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Autore Messaggio
MessaggioInviato: martedì 5 marzo 2024, 15:59 
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Iscritto il: venerdì 26 settembre 2008, 9:11
Messaggi: 1303
Località: Veneto
Grazie. Il target della 432 sarebbero essenzialmente le galassie (puoi vedere qualche esempio fatto con la 178 nei report osservativi sezione "osservazione del profondo cielo").
Il fatto è che non ho ancora capito se sarebbe un miglioramento deciso rispetto alla 178.
Su CN parlano di "speed" che io ho inteso come velocità di acquisizione e quindi minor tempo di posa a parità di segnale raccolto da qui la mia domanda che se qualcuno sa rispondermi gliene sarei grato:

"Questo vorrebbe dire che 1 minuto con la 432 sarebbe equivalente a 3,5 minuti con la 178 ?"

chiaramente a 1900mm di focale e visto che non posso fare pose più lunghe di 4 secondi, sarebbe un grande miglioramento se la risposta fosse sì (almeno credo)

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MessaggioInviato: martedì 5 marzo 2024, 16:32 

Iscritto il: domenica 20 novembre 2022, 8:42
Messaggi: 194
Buonasera Vincenzo,
ti chiedo di perdonarmi se scrivo una cavolata, ma desideravo chiederti come affrontare il tema legato ai nuovi sensori Cmos con il doppio ADC, ossia sopra una certa soglia di gain scatta un gradino con una modalità di amplificazione diversa.
Con il dubbio di cosa sia meglio fare, se stare a destra o sinistra del gradino.


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MessaggioInviato: martedì 5 marzo 2024, 18:39 
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Iscritto il: giovedì 25 ottobre 2018, 8:56
Messaggi: 427
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Dob, ti hanno (abbiamo) in sostanza già risposto a una domanda che capisco da dove provenga ma che è posta male. Il rapporto S/N è a favore della 432, ma usi le camere a un campionamento diverso, hanno QE differente e non si sa sotto quale cielo le usi. Con tutte queste info in ingresso sarebbe possibile fare dei calcoli, che comunque a mano sono piuttosto tediosi. Ti direi di prendere la camera nuova, senza (ripeto) aspettarti miracoli. Per questi occorrono cieli più bui, un seeing migliore e strumenti più grandi.
My 2 cents, e ben vengano altri interventi per chiarire i tuoi dubbi.
Alberto, sulla carta il dual gain funziona, poi molto dipende secondo me dall'implementazione pratica sulla specifica camera. Per i pianeti comunque non vedo grandi differenze, mentre per il deep sky potrebbe essere conveniente usarlo.

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MessaggioInviato: domenica 17 marzo 2024, 7:45 
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Iscritto il: giovedì 25 ottobre 2018, 8:56
Messaggi: 427
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Prossimamente pubblicherò una estensione del mio articolo, di cui anticipo qui qualche concetto sul testing dei sensori. Sharpcap ha una routine dedicata (che non mi pare precissima, a dire il vero) ma è sempre meglio saper replicare i calcoli anche a mano, per non fidarsi ciecamente dei software.
La buona notizia è che è possibile, e relativamente facile, misurare il rumore di lettura e la corrente di buio, bastano solo due bias frames e un dark lungo circa un minuto o anche più. Premetto che per i CMOS, per semplificare i calcoli, è opportuno settare il gain unitario (189 per l'IMX174), indicato nella curva del gain del produttore.
Innanzitutto occorre collegare la camera ed aspettare che si stabilizzi termicamente (se non è raffreddata) con la temperatura ambiente. Non serve collegarla al telescopio né a nessuna lente.
1) Rumore di lettura. Con ImageJ o altro software, apro i due bias e ne faccio la differenza (Process->Image calculator). Con Analysis->Measure, leggo la deviazione standard di quest'ultimo frame; dividendola per la radice quadrata di 2 (1.41), ottengo il rumore di lettura a quel gain in elettroni.
2) Dark current. Sottraiamo allo stesso modo uno dei bias dal dark frame, e misuriamo stavolta la media del frame così ottenuto. Questa è naturalmente la dark current accumulatasi nel tempo di esposizione del dark (poniamo 1 minuto). Dividendo per 60 ottengo la corrente di buio in e-/pix/sec.

In tutti i casi è possibile effettuare un crop preliminare al centro, intorno ai 100 o 200 pixel quadrati (comodissimo con il comando Image->Adjust->Canvas Size di ImageJ).
Se si ha la pazienza di effettuare questi calcoli per più di un valore di gain o con dark di diversa durata, si può ricostruire da soli a casa la curva del rumore e della dark current con 3 o 4 punti, comparandole poi con quelle del produttore.
Queste misurazioni hanno lo scopo sia di controllare che il nostro sensore sia effettivamente in specifica (non sempre succede) sia per acquisire dati che mancano. Nel mio caso, dovendo caratterizzare alcune camere per la fotometria, è successo che non trovavo da nessuna parte la corrente di buio, e ho dovuto ricavarla a mano (scoprendo ahimé talvolta che era più alta di quanto mi aspettavo).

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MessaggioInviato: domenica 17 marzo 2024, 12:06 

Iscritto il: mercoledì 16 maggio 2012, 3:39
Messaggi: 233
Tipo di Astrofilo: Visualista aspirante Fotografo
Prendo spunto da questa discussione, per chiedere quanto segue.

Io vorrei testare due camere ASI con sensori diversi. Una a colori ed una mono.
Aldilà dei grafici presenti online (per esempio sulla QE), avevo intenzione di testare la differente sensibilità e la differenza sui dettagli percepibili tra le le stesse. Per rendermi conto effettivamente, delle differenze.

Per fare questo, pensavo di fissare le camere (con i loro obiettivi in dotazione) su un treppiede al chiuso in una camera illuminata (quindi senza disturbi dovuti al seeing, etc...). Montandoci di volta in volta, i vari filtri: UV IR CUT, IR diverse bande ed UV. Ed effettuare le prove, fissando un punto preciso.

Premettendo che, i valori di gain unitario e i range di gain impostabili dall'utente (max 100 per la mono, e max 600 per quella a colori su sharpcap), sono diversi.
Mi chiedevo se fosse corretto agire così... impostare la stessa esposizone, ed il gain unitario (di ogni camera) ricavato dai grafici presenti nel sito ZWO. Ed effettuare singoli scatti in FITS, a 16 bit di colore. Questo per la sensibilità.
Mentre per i dettagli, mantenere impostato il gain unitario ed aumentare l'esposizione (tanto sto al chiuso) per avere dei livelli simili di luminosità in tutte le configurazioni. Effettuando sempre singoli scatti in FITS, a 16 bit colore.
Immagino che, per la prova sui dettagli, potrebbe non essere il sistema migliore. Però ci voglio provare.

Naturalmente, sono consapevole che sarebbe un test quasi teorico. Perchè nelle riprese atsronomiche, entrano in ballo variabili a tutti note. Però, vorrei farmi un'idea sulle differenze effettive rilevabili tra le due camere.

Posso procedere così con gain ed esposizione? O sto sbagliando tutto?

:wave:


Ultima modifica di antarex il domenica 17 marzo 2024, 12:33, modificato 6 volte in totale.

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MessaggioInviato: domenica 17 marzo 2024, 12:14 
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Ciao antarex, non capisco a cosa vuoi arrivare con questi test.
Ricavare la sensibilità assoluta del sensore?
E a cosa ti serve?

Non so di che sensori stiamo parlando, però ognuno funziona meglio in relazione al setup utilizzato (tutto il treno ottico, dal diametro dello strumento, alla tipologia dell'obbiettivo, alla presenza di eventuali Barlow o di filtri a banda passante) e specialmente alla tipologia di oggetto da riprendere.

Inoltre non capisco se per "risoluzione" intendi la dimensione del sensore in pixel, oppure se parli del potere risolutivo.

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MessaggioInviato: domenica 17 marzo 2024, 12:22 

Iscritto il: mercoledì 16 maggio 2012, 3:39
Messaggi: 233
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Ciao.
Si, sono consapevole che sono test teorici.
Per quanto riguarda la risoluzione, ho usato il termine a sproposito sbagliando.
Ho modificato il messaggio, per rendere il tutto più chiaro.


Ultima modifica di antarex il domenica 17 marzo 2024, 12:29, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: domenica 17 marzo 2024, 12:29 
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Non penso che fare il test per il potere risolutivo sia utile se non hai nulla da risolvere, nella camera al buio... :)

Il potere risolutivo è dello strumento, la camera non ne ha uno.
L'accoppiamento della camera al sistema ottico produce un dato campionamento che, opportunamente settato con lenti di Barlow del potere necessario, ti consente di raggiungere il potere risolutivo (teorico) dello strumento, dato dal suo diametro.
Potere risolutivo che è comunque livellato dal seeing verso il basso.

Il potere risolutivo, quindi, lo risolvi con un campionamento corretto.
Il potere risolutivo, inoltre, varia a seconda della frequenza interessata (nel blu il potere risolutivo sarà maggiore, nel rosso minore) e con lui bisognerebbe cambiare anche il campionamento (se vuoi essere pignolo).
In tutto questo il seeing è il fattore limite costante, nel senso che c'è sempre. A volte peggiore, a volte migliore.

Per quanto riguarda la sensibilità, invece, vuoi spiegarmi meglio cosa intendi?

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MessaggioInviato: domenica 17 marzo 2024, 12:32 

Iscritto il: mercoledì 16 maggio 2012, 3:39
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Il test lo voglio fare in una camera illuminata.
Consapevole che non sia utile a livello pratico. Volevo capire, se fosse corretto procedere con quelle impostazioni di gain ed esposizione.
Voglio testare la QE delle due camere, lungo tutto lo spettro utile.


Ultima modifica di antarex il domenica 17 marzo 2024, 12:39, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: domenica 17 marzo 2024, 12:38 
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Iscritto il: venerdì 10 febbraio 2006, 0:42
Messaggi: 26666
Località: 41°N 16°E
Tipo di Astrofilo: Visualista
antarex ha scritto:
Voglio testare la QE delle due camere, lungo tutto lo spettro utile.


In bocca al luppolo! :D
Ma di che camere parliamo?

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