1° Forum di Astronomia Amatoriale Italiano

Riassumo il ragionamento:

1) Costruire sistemi ottici e' difficile in parte perche' si ha uno spettro di frequenze ampio da correggere (es. visibile 400-700nm) quindi una banda di 300nm
2) Riducendo la banda da correggere il sistema ottico dovrebbe semplificarsi e costare meno. Una monofrequenza e' il caso migliore, ma poi i filtri costano tantissimo.
3) Risparmiando sui filtri e tollerando una banda piu' larga, per esempio di 60nm, il costo dei filtri cala, ma si ha comunque un sistema ottico piu' semplice
4) Se volessi comprare un telescopio ottimizzato per una banda ad esempio del solo rosso o infrarosso, dovrei trovarlo a prezzi piu' convenienti
5) Alcune parti del cielo possono essere "viste bene" in una sola frequenza

Nota 1: Acromatici correggono due frequenze (rosso e blu), gli apocromatici tre frequenze (rosso, blu e verde). A noi basterebbe una frequenza sola (in realta' una sola banda che puo' essere ad esempio 60nm)
Nota 2: Non ho inventato nulla, e' quello che succedeva normalmente con i primi obiettivi per la tv in bianco e nero, riproposto qui per l'astronomia

Su questo dubito molto.
Gli unici telescopi "monofrequenza" sono quelli solari in Ha o CaK, anche quelli però si stanno spostando verso l'uso di doppietti ED e sono monofrequenza grazie all'uso di costosi filtri aggiuntivi, non di particolari lavorazioni della lente del telescopio.
Quindi ritengo molto difficile che tunpossa trovare dei telescopi monolente lavorati per essere ottimizzati su una precisa frequenza.
Forse, e dico forse, potresti provare a fartene fare uno da un artigiano, più facile trovarli da produttori specializzati nella realizzazione di lenti per uso industriale, dubito però che comprare una lemte del genere ed intubarla ti costi meno che comprare un acromatico.
Son più che convinto che spenderesti molto di più.

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ES ULD 16' Gen II
Bresser Messier 6'
Vixen A70Lf su Porta Mini
APM XWA 100° 20, 13, 9, 7, 5, 3.5
ES 82° 30, 18, 11
PLOSSL Vixen 20 6,3 Tecnosky 9
Kellner Bresser 25 9
ES UHC OIII e ND variabile da 2"
Radiant SQML GSO Coma Corr.

Da quello che scrivi si capisce che non hai la minima idea di come funzioni quello di cui parli, di come funzioni la luce, e come funzioni un telescopio, e cosa si intenda per filtro, e come si può applicare un filtro interferenziale, unico in grado di ridurre la banda luminosa passante, e a che cosa servano i filtri colorati o meno, nei telescopi o nelle telecamere (usati per rendere meglio distinti i grigi della antica tv monocromatica).

Questo non è un disonore.
Lo sarebbe il rimanere in questo stato, perchè ti porta a pensare che sia economico e possibile ridurre la banda passante, come se fosse cosa semplice e utile. Il che è in realtà esattamente il contrario, e una riduzione della banda passante è tutt'al più applicabile a telescopi grandi come il WEB attualmente entrato in servizio. Perchè togliere banda passante vuol dir togliere quantità di luce, e quel buio renderebbe necessario aumentare il diametro del telescopio per poter vedere qualcosa

Un esperimento che puoi fare è ridurre la banda passante con un filtro interferenziale, per guardare nel telescopio e vedere il buio di quante stelle ti ha cancellato.

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WWW.GRATTAVETRO.IT, blog del fai da te astronomico

Ciao Giulio, ti ringrazio per le tue precisazioni.

E' ovvio quello che dici, supponiamo pero' in questo ragionamento che il target emetta principalmente nella banda dell'ipotetico telescopio monofrequenza (o comunque a banda stretta), e che quindi non perda luminosita' in modo significativo. Vedi altre criticita'?

Grazie per le info, si sul mercato da quello che ho capito non esistono oggetti simili. Chiaro che realizzarne uno artigianale non conviene quasi mai economicamente. Qualche produttore potrebbe realizzare una produzione in serie ottenendo dei costi minori, se c'e' chiaramente interesse nel mercato in un oggetto simile per un qualche motivo.

La principale criticità sta proprio nella banda stretta, che proprio perchè stretta trasmetterà, diciamo, un solo colore, trasmettendo la sola sua luminosità. Quindi serve un diametro obiettivo maggiore. Ma col diametro aumentano esponenzialmente i costi.

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WWW.GRATTAVETRO.IT, blog del fai da te astronomico

Bo, mi sembra che si stia discutendo di aria fritta senza capire dove si voglia andare a parare, ripetendo le stesse cose.
È sicuramente più conveniente un semplice acromatico con un filtro a banda stretta, sia come costi che come praticità perchè posso cambiare filtro e cambiare frequenza di lavoro, che guarda un po è esattamente quello che si fa nella fotografia astronomica con i filtri a banda stretta. Sarebbe del tutto inutile acquistare più telescopi per più frequenze.
Inoltre la discussione si incentra sull'economicità, che non cè, senza considerare che un rifrattore con una apertura decente richiede una montatura importante che ha un costo che va moltiplicato di n volte quello del telescopio stesso, quindi se si ricerca l'economicità in un telescopio non ci si rivolge ad un rifrattore se non per piccole aperture.

Non si riesce a sapere lo scopo di questa discussione ne delle altre aperte che continuano a spaziare su mille argomenti.
Mi spiace dirlo ma mi sembra che si stia trolleggiando.

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Effettivamente non capisco dove si vuole arrivare, mi sarebbe significativo un esempio concreto per farmi capire meglio. Ipotizziamo un tubo con un obiettivo che fa passare solo il verde, poi cosa si fa?

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Stefano
SW EQ-AL55, Celestron Mak 127, CPC 800 XLT

Grazie a tutti per le risposte.
Si questo non era un topic molto pratico, piu' teorico diciamo. Pero' sono emerse cose interessanti. Sono alle prime armi quindi chiedo un po "a destra e a manca" domande che mi vengono in mente, per saperne di piu' su questo mondo.