questo modo la collimazione è effettuata già sul progetto ottico che userai mentre usando cheshire, laser o altro ogni volta che hai collimato rischi di avere una non prefetta plabnarità del sistema che ti frega.
Ovviamente i metodi sopra citati sono tutti corretti e funzionanti ma li ho sempre considerati più adatti al visuale che alla ripresa.

Il fatto di utilizzare il sistema completo di ripresa è una osservazione corretta, ma con quello hai solo l'immagine e non sai quale dei due gradi di libertà (specchio secondario o primario) regolare per primo. Invece con un cheshire hai una procedura con fasi più precise e determinate (prima il secondario, poi il primario).

Mi sto facendo l'idea che, se il tubo è proprio scollimato (come è il mio caso), dare una "sgrossata" con un cheshire sia comunque la prima cosa da fare, per poi procedere alla regolazione fine col sistema di ripresa.

La collimazione di telescopi a specchio non è mai stata il mio forte. Con gli RC non ci ho mai capito niente e alla fine ho gettato la spugna e ne uso uno solo in postazione fissa. Con gli SCT mi limito a centrare la "ciambella" con la camera analizzando la visione in tempo reale. Speriamo di aver migliore fortuna con i newton.

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Emmanuele Sordini
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