1° Forum di Astronomia Amatoriale Italiano

ma quanto è bello e pare buono sto cinese apo o semi apo che sia, con la doppia corsa di messa a fuoco per le torrette merita il best buy del decennio, se fossi possessore di un tec 180 fl magari in fase calante con l'hobby lo metterei in vendita subito e metterei il ricavato al netto dell'acquisto per l'askar in fonti di protezione capitale più redditizie

Io invece terrei il TEC 180 fl senza dubbio

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Vixen AX103s - Vixen Visac VC200L - Vixen FL55ss - Meade ACF 10" - Avalon Linear FR - QHY 294mm with CFW 3 - Astronomik LRGB Deep SKy Filters

Anche io!!! Senza dubbio alcuno
Ho avuto l'occasione ( più unica che rara) di poter acquistare un TEC fl 180 usato ma praticamente nuovo ad una cifra doppia rispetto all'askar.
..beh ancora mi pento di non averlo preso....

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Osservo con:
Officina Stellare apo152f8,Northek DK 250 f20,Celestron c9,1/4
Astro professional 152 f6

Caspita che affare sarebbe stato Mario!!
Io comprai un toa 150 usato più o meno a quella cifra e mi pento di averlo venduto…
Quante sciocchezze fanno gli astrofili mai paghi

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Telescopi Takahashi & JSO
Oculari Pentax XW,Orto,XO+ NIKON HW
Montature Equatoriali e Altazimutali

Ciao Nico
Ricordo ancora le parole del venditore : ...non lasciartelo sfuggire,questo TEC è un investimento!, come comprare un Van Gogh!
...aveva ragione da vendere!

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Osservo con:
Officina Stellare apo152f8,Northek DK 250 f20,Celestron c9,1/4
Astro professional 152 f6

Molto intelligente la parte del fuocheggiatore!

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Osservo con:
Dobson 450/1900, Travel-Dobson 250/1000, mini-dobson 150/600 autocostruiti

Da possessore di Tec180 fluorite per quattro anni acquistato nuovo concordo sulla scellerata decisione di averlo venduto un tale mostro di bellezza ottica e meccanica.
Quanto al 185 cinese ho letto su CN la restituzione dello strumento al rivenditore perché uscito molto male dal confronto con un AP 155 ad alti ingrandimenti, fatto notato anche da altri.

...ma allora....tutti i discorsi sulla risoluzione legata al diametro? Come mai ci si ritrova sempre a fare i conti con la realtà ? Questa teoria del diametro unico titolare della prestazione ottica di un telescopio sembra capitolare ad ogni confronto serio sul campo....
Per me vale sempre la legge della qualità: se non abbiamo una ottima base da cui partire non faremo tanta strada...
In oltre 10 anni di osservazioni planetarie non ho mai visto il mio pur buono acro 152 f6 performare come l'apo di pari diametro .
Allo stesso tempo ho notato che le prestazioni dell' apo sono quasi sovrapponibili a quelle del dk250 ....il ché è tutto dire....
Sono così convinto di questo che metto a disposizione degli amici astrofili la mia attrezzatura invitandoli per un confronto sul campo a casa mia .

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Osservo con:
Officina Stellare apo152f8,Northek DK 250 f20,Celestron c9,1/4
Astro professional 152 f6

Se la qualità segue inevitabilmente degli standard legati al tipo di strumento con tutti i difetti che uno schema ottico può portare al nostro occhio, è d'uopo dettagliare cosa si intende col termine "performare", secondo me.

La realtà dei fatti dice tre cose.

1. il seeing appiattisce le prestazioni verso il basso. Per esempio, se il seeing è di 2 secondi d'arco, sotto non si va.
2. il diametro, se il seeing consente di avvicinarsi alla sua risoluzione limite, deve essere sfruttato dagli ingrandimenti. A 150x con un 300mm, un pianeta non mostrerà appieno le sue potenzialità.
3. l'ostruzione, sotto il 20% o inesistente, calma l'osservazione e rende quello che può raggiungere lo strumento più accessibile.

Poi possiamo dire quello che vogliamo se sezioniamo i tre punti.
Ma bisogna sempre contestualizzare l'utilizzo dello strumento (o della comparativa) alla nottata e capire bene per "performare" cosa si intende.

Perché c'è chi preferisce meno dettagli ma un'immagine più gradevole o chi invece cerca la ricchezza di dettagli fregandosene del contrasto col fondo cielo o della presenza degli spike mentre guarda il pianeta.

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volpetta.com
Astrofilo sul campo dal 1997

Davide, grazie per questa digressione che contestualizza il "problema" senza prescindere dalle condizioni al contorno... non avrei saputo esprimermi meglio!

Penso che per le galassie di 17° da ora in poi userò solo il Merz 162mm f/15 di Rozzano buttando nel camino i miei Dobson lignei!!!

Traduco... il diametro conta eccome, certo se voglio l'immagine gradevole e stabile del rifrattore devo ovviamente usare il rifrattore...

Anche noi "diametristi" (che abbiamo posseduto o possediamo o usiamo rifrattori importanti) ci offriamo di fare osservare attraverso i nostri strumenti nelle nottate giuste in montagna.

Ovviamente nulla si vuol togliere alla meravigliosa performance che un rifrattore di qualità eccezionale può offrire, soddisfazione del possesso compresa, che supera sicuramente la soddisfazione di possedere un "cassone a specchi" che al confronto pare davvero un coso di categoria inferiore zeppo di compromessi!

Cieli sereni!

Alessandro Re

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Sono socio del GAR http://www.astrofilirozzano.it
2 Dobson ARIETE: 14" +16"exmdl f/4,5
Celestron C8 , Newton 8" SW e Vixen 120S-NA su Vixen Sphinx SXW ; Tecnosky Apo 65, Celestron C80ED/OmniXLT100ED e C5 su CG5-GT/Vixen Porta
Torrette Baader Maxbright + Denkmeier DualArm PxS NPack + 2Antares 19mm 70°, Televue Nagler zoom 3-6mm, 7mm T1, 13mm T2 e T6, Pan 24mm.
Binocolo Steiner Rallye 20x80 e 28x110 su pantografo G. Fiorini normale e Maxi