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 Oggetto del messaggio: Re: Il Cassegrain Classico
MessaggioInviato: lunedì 15 maggio 2023, 18:04 
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Iscritto il: giovedì 25 ottobre 2018, 8:56
Messaggi: 424
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
davidem27 ha scritto:
Spero di ultimare presto. Bello il format di presentazione. Perché non lo carichi sul tubo?


Ciao Davide, in realtà non ho un canale. Per il momento sta sul mio sito e qui sul forum.
Per chiudere il discorso del paragone con gli altri schemi ottici (soprattutto quelli a soli specchi, che non usano lenti correttrici), può essere interessante vedere come si comporta il DK f/3-f/20:

Allegato:
DK f3 f20.jpeg
DK f3 f20.jpeg [ 83.79 KiB | Osservato 663 volte ]


Vediamo che le sue prestazioni sono simili al Newton (ha uno sweet spot di pochi primi d'arco), e come questo soffre di severo coma fuori asse, ma resta uno schema interessante per via del secondario sferico che è relativamente facile da lavorare. Anche lo SCT commerciale (a parte il C 9.25) ha delle performance simili, e anche lui mostra stelle comatose appena fuori dal centro del campo inquadrato.
Uno degli schemi ottici più corretti tra quelli a due soli specchi si deve al genio di G. Ritchey, che, partendo dal Cassegrain, pensò di iperbolizzare pure il primario, "barattando" il coma con l'astigatismo e accettando una ostruzione del 50%. Difficoltà di lavorazione a parte, il risultato spettacolare fu questo:

Allegato:
R-C 300 mm f8.jpeg
R-C 300 mm f8.jpeg [ 86.95 KiB | Osservato 663 volte ]


Il campo corretto sfiora il mezzo grado, nettamente superiore anche a quello del Cassegrain, e le stelle astigmatiche - diversamente da quelle comatose- sono simmetriche, permettendo le misure astrometriche del centroide e facendo di questo schema uno dei preferiti dagli osservatori professionali.

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 Oggetto del messaggio: Re: Il Cassegrain Classico
MessaggioInviato: lunedì 15 maggio 2023, 19:23 
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Iscritto il: venerdì 26 settembre 2008, 9:11
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Molto interessante, mi ha permesso un bel ripasso.

Mi interessai del Cassegrain 15 anni fa (o forse 20) quando nel mitico libro "The dobsonian telescope" si ipotizzava che, forse, non tutti i dobson del futuro sarebbero stati con schema Newton e faceva l'esempio di un Cassegrain da 40" f/8 con fuoco Nasmyth.

Un bravissimo autocostruttore di ottiche con cui ero in contatto allora, mi disse che aveva già costruito dei Cassegrain e che la difficoltà era proprio il secondario molto difficile da lavorare (anche in seguito a un errore di un disegno sul libro del Texerau) e gli era capitato di mettere le mani su strumenti da osservatorio e vedere che il secondario non era stato lavorato come doveva essere e semplicemente era stato "accordato" con il relativo primario (modo furbo per lavorare certe ottiche).

Il discorso del campo corretto è valido, ma oramai con tutti i correttori di coma che ci sono per i newton fino a f/3 non è che sia determinante.

Inoltre il Cassegrain per avere un'ostruzione sufficientemente piccola (diciamo massimo del 20%) bisogna allungare di molto la focale e portare il rapporto focale almeno a f/20 o di più.

Ad es. in questo bel pdf che avevo nei preferiti c'è il progetto di un Cassegrain da 16" f/4 -f/50 con una ostruzione del 10% circa:

https://www.alpo-astronomy.org/jbeish/Cass_Equ.pdf

sinceramente, tenendo conto di tutto (difficoltà costruttive, montatura etc. ), non vedo tutto stò vantaggio rispetto a un classico newton(o dobson :mrgreen:) da 16" f/4 con correttore di coma e ostruzione intorno al 20% (e si potrebbe stare pure sotto il 20% con un fuocheggiatore a basso profilo e un cpl prossimo a zero)

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 Oggetto del messaggio: Re: Il Cassegrain Classico
MessaggioInviato: lunedì 15 maggio 2023, 19:54 
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Iscritto il: giovedì 25 ottobre 2018, 8:56
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Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
E' chiaro che non esiste uno schema ottico perfetto, altrimenti avrebbe soppiantato tutti gli altri, e comprendo benissimo il tuo discorso che evidentemente viene da un visualista. Quando osservo all'oculare uso anche io spesso il Newton, principalmente per il suo campo più largo.
Dal punto di vista dell'imaging, le cose sono un po' diverse. Al correttore di coma necessario per il Newton devi aggiungere almeno una Barlow (se parliamo di alta risoluzione), e sei già ad almeno 5 lenti ognuna delle quali assorbe, riflette e disperde la luce, abbassando i contrasti e anche lo Strehl soprattutto in blu e in ultravioletto, l'occhio non se ne accorge ma questi sono compromessi da valutare soprattutto in certi lavori (ad esempio le nubi di Venere). All'ostruzione si dà giustamente poco peso, visto che alla leggera perdita di contrasto si ovvia in posprocessing. La comodità dei Cassegrain (quando sono ben fatti) sta nell'essere animali da high-res, fare a meno di Barlow, di spianatori e di correttori è una bella comodità, e ovviamente la si paga piuttosto cara.
Interessante il Cassegrain f/4 - f/50 :D Chiaro che un visualista tripudia a sentire quel valore di ostruzione, ma il prezzo da pagare è che la curvatura di campo e l'astigmatismo dipendono dall'ingrandimento del secondario che in quel caso è altissimo (M=12.5). Ho fatto una simulazione veloce, e ottengo un campo corretto nettamente inferiore al Cassegrain f/3-f/20 di cui parlo nel video.

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Ultima modifica di Vincenzo della Vecchia il lunedì 15 maggio 2023, 20:52, modificato 1 volta in totale.

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 Oggetto del messaggio: Re: Il Cassegrain Classico
MessaggioInviato: lunedì 15 maggio 2023, 20:48 
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Complimenti Vincenzo.
E' uno schema ottico che non ho mai usato/avuto, ma proprio tu qui nel forum me ne avevi incuriosito anni fa.

Una domanda: affermi che lo Strehl deve essere almeno di 0.8, ma allora perché cercare Strehl ratio di 0.99 se comunque la turbolenza media non ci permetterà mai di sfruttare tale perfezione? Con seeing medio sarà quindi ininfluente avere uno strumento SR 0.85 oppure 0.95, è davvero così?

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Quando sarò vecchio, dai boschi mi verranno incontro i ricordi dell'infanzia, e il cerchio si chiuderà.


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 Oggetto del messaggio: Re: Il Cassegrain Classico
MessaggioInviato: martedì 16 maggio 2023, 5:45 
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In realtà il valore di 0.8 è più che altro una convenzione, in ottica, per definire i limiti del campo corretto. Non dico sia inutile avere Strehl più alti, soprattutto per il visualista.

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 Oggetto del messaggio: Re: Il Cassegrain Classico
MessaggioInviato: martedì 16 maggio 2023, 8:30 
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Per l'imaging hi-res con i newton aperti ci sono le barlow che correggono anche il/la coma:

https://astrograph.net/APM-Coma-Correcting-Barl

comunque Vincenzo se hai la garanzia che le ottiche verranno come si deve e la giusta montatura , fai benissimo a farti un bel Cassegrain da 16" !! :thumbup:

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 Oggetto del messaggio: Re: Il Cassegrain Classico
MessaggioInviato: martedì 16 maggio 2023, 12:41 
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Ho sentito parlare di queste Barlow, per esperienza diffido abbastanza dei device tuttofare (un po' come gli oculari zoom :lol:). Anche ammesso che facciano bene entrambe le cose, e che si trovino nel rapporto di amplificazione giusto, restano comunque i problemi delle lenti, che non vanno molto d'accordo con l'UV, e sottolineo i pregi di un secondario matchato perfettamente (si spera) al primario, mentre qualunque accessorio lavora bene solo in certe condizioni che spesso non sono rispettate alla lettera. Sono finezze, ma se si vuole il massimo occorre tenerne conto.

dob ha scritto:
comunque Vincenzo se hai la garanzia che le ottiche verranno come si deve e la giusta montatura , fai benissimo a farti un bel Cassegrain da 16" !! :thumbup:


Il mio 12" ha uno SR misurato al Roddier di circa 0.90, che IMHO va più che bene per un design così difficile. Come ho fatto per questo, mi farò fare uno star test su stella reale prima di prendere lo strumento (avrà un primario in Zerodur quindi mi aspetto una correzione anche migliore).

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 Oggetto del messaggio: Re: Il Cassegrain Classico
MessaggioInviato: sabato 20 maggio 2023, 12:23 

Iscritto il: domenica 20 novembre 2022, 8:42
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Buongiorno Vincenzo,
ho da poco preso un CC8 GSO di seconda mano, devo dire che la tua recensione mi ha ulteriormente convinto della bontà di questo schema per me che sono interessato a fare Hi-res.

Non sono però certo che il precedente proprietario, non abbia messo mano al secondario, anche perché ho un backfocus molto generoso che va bel oltre i 15cm dichiarati.

Esiste un modo per verificare se il secondario è alla corretta distanza dal primario?


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 Oggetto del messaggio: Re: Il Cassegrain Classico
MessaggioInviato: sabato 20 maggio 2023, 13:24 
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Puoi provare ad osservare, senza diagonale né Barlow, ed usando le prolunghe in dotazione, una stella bassa sull'orizzonte, con un oculare semplice come un Ortho o Plössl, o la Luna senza oculari, usando un semplice foglio bianco. Una volta a fuoco, misuri la distanza tra la culatta del tubo e il field stop dell'oculare (o il foglio), avendo in tal modo una stima del backfocus. Se eccede di molto il dichiarato, agendo sulla ghiera del secondario allontani lo specchietto ricordando che per questo strumento il BF diminuisce di circa 1 cm per ogni mm di allontanamento.

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 Oggetto del messaggio: Re: Il Cassegrain Classico
MessaggioInviato: sabato 20 maggio 2023, 15:13 

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Grazie, proverò appena il tempo lo consente.

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