Differenze mak 180 ?

Vincenzo della Vecchia

Huniseth ha scritto:

Cioè.. hai preso quel 8" sulla base di quella recensione? E senza nulla togliere all'autore, le foto della Luna sono piuttosto scarse per il diametro, cosa può averti convinto?

Sembreranno tali forse a te, ma non lo sono affatto per uno strumento che di fatto lavora a 18 centimetri di apertura (mi riferisco soprattutto alle immagini della serie di Gennaio).
Lo star test allegato, per chi sa leggerlo, basta ed avanza a comprovare la qualità delle ottiche, in grado di performare come qualunque Maksutov pari diametro, senza gli svantaggi del menisco.

Huniseth

Infatti, io gli ho tolto il menisco così pesa di meno. Gliel'hanno messo solo per non far entrare i moscerini.

JohnHardening

Mmmmmmm......
Uno o due chiletti di vetro per tappare un tubo? :crazy:

Dmitri si rivolta nella tomba. :facepalm:

Praticamente dici che da anni decanti la bontà dei Maksutov quando tu in realtà non lo possiedi?
Perchè i Synta sono Maksutov-Cassegrain, ciò che li distingue dai cassegrain è proprio il menisco, il lavoro di Dmitri Maksutov.

Va be', stai scherzando, se tu avessi tolto il menisco non avresti più neanche il secondario.

tuvok

che polemica brutta e noiosa.
a volte conviene rileggersi prima di postare, ci si risparmia qualche brutta figura.

Huniseth

Ahhh ecco a cos'era quella macchia che c'era in mezzo al menisco ...... e io l'ho pure grattata via.....

"in grado di performare come qualunque Maksutov pari diametro, senza gli svantaggi del menisco." .. a saperlo prima ci si risparmiava un sacco di studi e la lavorazione di un bel pezzo di vetro.....

Angelo Cutolo

E' del tutto inutile che fai il sarcastico, i cassegrain puri non performano COME un qualsiasi mak, ma MEGLIO di qualsiasi mak, intanto perché hanno un campo corretto maggiore, visto che ad esempio non hanno il problema della curvatura di campo, che come anche negli SCT è pari alla focale del solo primario.
Il "difetto" è che gli specchi (parabolico e iperbolico) sono difficili da fare correttamente e hanno bisogno di molte ore di lavoro e di controlli, oltre a volere una collimazione accurata.
Il mak gli unici due pregi che ha, è che il suo schema prevede SOLO superfici sferiche, che come sicuramente saprai, sono semplici da lavorare e fare bene, e sempre per via delle sue superfici sferiche, è abbastanza tollerante alle scollimazioni, per il resto è un tombino della Breda che nella misura da 180 si acclimata dopo una vita e mezza.
Il Cassegrain puro, se fatto bene e collimato come si deve, va meglio del mak, pesa una frazione del mak e si acclimata molto velocemente.

Vincenzo della Vecchia

I Mak-Cass soffrono soprattutto di aberrazione sferica e di elevato peso specifico, per questo beneficiano molto di un decremento di dimensioni e la loro taglia ideale è intorno ai 10-15 cm. Oltre questo limite perdono rapidamente di competitività con altri schemi ottici, sebbene restino interessanti per la facilità di lavorazione. Il campo corretto è intorno a 0.1°, in generale inferiore a quello di un Cassegrain puro, ma più che soddisfacente per il planetario.
Angelo, permettimi di precisare che anche i CC soffrono di curvatura di campo in proporzione all'ingrandimento del secondario, anche se questo non è un fattore limitante per il piccolo FoV.

Vincenzo22

Angelo Cutolo ha scritto:

E' del tutto inutile che fai il sarcastico, i cassegrain puri non performano COME un qualsiasi mak, ma MEGLIO di qualsiasi mak, intanto perché hanno un campo corretto maggiore, visto che ad esempio non hanno il problema della curvatura di campo, che come anche negli SCT è pari alla focale del solo primario.
Il "difetto" è che gli specchi (parabolico e iperbolico) sono difficili da fare correttamente e hanno bisogno di molte ore di lavoro e di controlli, oltre a volere una collimazione accurata.
Il mak gli unici due pregi che ha, è che il suo schema prevede SOLO superfici sferiche, che come sicuramente saprai, sono semplici da lavorare e fare bene, e sempre per via delle sue superfici sferiche, è abbastanza tollerante alle scollimazioni, per il resto è un tombino della Breda che nella misura da 180 si acclimata dopo una vita e mezza.
Il Cassegrain puro, se fatto bene e collimato come si deve, va meglio del mak, pesa una frazione del mak e si acclimata molto velocemente.

Angelo, purtroppo il soggetto non merita nemmeno risposte ... è abile solo a fare il saccente senza sapere e a criticare senza fare ..
era da tanto che non mi capitava di leggere le sue boiate ... sto giro ho avuto sfortuna , ma cercherò di stare più attento ...

cieli sereni

Vincenzo della Vecchia

Sarebbe peraltro interessante, non per infierire ma per mostrare quanto sia saggio il consiglio di Tuvok, sapere perché l'autore ritiene buone le proprie immagini fatte con un Mak180, e invece scarsa ad esempio questa:

Allegato:

2022-01-15-2022_6-R-Moon_R6-L.jpg [ 105.97 KiB | Osservato 522 volte ]

presa dal mio sito, e fatta con lo stesso diametro (GSO Cassegrain da 8").
Dubito a questo punto anche che abbia letto la recensione di cui parla.

dob

Per quanto riguarda la difficoltà di acclimatamento dei mak tipo lo SkyWatcher segnalo che, come noto, la Intes Micro nei suoi Rumak ha molto intelligentemente fatto una serie di fori nella cella del menisco e messo una ventola in aspirazione sulla culatta del primario: questo è fondamentale per permettere un acclimatamento rapido

Allegato:

am515.jpg [ 34.6 KiB | Osservato 508 volte ]

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